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angle-left Ezio Piantedosi, l’ambizione di un agire qualitativo e perfettamente intercambiabile
12/06/2024

Ezio Piantedosi, l’ambizione di un agire qualitativo e perfettamente intercambiabile

Ecco una primissima occasione per il riconfermato vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi per presentarsi, una intervista con il senso di una stretta di mano non convenzionale, in cui ha voluto rivelare un po’ di sé e tanto della voglia di rispondere alle aspettative della Categoria, delle istituzioni, della pubblica amministrazione e, non in ultimo, dei suoi “colleghi di viaggio”. A lui, e tutti gli altri, i migliori auguri di buon lavoro

 

Da sempre Geometra, che significato ha nella vita?

Indubbiamente essere un Geometra ha fin da subito connotato profondamente la mia vita professionale e dopo qualche anno anche l’agire quotidiano nei diversi ruoli svolti per la Categoria. Negli ultimi tempi, in particolare, questa scelta è stata espressione della notoria concretezza di tale figura, rendendo ancor più vivido uno degli aspetti per me di valore. Basti pensare alla possibilità di intervenire fattivamente nel riuso, nella riqualificazione e nell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare nazionale, di concorrere a contenere il fenomeno delle variazioni climatiche e di rappresentare, insieme agli esponenti degli ordini e consigli delle altre categorie tecniche, uno dei protagonisti centrali per la “messa a terra” dei progetti del PNRR. Questa essenzialità del Geometra si è frequentemente rivelata un punto a favore per la definizione delle soluzioni da intraprendere anche per la categoria, riflettendosi inevitabilmente nell’azione di coordinamento condotta in affiancamento alla presidenza.


Quando ha iniziato a svolgere il suo primissimo ruolo istituzionale e qual è stato finora il risultato del cuore?

L’ingresso nella categoria risale al primo ruolo svolto nel collegio di Avellino, in qualità di consigliere, e arriva fino alla posizione di vice presidente del Consiglio Nazionale, ricoperta nella consiliatura che si è appena conclusa. Un trascorso fitto come la trama di un tessuto, che mi ha consentito di raccogliere innumerevoli soddisfazioni, che quasi sempre hanno incontrato il caloroso riconoscimento della categoria e delle pubbliche amministrazioni, nelle occasioni create dallo straordinario calendario di iniziative che si sono tenute in questi anni, sia a livello nazionale, sia in ambito locale. Fra queste ultime, annovero il risultato del cuore, il raggiungimento di un obiettivo in cui pochissimi credevano: la costituzione di una Associazione, la Struttura Tecnica Nazionale, e della relativa attività a supporto per il Dipartimento della Protezione Civile, in emergenza ed in fase di formazione ed aggiornamento dei tecnici abilitati alla valutazione delle schede Aedes. Forte di un’interlocuzione costante con il Comitato di Gestione, la STN si è affermata per il ruolo di coordinamento con i presidenti degli Ordini, dei Consigli nazionali e i referenti regionali.


Ricandidandosi ha scelto di mettersi nuovamente al servizio della categoria. Perché?

Ho ritenuto che fosse importante mettere a disposizione l’esperienza maturata, con particolare riferimento all’unicità di alcuni compiti istituzionali precedentemente svolti in occasione, solo per citare alcuni esempi, del terremoto del centro Italia e dell’emergenza sanitaria intervenuta a livello mondiale per la pandemia da Covid-19. Sono stati momenti drammatici che hanno condizionato fortemente il dialogo quotidiano con gli esponenti della categoria, con le istituzioni e con la pubblica amministrazione. Si è trattato di un lunghissimo cammino, in cui - come nel caso della ricostruzione post sisma in corso - continuiamo a portare avanti il nostro impegno, esprimendo ancora oggi una ferrea determinazione necessaria a tornare alla normalità. In questo solco si è voluta collocare la mia scelta, con l’intento e lo spirito di rendere ora questo “bagaglio” di conoscenza utile per il futuro. Non è tutto, c’è anche un’altra ragione e nemmeno tanto sopita: la molla che mi spinse da giovanissimo a intraprendere questa professione non ha ancora esaurito la sua carica, portando con sé tantissimo entusiasmo e una incessante voglia di fare.


Quale obiettivo, fra i tanti, si è prefissato di raggiungere, in particolare, nel corso del suo mandato nazionale?

Nello spirito di voler vedere l’asticella dei risultati elevarsi sempre più, e con il chiaro intento di realizzarne uno davvero speciale, vorrei in questa occasione riuscire a snellire e uniformare le procedure correlate agli impegni più importanti e alle responsabilità più grandi, al fine di creare una modalità di intervento che non sia patrimonio del singolo, bensì un bene comune per la collettività. La possibilità di coniugare una operatività che, indipendentemente dall’interlocutore a cui è stato affidato l’incarico, renda perfettamente intercambiabile il saper fare, non è - in fondo - una “prassi” così distante dal nostro “mondo”.

 

Clicca QUI per visitare il profilo del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi pubblicato sul sito istituzionale cng.it