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Assemblea dei Presidenti dei Collegi Provinciali a Roma
L’assise di categoria si svolgerà il giorno 9 ottobre 2024 (dalle ore 10 alle ore 17.30), nella Sala Trilussa, di Cassa Geometri, a Roma. La registrazione dei partecipanti è fissata dalle ore 9 alle ore 10.
Ordine del giorno:
Diego Buono, Presidente Cassa Geometri
- Intervento di apertura
Paolo Biscaro, Presidente CNGeGL
- Relazione
- Presentazione dei Consiglieri
- Presentazione progetto Osservatorio Categoria
- Valutazioni in merito al Regolamento per l'Assemblea
Fondazione Italiana Geometri
- Attività in favore dei Collegi Territoriali
- Campagna di comunicazione
- Strategie per l'Orientamento Scolastico
QUI la circolare CNGeGL
Equo compenso e Codice dei contratti pubblici, un nodo da risolvere
Ripartono le attività dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che ha indetto un nuovo tavolo dei lavori tornando sulla contestazione sollevata dall'ANAC, circa la compatibilità dell'equo compenso con il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), ritenendo quest'ultimo prevalente sulla legge 49/2023. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha partecipato al dibattito il presidente Paolo Biscaro
Nel corso dell’ultima riunione dell'Osservatorio nazionale sull'equo compenso è stato richiesto ai Consigli nazionali e alle associazioni professionali di inviare al Ministero della Giustizia tre rapporti: 1.sui modelli di convenzione adottati, 2.su eventuali aggiornamenti del codice deontologico e 3.sui provvedimenti disciplinari presi. Queste informazioni, raccolte per valutare l'applicazione della legge sull'equo compenso (n. 49/2023, in vigore dal 20 maggio scorso), e da inoltrare entro il 15 ottobre 2024, confluiranno in un documento che verrà presentato alle Camere.
Il termine originario del 30 settembre 2024 è stato posticipato alla fine dell'anno, data la recente costituzione dell'Osservatorio, avvenuta solo a marzo, e il numero limitato di riunioni finora tenute (tre, incluso l'incontro di ieri).
Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, presente alla riunione, ha ribadito la necessità di affrontare il problema sollevato dall'ANAC, che ha contestato la compatibilità dell'equo compenso con il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), ritenendo quest'ultimo prevalente sulla legge 49/2023. L’incontro si è svolto in modalità telematica.
QUI l’articolo di Italia Oggi
Foto di charlesdeluvio su Unsplash
Struttura Tecnica Nazionale, a Pistoia la prima giornata di studio per la definizione dei ruoli e dei compiti
È fissato in agenda all’11 settembre 2024, dalle ore 14.30 in poi, l'incontro di approfondimento sulla Struttura Tecnica Nazionale, che si terrà nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia.
All’iniziativa prenderanno parte esponenti istituzionali a livello nazionale, quali il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano (in modalità online), il Presidente e Coordinatore della Struttura Tecnica Nazionale, Felice Monaco, e il Coordinatore delle Attività Toscane della Struttura Tecnica Nazionale, Paolo Caggiano. All’appuntamento parteciperà anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati interverranno, in qualità di Coordinatore Comitato Gestione e Coordinamento della Struttura Tecnica Nazionale, il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi, e come delegato alla protezione civile, il consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti
QUI il programma
Ristrutturazione edilizia e rigenerazione urbana, il consigliere CNGeGL Marco Vignali interviene in audizione alla Camera dei Deputati
È fissata alla Camera dei Deputati, su proposta della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, l’audizione relativa alla proposta di Legge C. 1987 Mattia, recante disposizioni in materia di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e di interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana.
Incaricato dal presidente CNGeGL Paolo Biscaro per la specificità della materia, per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati interviene con una sua relazione il consigliere CNGeGL Marco Vignali.
