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In dirittura di arrivo la legge quadro sul “Testo Unico delle Costruzioni"
Istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con lo scopo di scrivere una nuova legge quadro sul “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di Costruzioni”, il Tavolo Tecnico ha recentemente terminato il proprio lavoro
Il testo completamente revisionato e certamente più innovativo sotto molti aspetti, è ora nelle mani del Ministro di Giustizia Alfonso Bonafede. Un documento a cui ha profusamente contribuito anche la Rete Professioni Tecniche che desidera cogliere questa occasione per ringraziare la Ministra Paola De Micheli, il Sottosegretario Salvatore Margiotta e il Presidente del Consiglio Superiore Lavori Pubblici Massimo Sessa.
A tal proposito si rammenta che - curando la segreteria tecnica del tavolo - la Rete Professioni Tecniche è stata sempre presente durante i lavori, a cui hanno preso parte il MIT - Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, MIBACT - Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero dell’Ambiente, Ministero della Funzione Pubblica, Ministero della Giustizia, Conferenza Unificata delle Regioni e province Autonome di Bolzano e Trento, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha avuto il compito della segreteria tecnica generale.
Tra i punti introdotti e posti all’attenzione della politica per i necessari passaggi previsti dall’iter legislativo:
- razionalizzazione e semplificazione dei titoli abilitativi e delle procedure amministrative;
- concreta azione di supporto ai processi di rigenerazione urbana;
- revisione delle procedure di sanatoria e di quelle sanzionatorie;
- classificazione del Rischio ed introduzione del concetto: il “rischio zero” non esiste;
- forte attenzione ai rischi ambientali ed al contesto geomorfologico;
- ridefinizione degli attori del processo e dei profili di responsabilità;
- forte ampliamento dei processi digitali;
- introduzione di concreti processi di semplificazione amministrativa;
- abrogazione di leggi ormai superate (es. 1086/71 – 64/74) e ritiro di ordinanze
- estensione del principio di sussidiarietà per lo snellimento burocratico e la riduzione dei tempi;
- introduzione di processi di controllo più efficaci e consapevoli;
- il Fascicolo digitale delle Costruzioni.
In questi due anni di intenso lavoro, inoltre, è stato impostato un metodo che la Rete Professioni Tecniche auspica possa diventare una prassi nei momenti di scrittura delle Leggi ad alto contenuto tecnico: lavorare sin dall’inizio per la definizione e condivisione degli indirizzi generali; scrivere direttamente l’articolato; partecipare da protagonisti al complesso iter legislativo.
In considerazione delle novità si tratta di un traguardo pieno di soddisfazione per i professionisti tecnici, pur nella consapevolezza che non tutte le loro istanze hanno trovato posto in un processo necessariamente lungo e mediato tra diverse sensibilità, competenze e responsabilità. Il lavoro dei prossimi giorni, dunque, sarà incentrato su due aspetti: sostenere le innovazioni introdotte e riuscire ad integrare quelle che, proposte durante l’iter dei lavori, non fanno oggi parte del Testo licenziato.
QUI il comunicato stampa RPT