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angle-left Decarbonizzazione e semplificazione normativa, l’attualità del geometra professionista
28/05/2024

Decarbonizzazione e semplificazione normativa, l’attualità del geometra professionista

Nella massima attenzione con cui la Categoria si pone al fianco del geometra, e considerando l’articolato divenire di una professione protesa a offrire risposte alle raccomandazioni europee, alle sfide ambientali e, non in ultimo, al ruolo decisivo svolto dalla politica, viene concepita questa intervista che vuole toccare tutti i temi dell’attualità, lasciando al consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi lo spazio necessario per entrare nel merito di ogni novità

 

Seppur estendendo un bagaglio tecnico notoriamente già ampio, il geometra continuerà a svolgere un ruolo sempre più centrale nello scenario economico, ambientale e sociale del nostro Paese. Questo approfondimento racchiude un focus utile a delineare la visione della Categoria, tracciando una mappa delle nuove accezioni nel campo della conoscenza e del sapere dei protagonisti del futuro

Consigliere Pietro Lucchesi, quali saranno le principali implicazioni che deriveranno dalla Direttiva green per i geometri professionisti?
La Direttiva europea imporrà una impostazione del tutto nuova, una concezione ‘alta’ rispetto all’attuale considerazione con cui i geometri, e altri professionisti del settore edilizio, interpretano e definiscono il patrimonio edilizio esistente. In particolare, si richiederà loro una riduzione significativa delle emissioni di CO2 degli edifici residenziali e non residenziali. I professionisti tecnici dovranno concentrarsi sulle prestazioni energetiche degli edifici e su un ampio risvolto del loro esercizio in termini di impatto ambientale, includendo gli aspetti tecnici (per esempio, gli scarichi e i rifiuti) determinati dalla costruzione e dalla decostruzione degli edifici. Questo cambiamento di prospettiva comporta la necessità di un aggiornamento continuo e di una nuova formazione per acquisire le competenze necessarie all’applicazione che il nostro Paese assegnerà a queste indicazioni comunitarie.

A suo avviso, come si colloca il progetto “Geometra 2030” rispetto alla Direttiva green e quali sono i suoi obiettivi principali?
È un'iniziativa che fondamentalmente mira a preparare i professionisti del settore edilizio alle future raccomandazioni europee e agli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2050. Questo progetto non si limita a informare e sensibilizzare i professionisti tecnici sulle possibilità di migliorare l'efficienza energetica degli edifici, affronta anche altri aspetti cruciali della sostenibilità ambientale. Tra questi, la riduzione delle emissioni di CO2 durante la costruzione e la demolizione, la gestione dei rifiuti prodotti dagli edifici e l'integrazione di soluzioni bioclimatiche che possono contribuire a ridurre l'impatto ambientale complessivo. La scelta di intraprendere questa proposta aveva un significato ben preciso: fare un importante passo in avanti per la trasformazione del comparto edile sostenibile e responsabile.

Su quali abilità dovranno puntare i geometri per affrontare le nuove sfide ambientali ed energetiche?
I geometri dovranno fare proprio un sapere specifico, come la capacità di una ‘lettura’ puntuale delle prestazioni energetiche degli edifici in primis e, in secondo luogo, la conseguente valutazione degli aspetti tecnici tesi a migliorare l'efficienza energetica degli impianti tecnologici installati, a cui si aggiunge una ampia conoscenza sulle pratiche di costruzione sostenibile. Inoltre, sarà fondamentale per i geometri comprendere e applicare i principi della compatibilità ambientale e della circolarità, che vanno oltre la semplice efficienza energetica, al fine di poter includere una valutazione complessiva dell'impatto ambientale degli edifici. La formazione continua su questi temi sarà essenziale per mantenere aggiornate le competenze dei professionisti tecnici.

In relazione al Superbonus 110% e altri incentivi fiscali, in che modo la politica ha influito nel settore edilizio?
La politica ha impresso un impatto significativo sul comparto delle costruzioni, in particolare con il Superbonus 110%. Se da un lato è indubbio che i conti dello Stato vanno tutelati, dall’altro risulta evidente - malgrado una riduttiva considerazione generale - che questa misura sia stata decisiva per raggiungere obiettivi ambientali ed energetici. Tuttavia, una modulazione degli incentivi fiscali nel futuro, che non potranno essere più così incidenti quanto il 110%, unitamente a una riflessione sulla varietà climatica che connota il nostro Paese e una più attenta considerazione della specificità delle caratteristiche del nostro complesso patrimonio edilizio italiano, potrebbero orientare fortemente le istituzioni verso una soluzione territoriale, in grado di combinare l’esigenza di aggiornare le prestazioni energetiche degli edifici e la possibilità di ricorrere agli strumenti finanziari a disposizione. Una direzione che desidero sottolineare con particolare enfasi, nell’ottica di un’iniziativa che esalterà le opportunità economiche della pubblica amministrazione e una responsabilità sociale congiunta delle istituzioni e del professionista che potranno così contribuire insieme alla sostenibilità ambientale.

Quali sono le sfide e le opportunità legate alla semplificazione normativa nel contesto della conformità edilizia?
La conformità edilizia è una delle principali sfide che rallentano le operazioni di ristrutturazione e compravendita. In tal senso, occorre precisare come le piccole difformità, spesso insignificanti dal punto di vista dell'impatto sul paesaggio o sulle volumetrie, possono bloccare processi cruciali come l’adozione degli incentivi fiscali e le compravendite immobiliari. Una semplificazione normativa sarebbe fondamentale per agevolare il lavoro dei professionisti, permettendo loro di concentrarsi sugli obiettivi ambientali ed energetici piuttosto che sugli adempimenti burocratici. La nuova disciplina delle costruzioni prevista dal cosiddetto piano “salvacasa”, se attuata, potrebbe rappresentare un punto di svolta, fornendo un quadro normativo più chiaro e snello che faciliterebbe tutte le operazioni edilizie, contribuendo così a una maggiore efficienza e sostenibilità nel settore.