Agenda dell’incontro:
ore 11.10: rappresentanti dell’Unione nazionale italiana dei tecnici degli enti locali (UNITEL);
ore 11.20: rappresentanti della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA) e di Confartigianato;
ore 11.35: rappresentanti di ASPESI Unione Immobiliare - Associazione nazionale tra le società di promozione e sviluppo immobiliare;
ore 11.45: rappresentanti di Confedilizia;
ore 11.55: rappresentanti della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali (FIAIP);
ore 12.05: rappresentanti di Italia Nostra;
ore 12.15: rappresentanti di Confcooperative Habitat;
ore 12.25: rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI);
ore 12.35: Ada Lucia De Cesaris, esperta in diritto amministrativo;
ore 12.45: Sindacato inquilini casa e territorio (SICET);
ore 12.55: Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari (SUNIA);
ore 13.05: Unione nazionale inquilini ambiente e territorio (UNIAT);
ore 13.15: Associazione nazionale dei responsabili unici del progetto (ASSORUP).
ore 16.05 in poi: rappresentanti di Rete Professioni Tecniche (RPT), Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), Consiglio Nazionale Geologi (CNG) e Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL).
Codice dei contratti pubblici, alla Camera dei Deputati interviene il consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti
All’audizione promossa dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è intervenuto con una sua relazione il consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti. La discussione si è basata su quattro tematiche delle risoluzioni Mazzetti, Manes, Santillo e Milani, relative alla possibilità di apportare alcune modifiche al Codice dei contratti pubblici sullo svolgimento delle procedure di affidamento, la revisione dei prezzi e l'esecuzione degli appalti
Un momento decisivo per evidenziare l’impatto delle modifiche e le relative conseguenze al nuovo Codice (D.l. 31 marzo 2023, n. 36). Questo, al centro dell’incontro a cui ha preso parte l’esponente della categoria dei geometri, con l'obiettivo di regolare la materia degli appalti pubblici e delle concessioni amministrative, creando un sistema capace di adeguare la disciplina dei contratti pubblici a quella del diritto europeo, ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, delle giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali.
Un’occasione cruciale in cui il consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti ha sottolineato l'importanza di garantire maggiore efficienza e trasparenza nei processi di affidamento dei contratti pubblici, sottolineando come le variazioni proposte potrebbero cambiare significativamente la qualità delle opere pubbliche, i tempi e i costi di realizzazione.
In sintesi, e per punti, ecco quanto è stato esposto:
a) circa l’attenzione posta sull’art. 114 da parte di RPT e in tema di direzione dei lavori, si è concordato sul fatto che il direttore dei lavori assolva anche alla importantissima funzione di verificare e attestare le migliorie proposte dalle singole imprese, che si richiede siano oggetto di adeguata quantificazione economica affinché possano successivamente essere contrattualizzate. Un passaggio essenziale sia per il professionista tecnico, a cui saranno così riconosciute le proprie competenze in base alle ulteriori richieste, ma soprattutto per l’Ente che avrà contezza degli interventi migliorativi previsti e disporrà degli strumenti contrattuali per pretenderne l’effettiva realizzazione;
b) relativamente al medesimo tema, si è richiesta l’eliminazione della previsione di affidamento esterno solo in subordine, ciò quantomeno per i piccoli Enti, in modo da evitare ripercussioni negative legate all’allungamento dei tempi di affidamento degli incarichi professionali, attualmente vincolate alla preventiva procedura di verifica della disponibilità di analoghe figure professionali interne alla Pubblica Amministrazione;
c) si è illustrata la proposta di separare - come lo è già per i valori sopra soglia - il ruolo di coordinatore di sicurezza dal direttore dei lavori, così da ottenere maggiore autonomia nella gestione, ad indubbio vantaggio della sicurezza dei cantieri;
d) riprendendo poi l’art. 116, e in analogia alla posizione assunta da RPT, in merito al collaudo e alla verifica di conformità è stato espresso che non si è a favore dell’abbassamento da 6 a 4 mesi. Ciò in base a quanto previsto - per le opere minori - dall’articolo 50, comma 7 che assegna al certificato di regolare esecuzione (CRE) la valenza di essere sostitutivo del collaudo, soddisfacendo in parte questa esigenza di accelerazione;
