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ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL VICE PRESIDENTE EZIO PIANTEDOSI
Dopo i saluti istituzionali, iniziano i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 11 gennaio 2023 con la relazione del vice presidente Ezio Piantedosi. Il suo intervento è incentrato sul report dei tavoli OST, che si sono tenuti a Roma, il 15 e il 16 febbraio 2023 durante l’ultima assise di categoria.
Allo scopo di richiamare le azioni proposte emerse da ciascun tavolo, l’articolato compito del vice presidente Ezio Piantedosi è iniziato con l’analisi delle soluzioni alle principali criticità riscontrate, con l’intento di avviare una seconda fase del confronto intrapreso dai presidenti di collegio durante i tavoli OST, o meglio la costruzione collettiva delle risposte.
Nello scenario così delineato, l’esposizione giunge alla fase più attesa: la progettazione e l’operatività condivisa che si completerà solo nella seconda giornata di lavoro, quando si svolgeranno gli interventi dei presidenti che vorranno prendere la parola. Prima di allora, in questa prima fase sono richiamate dal vice presidente Ezio Piantedosi le attività svolte dalla categoria e che rappresentano già una risposta esigenze emerse: una ottima occasione per fare con lui il punto della situazione.
Tavoli OST: prima il congresso di categoria e ora i presidenti di collegio. Anche questa esperienza è stata convincente?
“Siamo ottimisti, il riscontro della dirigenza territoriale è stato positivo: 98 presidenti di collegio o loro delegati hanno raccolto con entusiasmo l’invito, identificato i temi di interesse divenuti poi sei macro argomenti che hanno originato altrettanti tavoli; hanno preso parte alla discussione, nominando un loro portavoce che ha strutturato l’intervento al termine come un instant report. Non da meno, l’esito conclusivo della condivisione delle idee con l’obiettivo di far emergere dall’interno proposte, idee e piani di azione concreti: lo stato d’animo al termine era di massima apertura e c’era molto interesse a immaginare di poter replicare in scala ridotta l’esperienza una volta tornati ‘a casa’”.
Dal confronto partecipato alla progettualità condivisa: quale impegno sarà necessario per effettuare ora questo passaggio?
“Il percorso intrapreso ha avviato per la prima volta a un confronto partecipato sui temi che più stanno a cuore alla Categoria, con un obiettivo unico: elaborare insieme lo sviluppo di una visione comune di futuro. È una scelta ambiziosa, non ci sono dubbi. Finora non era stata mai presa in considerazione e indubbiamente può portare a una utilità: identificare le linee di indirizzo di domani per la valorizzazione della professione e della figura del geometra. In questo momento, dopo aver superato la fase 1 in cui si è tenuto il confronto partecipato con il metodo OST, ci troviamo nella fase 2: la costruzione collettiva delle risposte. Quest’ultima, a sua volta, sarà propedeutica al passaggio nella fase 3: la progettazione e la operatività condivisa”.
Qual è stato il processo di costruzione delle risposte?
“Su alcune delle azioni proposte siamo in grado di fornire alcune risposte nei termini di quanto già in itinere, di quanto in rampa di lancio e, inevitabilmente, di quanto oggettivamente irrealizzabile. Questa primo dibattito verrà affrontato tra oggi e domani, e chiamerà in causa il Consiglio nazionale nelle persone del presidente Maurizio Savoncelli, del segretario Enrico Rispoli e dei consiglieri Paolo Nicolosi e Luca Bini. Inoltre, sarà coinvolta la Fondazione Geometri, più e più volte avocata nelle varie discussioni. La sua attività è trasversale alle azioni proposte dai tavoli: la comunicazione, l’orientamento e la formazione sono tra le leve più importanti per realizzare, come recita lo statuto “la valorizzazione della figura e della professione del Geometra a mezzo del continuo aggiornamento e perfezionamento tecnico scientifico e culturale in tutti i settori della formazione e della professione del Geometra”. A questo riguardo, è stato programmato un intervento del consigliere Paolo Biscaro, nel ruolo di presidente di Fondazione Geometri Italiani”.
In qualità di alto dirigente di categoria, è stato semplice indossare i panni del vice presidente nazionale in questa Assemblea?
“Il Consiglio è stato chiamato a prendere decisioni in virtù del suo status di corpo intermedio: da qui l’importanza fondamentale degli input provenienti dalla base, soprattutto se legittimati da un confronto apertamente finalizzato a fare emergere e sviluppare proposte concrete e realizzabili. In ultimo, ma non per ultimo, il compito più grande toccherà alla platea, e l’auspicio è che si possa trattare quasi di un secondo OST, laddove l’ulteriore confronto contribuisca a sviluppare una visione comune sugli aspetti emersi nella precedente discussione, a cercare insieme la soluzione ai problemi, a prendere decisioni”.
QUI la presentazione del vice presidente Ezio Piantedosi.