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17/05/2024

I professionisti e il 110%

Il quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI interviene sui recenti provvedimenti presi dal Governo in merito al Superbonus 110% e, nell’ambito di un approfondimento condotto con gli esponenti delle categorie tecniche, viene delineato il nuovo scenario che interessa in primis i professionisti, le imprese edili e i proprietari immobiliari. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati fa il punto il consigliere nazionale CNGeGL Antonio Mario Acquaviva

 

In un rapporto sul Superbonus 110% elaborato da un’associazione di settore e ripreso dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI, sono evidenziati esiti e risultati che non si prestano a interpretazioni, giungendo a conclusioni assolutamente negative e di forte impatto sulle categorie professionali.

Sotto la voce costi, per la cessione dei crediti si passa dal 7% a oltre il 25%; idem per le polizze assicurative per le asseverazioni, che sono aumentate da 800 a 6mila euro. Lo stesso quadro si registra per i compensi: almeno il 30% di questo volume non è stato ancora incassato e non lo sarà mai; a causa dei mancati pagamenti, inoltre, almeno il 25% delle attività professionali potrebbero trovarsi in difficoltà finanziarie.

Fra gli altri esponenti delle categorie tecniche interpellate dalla redazione, sul contesto interviene il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, che dichiara: “ci sono professionisti che non hanno incassato nemmeno un anticipo, oppure che hanno ricevuto solamente degli acconti, fino ad arrivare a colleghi che hanno chiesto alla banca delle anticipazioni e ora si trovano a dover pagare degli interessi".

“Si tratta di una situazione che desta legittime preoccupazioni - prosegue il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva - un fenomeno che si è generalizzato nel nostro Paese e non lascia spazio a rimedi o soluzioni praticabili. Il paradigma della involuta schizofrenia legislativa su questo tema, ha dapprima stimolato il comparto edile ad organizzarsi ed investire; la fiducia concessa ora viene drasticamente ritirata con la conseguenza che chi ha investito, ora si trova senza la prospettiva del lavoro e magari con una barca di debiti e fra le mani solo carta straccia di progetti non più realizzati”.

In soli quattro anni, e con tre diversi governi, il decisore politico ha dato dimostrazione di grande immaturità legislativa ma, soprattutto, di miopia nell’affrontare i temi di macroeconomia e gli obbiettivi di sicurezza e sostenibilità ambientale; continui ripensamenti normativi che non sembrano inquadrabili nelle proposizioni che chiariscono i concetti successivi idonei a differenziare: ‘come si doveva fare’ per i problemi, e ‘come si doveva dimostrare’ per i teoremi”.

 

QUI l’articolo di ITALIA OGGI che ha aperto la prima pagina odierna del quotidiano