e) sulla procedura di subappalto, ripreso l’art. 119, si è convenuto con le proposte formulate in tre risoluzioni. C’è bisogno infatti di una maggiore regolamentazione del subappalto a cascata. Un esempio potrebbe consistere nella verifica della congruità dei contratti dopo il secondo livello di subappalto o estendere l’obbligo di iscrizione alle white-list, per tutti gli operatori economici incaricati di prestazioni in subappalto. Questa modifica avrebbe un duplice effetto: aumentare il numero degli operatori economici che si sottopongono volontariamente al controllo, e assicurare il rilascio dell’autorizzazione al subappalto nei termini stabiliti dallo stesso art.119, evitando così il formarsi del silenzio assenso che, in caso di verifica negativa postuma, a volte tardiva comprometterebbe oltre modo l’efficacia e l’esistenza di questo subappalto;
f) quanto alle varianti, riprendendo l’art. 120, la proposta formulata in tre risoluzioni esaminate di procedere alla riduzione del “quinto d’obbligo”, di intesa con la RPT, è stato ritenuto che procedere alla riduzione di detto limite potrebbe andar a costituire un rallentamento per le attività delle stazioni appaltanti, che si troverebbero a dover continuativamente negoziare il prezzo con l’impresa affidataria.
Inoltre, relativamente al Collegio Consultivo Tecnico, a nome del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è stata chiesta dal consigliere Paolo Ghigliotti la possibilità aggiungere geologi e geometri ai professionisti tecnici individuati all’articolo 1 dell’Allegato V2, quantomeno se nominati dalle parti.
La Commissione ha accolto con interesse le osservazioni enunciate, riconoscendo il contributo della Categoria alla discussione.
Nell'ambito della stessa audizione, sono stati ascoltati dalla VIII Commissione: Rete Professioni Tecniche (RPT), Consiglio nazionale degli architetti (CNAPPC), Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI), Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), ASSTRA - Associazione Trasporti, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA), Confartigianato Imprese, Alleanza delle cooperative italiane, FEDERCASA – Federazione italiana per le case popolari e l’edilizia sociale, ANIR (Associazione Nazionale delle Imprese della Ristorazione Collettiva) e Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).
QUI la registrazione integrale dell’audizione (l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti inizia dal minuto 15:14 in poi)
A Palazzo Chigi la riunione degli Ordini Professionali
Su proposta del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, è indetta dal Governo una riunione con i rappresentanti dei 28 Ordini professionali italiani. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è presente il presidente Paolo Biscaro.
All’incontro si parlerà della riforma del regolamento sugli ordinamenti professionali (DPR 137 del 2012), mediante una revisione dei suoi istituti principali che consenta, fra l’altro, al principio di sussidiarietà fra iscritti e Pubblica amministrazione, di essere esteso a beneficio della collettività.
Al centro del dibattito, inoltre, l’attuazione dell’autonomia differenziata regionale, le norme sull’equo compenso e del nuovo Codice degli appalti pubblici, la formazione e l’accesso agli ordini professionali, la possibilità di introdurre forme di tutela per gli esercenti le professioni sanitarie in relazione alle norme penali.
Oltre al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, all’appuntamento il Governo sarà rappresentato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, dal Ministro della salute Orazio Schillaci, dal Viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto e dal Sottosegretario alle imprese e al Made in Italy Fausta Bergamotto.
QUI l’articolo di Italia Oggi
PEBA, fissato l'inizio dei lavori del Tavolo tecnico dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Avviato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione degli elementi utili a un’azione strategica in materia di PEBA - Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Alla prima riunione erano presenti il Ministro Matteo Salvini per il MIT e il Ministro Alessandra Locatelli per il dicastero delle disabilità. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è stato delegato a partecipare ai lavori il Geometra Paolo Nicolosi.
