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Al via Made Expo 2017

08/03/2017

Al via Made Expo 2017

Nella giornata di apertura dell’edizione 2017 della fiera internazionale dell’Architettura e dell’Edilizia, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è stato protagonista degli eventi B(uild)Smart! e Village 24. I temi: nuovo Codice degli appalti, Casa Italia, prevenzione incendi, valutazione immobiliare


Codice degli appalti

L’esordio è su un tema di grande attualità: il nuovo Codice degli appalti. Il convegno a tema è stato organizzato nello spazio BuildSmart!, la piattaforma per sperimentare, produrre e diffondere pratiche innovative in edilizia. Nel panel dei relatori il Consigliere Nazionale CNGeGL Pasquale Salvatore, che assieme a Pietro Baratono (Provveditore Interregionale OOPP Lombardia ed Emilia Romagna), Vincenzo Giovine (Vice presidente CN Geologi), Rino La Mendola (Vice presidente CN Architetti), Michele La Penna (Consigliere CN Ingegneri) e Roberta Vitale (Presidente ANCE Giovani) ha messo a confronto, in ottica di continuità, il “prima” e il “dopo” l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, con l’obiettivo di formulare proposte per superare le criticità rilevate nei primi mesi di applicazione. 

Quelle del CNGeGL, elaborate in sinergia con la Rete delle Professioni Tecniche, sono chiare e ben definite; tra queste: la centralità e la qualità del progetto; la distinzione dei ruoli fra liberi professionisti e dipendenti pubblici, ai quali dovrebbero competere – rispettivamente – l’esecuzione e la programmazione e il controllo; l’incompatibilità tra il ruolo di RUP e quello di progettista, direttore lavori o direttore dell’esecuzione; le agevolazioni per l’inserimento dei giovani professionisti; i concorsi di progettazione; l’affidamento prioritario al vincitore del concorso (anche con requisiti da acquisire); compensi certi e riferiti a parametri noti; l’eliminazione di “barriere” per la partecipazione alle gare; l’implementazione della digitalizzazione delle procedure; il divieto dell’appalto integrato; la non applicabilità degli accordi quadro ai servizi professionali. “Il recepimento di queste istanze – ha sottolineato Salvatore – consentirebbe da un lato di superare oggettive problematiche interpretative e applicative, dall’altra di valorizzare la validità dell’impianto di base. Senza contare che un quadro di riferimento più semplice, chiaro e stabile avrebbe ricadute positive sull’operato dei professionisti, sui cittadini, sul sistema Paese”. 

In ultimo, un passaggio comune a tutti gli interventi circa i tempi: troppo lunghi per definire la cornice (21 mesi), molto brevi per scrivere il testo di legge (solo 2), insufficienti per avviare un confronto analitico con le professioni tecniche; inesistenti in termini di “transitorio”.


Casa Italia

La prevenzione antisismica è un tema di grande rilevanza, reso urgente dagli eventi che hanno funestato (e continuano a funestare) il centro Italia sin dallo scorso agosto. L’esigenza di “fare sistema” per spostare il focus dall’emergenza alla prevenzione (da troppo tempo auspicata e sinora irrealizzata, con grande dispersione di risorse tecniche ed economiche), oggi trova una sponda in “Casa Italia”, la struttura di missione voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinata dal rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone. Il convegno “Casa Italia: oltre l’emergenza, una visione per il futuro”, organizzato all’interno del contenitore B(uild)Smart!, si è posto l’obiettivo di fare il punto su questa importante iniziativa con le testimonianze dei soggetti più attivi sul fronte dell’analisi scientifica e delle proposte di intervento concreto: i Consigli Nazionali di Geometri, Architetti e Ingegneri (riuniti nella Rete delle Professioni Tecniche) e Legambiente. 

Nel suo intervento, il Consigliere Nazionale CNGeGL Serafino Frisullo ha ribadito la posizione della Categoria, organica a quella elaborata dalla RPT: “E’ necessario avviare prioritariamente il monitoraggio sul livello di vulnerabilità sismica di ciascun edificio, partendo dalle zone a rischio più elevato e proseguendo lo screening nelle zone a rischio sismico decrescente; definire costi certi e politiche di incentivazione fiscale per la diagnostica sul patrimonio immobiliare privato; sensibilizzare e coinvolgere i cittadini attraverso una campagna informativa finalizzata  a promuovere la cultura della prevenzione”. Una posizione in linea con quanto espresso dai rappresentanti delle altre categorie tecniche (il Presidente CNAPPC Giuseppe Capocchin, il Vice presidente CNI Gianni Massa) e dal Project Manager Giovanni Azzone, che con vari accenti hanno sottolineato la necessità di affrontare il tema in un’ottica inter e multidisciplinare, unitamente all’avvio di azioni di informazione, sensibilizzazione e incentivazione alla diagnostica.


