Al termine degli interventi previsti durante il primo appuntamento di “#Geofactory, il laboratorio di idee under 35”, si è svolta la prevista fase di riflessione, dibattito e confronto con i partecipanti. Si è trattato di un momento che ha permesso a ciascuno di entrare nel vivo della partecipazione e della condivisione delle idee, che ha consolidato un clima generale di entusiasmo e forte coinvolgimento percepito chiaramente fin dall’inizio. Un’occasione che si è inaspettatamente rivelata di immediata efficacia, al punto da generare quel promesso dialogo diretto, fra la base dei giovani e la governance di Categoria, come se ci fosse sempre stato  

L’elenco di coloro che desiderava avere la parola era lunghissimo. Analogamente da parte degli esponenti della governance di Categoria , è stata massima l’attenzione riservata ai giovani under 35 che hanno scelto di ‘rompere il ghiaccio’ in modo particolare, come a voler quasi iniziare da subito a riempire di contenuti il progetto “#Geofactory, laboratorio di idee under 35”. Una impazienza palpabile che rinvierà al prossimo 10 ottobre 2019 l’appuntamento con la piattaforma tecnologica e il metodo OST – Open Space Technology, che saranno adottati per meglio articolare il diverso contributo dei giovani al futuro della Categoria. L’esito finale sarà una relazione che sarà da loro presentata direttamente, in occasione del 45° Congresso dei Geometri Italiani in programma a Bologna dal 28 al 30 settembre 2019, fissando così per la prima volta l’esposizione di un documento dei Giovani Geometri alla più ufficiale delle assise di Categoria.

Mirko, Leonardo, Nicola, Maurizio, Vincenzo e Marica, sono solo alcuni dei giovani geometri che si sono passati il microfono in questa seconda sessione dell’incontro, che hanno nei loro discorsi portato le molteplici istanze e le innumerevoli esperienze dei colleghi giunti da ogni parte d’Italia. Una folta rappresentanza complessiva, composta da oltre 250 presenti. Alla base di ciascuno, la profonda motivazione a voler costruire insieme un futuro migliore. E non solo professionalmente parlando. Non c’è diffidenza nei loro atteggiamenti, c’è un’apertura totale verso i temi di ogni genere. “Il domani siamo noi” ha detto uno di loro, e con tali premesse non stentiamo a crederlo.

QUI gli interventi dei giovani