"Salva casa": architetti, ingegneri e geometri chiedono insieme una nuova legge urbanistica
A fronte di un corpus urbanistico-giuridico risultante da una lunga e controversa serie di atti legislativi di diverso rango e di diversa impostazione, i tre Consigli Nazionali, il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ancora una volta prendono atto che il legislatore - con il “Salva casa” di prossima conversione in legge - è costretto a complessi (quanto parziali) esercizi interpretativi per coniugare norme ormai ottuagenarie e normative nazionali e regionali, che si sono affastellate nei decenni, rendendo sempre più incerta la materia del governo del territorio, disciplina che dovrebbe invece avere capacità di visione e indirizzo delle trasformazioni urbane ed edilizie
Questo alla base della richiesta avanzata dalle tre categorie di professioni tecniche: il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati auspicano che il “Salva casa” sia il punto di partenza per una rapida, quanto necessaria, stagione di rinnovo del quadro normativo urbano, non più procrastinabile e non curabile con interventi legislativi parziali.
Una proposta ponderata che, osserva come dalla legge 1150 del 1942, la giurisdizione italiana abbia stratificato per oltre 80 anni norme che rincorrono a posteriori l’evoluzione delle città e dei territori invece di gestirli e, come lo stato di materia concorrente Stato/Regioni introdotta dal 2001, ha ulteriormente confuso il panorama del diritto urbanistico, mancando una legge nazionale di principi che avrebbe dovuto indirizzare le diverse norme regionali e locali.
Inevitabile la conclusione: riformare il sistema di norme in materia di edilizia e urbanistica, che risulta ormai non più differibile per poter rispondere alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione che siano in grado di supportare e facilitare la crescita ed un futuro sostenibile per il nostro Paese insieme agli obiettivi di pianificazione volti al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla riduzione del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, alla sostenibilità ambientale delle costruzioni, all’efficientamento energetico ed alla sicurezza, resistenza, affidabilità degli edifici.
La filiera delle costruzioni e con essa tutti gli operatori coinvolti, siano essi professionisti, imprese, amministrazioni pubbliche, deve poter operare con certezze del diritto, dei tempi e delle procedure. Poiché queste ultime risultano sempre più incerte, spesso gli addetti ai lavori si trovano immobilizzati da controverse interpretazioni, senza poter attuare interventi in città che potrebbero rappresentare delle eccellenze nazionali, nonché rispondere alle esigenze dei mercati che chiederebbero una internazionalizzazione e standardizzazione dei processi.
QUI il comunicato stampa congiunto CNAPP, CNI e CNGeGL
Professione in crescita costante
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - e riportata dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI questa mattina in edicola - viene presentato un bilancio della consiliatura nei quinquenni 2014/2019 e 2019/2024, che ha tracciato il ruolo che il geometra può e deve svolgere, nella più ampia cornice progettuale, economica, sociale e culturale dell’edilizia sostenibile
Il peso specifico assunto dall’Assemblea dei Presidenti svoltasi a Roma nei giorni 14 e 15 novembre scorsi è stato di gran lunga superiore a quello nominale, ossia di periodica occasione di dialogo e confronto tra il Consiglio Nazionale e i vertici della “rete” dei 110 Collegi provinciali: tale assise, infatti, oltre ad essere l’ultima del 2023, è stata anche (e soprattutto) l’ultima governata dall’attuale consiliatura, il cui mandato quinquennale si concluderà a marzo 2024.
Va da sé, quindi, che la relazione del presidente uscente Maurizio Savoncelli sia stata particolarmente seguita e partecipata: in un clima di utile confronto pre-elettorale, accelerato dalla ferma indisponibilità alla ricandidatura (già dichiarata nel mese di ottobre, sempre in occasione dell’Assemblea dei Presidenti), i temi trattati si siano configurati come una road map alla quale fare riferimento per assicurare continuità a percorsi di consolidamento (economico e di iscrizioni all’albo), di rinnovamento (professionale e culturale) e di posizionamento (politico e sociale), che hanno rappresentato le bussole del modus operandi impresso ai due mandati consecutivi al vertice del Consiglio Nazionale, nei quinquenni 2014/2019 e 2019/2024.
Presidente Savoncelli, lo stato di salute della categoria dei geometri si evince dai numeri della sua relazione, con trend di crescita costanti in ambiti chiave per la professione.