La valutazione degli immobili secondo le regole dell’Europa
Il 2016 è stato un anno importante per l’Italia in tema di valutazione immobiliare: l’entrata in vigore, il 1° giugno 2016, dei nuovi standard europei elaborati da TEGoVA, così come le nuove Linee Guida ABI e le Circolari n. 285 e n. 288 della Banca d’Italia, chiamata a recepire la “Direttiva mutui” 2014/17/UE (che accolgono i contributi metodologici forniti dal CNGeGL in sinergia con la Rete delle Professioni Tecniche), fissano norme stringenti sui requisiti di professionalità dei periti valutatori, tra i quali il possesso di certificazione idonea.  Sul tema è intervenuto in maniera puntuale il Vice presidente CNGeGL Antonio Benvenuti, che ha sottolineato come anche nel nostro Paese “la valutazione immobiliare assume sempre più i connotati di una professione, più che una tecnica”. Un cambiamento che va ben oltre la prassi virtuosa, perché destinato ad incidere su vari fronti. 

In primo luogo sul modus operandi del professionista, al quale è richiesta una solida preparazione metodologica, attestata da certificazioni e qualifiche ad hoc (quale il REV rilasciato da CNGeGL), “soprattutto quale conseguenza – come ha sottolineato varie volte Benvenuti nel corso del suo intervento -  dell’assunzione di responsabilità della perizia da parte degli istituti di credito, che rispondono dei casi di errata valutazione”. In secondo luogo, sulla stabilità dei mercati: “La valutazione degli immobili – ha aggiunto - è un’attività complessa, con ricadute economiche e sociali di grande rilevanza; svolgerla in maniera corretta significa infondere fiducia nei consumatori e puntellare la stabilità del settore finanziario, sempre più integrato con quello immobiliare”. 

Infine, sulla macchina giudiziaria: i contenziosi che scaturiscono da errate valutazioni immobiliari hanno un impatto molto forte in termini di costi di recupero, tempi di escussione, eccetera. Limitarli elevando il livello della prestazione professionale produrrebbe una serie di benefici (soprattutto per il cittadino) di grande interesse. Ne hanno discusso, assieme ad Antonio Benvenuti, Giulio Borella (giudice del Tribunale di Vicenza), Simone Luchini (fondatore dell’associazione TSEI), Matteo Negri (membro della Commissione REV CNGeGL) e Diego Buono (Vice presidente CIPAG). Quest'ultimo ha sottolineato, in particolare, il ruolo svolto nello scenario dagli organismi di certificazione, che devono a loro volta presentare specifici requisiti  di qualità. A beneficio del pubblico ha illustrato il profilo di Inarcheck, organismo di certificazione di persone in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012, partecipata tra l’altro da CIPAG e Groma. 


Sistemi di sicurezza di protezione dal fuoco
Sicurezza e prevenzione incendi sono ambiti tradizionalmente presidiati dai geometri professionisti: l’iscrizione all’Albo, unitamente ad una serie di altri requisiti, consente loro di poter esercitare le competenze generali e specifiche richieste per legge. Del resto, la conoscenza approfondita della materia è sempre stata considerata una risorsa da parte degli interlocutori istituzionali: è un fatto, ad esempio, che le nuove norme tecniche di prevenzione incendi accolgano, nella parte più innovativa, il favore della Categoria per l’approccio prestazionale in luogo di quello prescrittivo. 

Un contributo importante, ma non certo l’unico: a margine del convegno organizzato da Village 24 “Sistemi di sicurezza di protezione dal fuoco. Dalla progettazione al controllo della posa in opera”, il Consigliere Cesare Galbiati ha affermato che “Su questioni di così grande portata e con un tasso di responsabilità estremamente elevato, riteniamo doveroso mettere le nostre competenze al servizio di una visione collegiale, con l’obiettivo di massimizzare la sicurezza per la collettività”. 
Nelle vesti di relatore, alla discussione ha partecipato il geometra Marzia Ceriotti, rappresentante di Categoria nominata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati nel Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione incendi: partendo dalla esperienza,  ha illustrando al pubblico l’importanza del ruolo dei professionisti per il lavoro svolto al suo interno. Ricordiamo, infatti, che il CCTS è un tavolo tecnico di confronto tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e i principali stakeholder (tra i quali le amministrazioni dello Stato, le Associazioni e gli Ordini professionali), con il compito prioritario di elaborare e aggiornare le normative di prevenzione incendi, esprimere pareri e analizzare le problematiche di settore. 

Nel panel dei relatori anche Gaetano Coppola (AD Huges Associate Europe), Gaetano Fede (CNI), Luca Marzola (Presidente Zenital), Natale Mozzanica e Stefano Rossi (rispettivamente Presidente e Vice di UMAN).



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