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Dl Liquidita’, le proposte della Rete Professioni Tecniche
La Rete Professioni Tecniche interviene con una serie di emendamenti sviluppati con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi associati, e trasmessi alle Commissioni VI (Finanze) e XI (Attività produttive) della Camera dei Deputati
Ai lavori parlamentari perviene il contributo della Rete Professioni Tecniche. In merito all’Atto Camera n. 2461, conversione del DL 23/2020 recante “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e procedurali”, vengono richieste l’integrazione e la modifica ai diversi punti del testo (QUI il pacchetto di proposte).
Fra gli emendamenti trasmessi, in particolare, si segnala:
- articolo 1 (Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese). L’emendamento prevede che possono accedere alle garanzie anche gli studi associati e non solo i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che esercitano l’attività in forma individuale. Si propone, inoltre, un Articolo 1 bis che prevede il finanziamento a fondo perduto (pari almeno a 5mila euro) per le persone fisiche esercenti arti e professioni a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza;
- articolo 8-bis. (Disposizioni in materia di responsabilità di titolari di studi professionale e professionisti dell’area tecnica operanti nei cantieri edili). Nonostante i provvedimenti varati per favorire la continuità dell’attività lavorativa, nelle sue diverse configurazioni organizzative, durante la situazione di emergenza dovuta alla diffusione della pandemia da Covid-19, il legislatore non ha previsto una esplicita esenzione dalla responsabilità del titolare o dei titolari dello studio professionale in quanto datori di lavoro ,né dei professionisti tecnici che operano nei cantieri edili come CSP/CSE e quindi nei ruoli di “alta vigilanza” a loro imposti dal Dlgs 81/2008, pur essendo stato definito il contagio quale infortunio sul lavoro, aspetto che esula dalle loro specifiche competenze. L’emendamento pone fine a questa lacuna;
- articolo 18. (Sospensione di versamenti tributari e contributivi). L’emendamento, tra le altre cose, estende la sospensione dei versamenti delle ritenute alla fonte effettuate in qualità di sostituti d’imposta a quelle sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e procacciamento di affari. Si propone, inoltre, l’inserimento dell’Articolo 18-bis che prevede l’abolizione della ritenuta d’acconto per esercenti arti o professioni sottoposti a regime di fatturazione elettronica.
Inoltre, si propone:
- l’articolo 42-ter che prevede la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria;
- l’articolo 42-nonies (Sismabonus e ecobonus) che prevede il riconoscimento della possibilità di fruire dei bonus (in qualsiasi forma utilizzata), con un periodo di recupero compreso tra 1 e 10 anni, secondo quanto scelto liberamente dal contribuente beneficiario. Si riammette, inoltre, la possibilità di fruizione dell’Ecobonus e del Sismabonus anche sotto forma di “sconto in fattura”.
La Rete Professioni Tecniche ringrazia per i contributi ricevuti dagli associati, riguardanti sia aspetti di stretta competenza della materia del Decreto, sia temi comunque di interesse delle professioni tecniche, che saranno tenuti in evidenza anche per i successivi provvedimenti legislativi.
QUI il comunicato stampa RPT