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Aumenta la capacità delle famiglie italiane per l’acquisto delle abitazioni

15/05/2017

Aumenta la capacità delle famiglie italiane per l’acquisto delle abitazioni

Nel 2016 il mercato della casa registra un  +18,9% nelle abitazioni acquistate mentre restano stabili i nuovi affitti. La nuova fotografia del mercato residenziale italiano è stata presentata oggi, dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che analizza costantemente il trend del mattone in Italia


E’ tornata la fiducia verso un acquisto così importante. La casa, secondo il nuovo Rapporto Immobiliare 2017, presentato oggi dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con ABI (Associazione Bancaria Italiana), registra una diversa disponibilità da parte delle famiglie verso un investimento ritenuto importante. Un mutamento che si riflette chiaramente sull’indice di affordability (che ha misurato l’aumento della capacità di indebitamento), confermato dall’aumento delle abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario (+27,3%) e, allo stesso tempo, messo in evidenza dalle compravendite effettuate, rivelando una ripartenza del mercato caratterizzata da un doppio segno positivo rispetto al 2015.

Sui toni che si sono registrati durante la presentazione è stata raccolta l’opinione di Antonio Benvenuti, Vice Presidente CNGeGL. “Il mercato immobiliare, che influenza la situazione economica del Paese, palesa un interessante miglioramento per certi versi anche inaspettati (incremento del 18,9% rispetto all’anno prima). Affinché la ripresa possa essere stabile nel tempo e migliorare è necessario favorire gli investimenti immobiliari anche attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche e con politiche innovative di trasformazione edilizia. Un quadro chiaro e semplice dell’imposizione fiscale unito alla riforma degli estimi potrebbe consentire un assestamento di questa crescita del mercato immobiliare”.

Inoltre, a livello regionale, il mercato delle abitazioni più dinamico si registra in Lombardia (+21,4%), che da sola rappresenta circa un quinto dell’intero mercato nazionale, e a seguire dal Veneto (+23,1%), dalla Toscana (+20,0%), EmiliaRomagna (+22,8%) e Piemonte (+22,8%). Seppure con un peso minore sul volume di scambio nazionale, buoni risultati si riscontrano in Liguria (+23,8%), Sardegna (+18,2%), Friuli-Venezia Giulia (+18,8%) e Valle d’Aosta (+24,6%). Più contenuto è il rialzo nel Lazio (+13,2%), che con oltre 55mila scambi di abitazioni nel 2016, rappresenta il 10% circa del totale delle transazioni sul territorio nazionale. Il Molise (+7,8%) e la Calabria (+10,8%) sono le regioni dove il mercato residenziale nel 2016 cresce meno rispetto al 2015.

Per quanto riguarda, invece, il capitale erogato per l’acquisto di un’abitazione, la quota media si avvicina ai 120mila euro, fino a raggiungere il capitale unitario massimo di 153mila euro nei capoluoghi del centro. Continua ancora il calo del tasso d’interesse dei mutui, che nel 2016 si abbassa di 0,44 punti percentuali, portandosi al 2,31%. I tassi medi risultano più elevati nelle regioni del sud (2,56%) e del centro (2,46%), mentre quelli più bassi si registrano nelle regioni del nord (2,18%). La durata media del mutuo è sostanzialmente stabile a 22,5 anni, distribuita in maniera più o meno omogenea tra le aree del Paese.

QUI il comunicato stampa

QUI il Rapporto Immobiliare