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ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI/2 – RELAZIONE SUL SERVIZIO CATASTALE
L’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi all’Assemblea dei Presidenti del 22 giugno 2022 a Genova è una ricostruzione minuziosa sull’incessante controllo della situazione svolto da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in merito al disservizio del servizio catastale, sulle proposte avanzate e i riscontri ottenuti
Progetti, novità, proposte e innovazioni versus criticità, problematiche, difficoltà e malfunzionamenti. Questo approccio è stato convintamente mantenuto nel corso degli ultimi mesi da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, senza esclusione di azioni determinate come l’interpello alla Direzione Centrale del Catasto e la richiesta ufficiale al Direttore dell’Agenzia delle Entrate di emanazione di un provvedimento di manleva dei professionisti dagli effetti e/o conseguenze pregiudizievoli (di carattere anche sanzionatorio) derivanti dai disservizi che si sono verificati in corso a livello nazionale dall’aprile 2022.
Una scelta strategica di fondo, maturata a seguito del malfunzionamento di tutti i servizi catastali negli uffici provinciali (DOCFA, visure, planimetrie, ecc.), che ha consolidato una relazione istituzionale in modo costruttivo, permettendo - fra i diversi riscontri ottenuti a seguito delle richieste e dei suggerimenti forniti dal CNGeGL alla Direzione Catasto - di modificare la procedura per la trattazione delle istanze, che non consentiva di avere contezza dello stadio di lavorazione della pratica; di ottenere nella stessa mail la trascrizione del “Codice di Riscontro”, l’anagrafica del tecnico e i dati catastali ai quali si riferisce l’istanza; la possibilità di estrarre, attraverso SISTER, le planimetrie delle unità immobiliari soppresse; la possibilità di presentare le pratiche DOCFA in maniera “concatenata”.
LE PROPOSTE DEI PROFESSIONISTI
È molto, ma non è tutto. Le proposte presentate all’Agenzia delle Entrate, grazie all’interlocuzione del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con la commissione Catasto, e d’intesa con la Rete Professioni Tecniche, raccolgono molteplici osservazioni maturate da più punti di vista. Tutte dettagliate in presentazione (in allegato), alcune fra queste: la predisposizione di un vademecum unico nazionale che contiene le principali linee guida inerenti l’allestimento delle pratiche Do.C.Fa; la costituzione di appositi tavoli tecnici di confronto, per un confronto permanente e a livello provinciale tra gli uffici e i professionisti, per discutere le criticità riscontrate, proporre soluzioni e convergere sulle iniziative da intraprendere; la calendarizzazione di corsi - dai contenuti condivisi tra Agenzia e professionisti delle categorie tecniche - che prevedano un esame finale con il rilascio di una certificazione di qualità, auspicando l’innalzamento della professionalità degli operatori nel settore catastale, in linea con le norme previste dall’art. 7 del D.P.R. 137/2012.
GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
È stato richiesto lo slittamento della data di attivazione dell’accettazione automatica DOCFA dal 1° al 25 luglio, così da consentire l’ufficializzazione (previa condivisione) del vademecum unico nazionale, al fine di garantire agli iscritti le necessarie indicazioni. Con l’entrata in vigore della registrazione automatica la metodologia rimarrà sostanzialmente la stessa, fatta esclusione che il dipendente catastale non potrà sindacare in maniera soggettiva sulla pratica: alla presentazione della stessa, quindi, si avrà o la ricevuta di registrazione o la scheda di rifiuto (errori bloccanti). Gli eventuali errori riguardanti le causali di variazione, rilevati nell’accertamento successivo, non saranno oggetto né di annullamento della pratica, né di qualsivoglia valutazione e/o sanzione a carico del tecnico. Sul tecnico - ferme restando le responsabilità deontologiche, civili e penali relative allo svolgimento dell’attività professionale – non graverà alcuna ulteriore responsabilità.
IN PROSPETTIVA, COME USCIRE DA QUESTA IMPASSE?
Il Catasto deve obbligatoriamente continuare il processo di informatizzazione e digitalizzazione intrapreso, con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per la gestione delle pratiche amministrative anche di natura extra catastale.
In questa direzione, gioca un ruolo importante l’implementazione della nuova piattaforma SIT, deputata ad accogliere (oltre alle informazioni provenienti dagli storici archivi catastali) anche i moduli inventariali del nuovo Archivio fabbricati, che recano con sé una insostituibile attività di aggiornamento condotta con i più avanzati software. In una visione diretta a una indispensabile e non procrastinabile “Riforma del Catasto” è necessario riprogettare - in luogo del vigente e obsoleto sistema estimale e di classamento (che risale al 1939!) statico e del tutto avulso dalla realtà sociale, economica e immobiliare attuale - un modello di “Catasto dinamico in cui la realtà virtuale si possano gestire e implementare in tempo reale le banche dati correlandole con tutte le evoluzioni territoriali, economiche, sociologiche, urbanistiche e culturali che, direttamente o indirettamente, influiscono sugli immobili e sui relativi valori.
IL DIGTAL TWIN
Per tali ragioni, l’apporto che potrebbe fornire il “Digital Twin” (o “Gemello Digitale”) risulterebbe particolarmente interessante. In virtù del suo essere “una replica virtuale di un oggetto reale” consentirebbe una visione completa e immediata degli immobili integrata con una serie di informazioni che sarebbero utilissimi in funzione del classamento e della formazione della base imponibile della tassazione.
QUI la presentazione