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VALORE GEOMETRA 2019 – Competenze trasversali, un’inarrestabile ascesa
Sul palco di VALORE GEOMETRA 2019 per parlare di soft skills, ovvero di competenze trasversali, è salito Paolo Cervari, Consulente di Sviluppo di Risorse Umane, Formatore e Coach. Nel suo intervento ha spiegato come e perché tali competenze siano diventate ormai non solo importanti ma addirittura indispensabili
Rivolgendosi all’uditorio composto da dirigenti di Categoria, Paolo Cervari all’inizio del suo discorso ha richiamato l’indiscutibile importanza delle cosiddette hard skills, capacità specifiche di ogni settore senza le quali sarebbe impossibile esercitare la propria professione. Accanto a queste però, allo scopo di valorizzarle e supportarle, devono oggi più che mai essere presenti le soft skills, o competenze trasversali, che al contrario delle prime, non sono specifiche di un mestiere ma li attraversano tutti. Queste ultime, infatti, rappresentano tutto ciò che ha a che vedere con la capacità di risolvere problemi e riguardano molti ambiti che vanno da quello organizzativo, linguistico, relazionale e comportamentale.
Oggi le macchine, supportate da una tecnologia sempre più avanzata, sono in grado di fare molte più cose rispetto anche solo a qualche anno fa. Tutto questo, ha spiegato Paolo Cervari, ha fatto sì che le richieste dal mondo del lavoro si stiano concentrando proprio verso le soft skills. La creatività, per esempio, nel 2030 sarà in cima alla classifica delle competenze richieste, insieme alla capacità di risolvere problemi e a quella di coordinarsi con gli altri. Si evince che si tratta di ambiti in cui la macchina non può intervenire. Non a caso Linkedin dice che i trend che stanno trasformando i luoghi di lavoro riguardano proprio la capacità di adattarsi alle diverse situazioni insieme a quella di dare il giusto spazio alla componente femminile.
L’unica vera costante del mondo del lavoro di questi ultimi tempi è il cambiamento, ecco quindi che la capacità di adattamento diventa una delle caratteristiche più richieste. Visto poi che siamo in un’era complessa, chi dimostra di saper affrontare e risolvere questa complessità, di saper lavorare in team, di saper aiutare e supportare, avrà certamente dalla sua le carte vincenti.
Molte di queste soft skills, ha spiegato Paolo Cervari, ancora mancano e c’è bisogno di acquisirle o perfezionarle. Come si fa? Attraverso lo studio, ma anche con la sperimentazione. “Nei miei corsi – ha detto l’esperto – io faccio proprio questo, attraverso la pratica aiuto ad allenare le competenze trasversali, facendo un lavoro sulle emozioni, che diventano in questi termini fondamentali. Sto parlando di Intelligenza Emotiva, ossia tutte quelle capacità di saper percepire, comprendere e gestire le emozioni”. Il consulente ha fatto poi riferimento alla Mappa dell’Empatia che si utilizza proprio per allenarsi a comprendere gli altri e, concludendo il suo intervento con le parole di Enrico Mattei, ha ricordato con chiarezza quale sia l’importanza di completare la propria preparazione professionale attraverso quelle che oggi chiamiamo competenze trasversali: “ Io ho bisogno, per quello che voglio fare, di uomini interi; e ho paura che molti dei nostri giovani non riescano a essere interi perché hanno dedicato tutte le loro forze a completarsi in maniera specifica, a scapito dell’integrità di tutti gli aspetti della personalità”.
QUI la presentazione