I risultati di più grande e maggiore soddisfazione sono quelli relativi ai percorsi di istruzione. Per il terzo anno consecutivo le iscrizioni al primo anno dell’istituto tecnico settore tecnologico CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) sono in crescita costante, e il numero di frequentanti nell’anno scolastico 2023/2024 (11.258) è ormai contiguo a quelli fatti registrare prima della Riforma Gelmini dal “vecchio” Istituto Tecnico Geometri, tenendo ovviamente conto degli effetti del calo demografico sulla popolazione studentesca: 8.943.701 unità nell’anno scolastico 2012/2013, 7.194.400 in quello in corso. Un risultato lusinghiero, che tanto deve agli sforzi, all’impegno e alla dedizione degli attori coinvolti in “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento”, il progetto didattico dedicato alle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado: Consiglio Nazionale, Cassa Geometri, Fondazione Geometri Italiani e, soprattutto, i Collegi territoriali. In crescita costante anche il numero degli atenei che accolgono nella propria offerta didattica il corso accademico professionalizzante e abilitante “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio” L-P01, che conduce direttamente all’ abilitazione alla professione di geometra laureato, a seguito del conseguimento della laurea: 11 atenei coinvolti e 145 immatricolati nell’anno accademico 2021/2022, passati rispettivamente a 22 e 425 in quello in corso.
Un corollario dei percorsi di istruzione sono gli esami di abilitazione alla professione, che proprio in questi giorni restituiscono gli esiti anch’essi positivi della sessione 2023. E a proposito: per quale motivo ha destinato a questa porzione di narrazione il titolo “Ritorno al futuro”?
La sessione appena conclusa ha bissato il valore percentuale dei candidati che nello scorso anno hanno superato la prova, 79%, ma a fronte di un incremento significativo di numeri assoluti: nel 2022 gli abilitati sono stati 2.328 (2.962 i candidati), passati a 2.494 nel 2023 (3.135 i candidati). Con grande probabilità, questa ultima sessione d’esame di abilitazione , in ordine temporale, sarà anche l’ultima a svolgersi con una sola prova orale, a distanza; a partire dal 2024, infatti, dovrebbe tornare nella sua configurazione tradizionale ante Covid, laddove per “tradizionale” si deve sicuramente intendere “in presenza”, ma non necessariamente nella configurazione delle due prove crittografiche e una prova orale che, ad oggi, appare disallineata rispetto alle abilità e alle conoscenze maturate dalla generazione dei Millennials. In questa considerazione vi è, oltre alla risposta alla domanda, l’indicazione del prossimo obiettivo del Consiglio Nazionale, coadiuvato dalla commissione Scuola e Istruzione: finalizzare l’interlocuzione già avviata con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, avanzando una proposta “forte”, unitaria e condivisa, tale quindi da poter essere adottata nel decreto ministeriale atteso per la prossima primavera.
Sotto l’egida dati e trend, infine, i redditi: i geometri mettono a segno un incremento record del 44%, il più alto fra tutti i profili interessati dalla filiera edilizia. Il traino evidentemente è il Superbonus, destinato tuttavia a concludersi.
I numeri si commentano da soli, anche in valore assoluto: il totale del volume d’affari sfiora i 3.633.000.000 euro, quello dei redditi medi i 2.597.000.000. In quanto al traino, tuttavia, mi sentirei di fare qualche osservazione: in primo luogo, la progressione di redditi e volume d’affari è costante dal 2016, a dimostrazione di quanto la Categoria sia capace di presidiare (e non di rado ampliare) i propri ambiti professionali; in secondo luogo, è sempre più evidente che oltre alla crescita dei redditi, il Superbonus ha innescato anche la discussione (pubblica, oltre che politica) relativa alla necessità di intervenire sul patrimonio immobiliare esistente, che in Italia è ancora in larga parte vetusto e quindi energivoro. In tempi non immediati ma decisamente prossimi, la strada da seguire sarà inevitabilmente (e, aggiungo, auspicabilmente), quella della riqualificazione energetica, così come delineato dalla Direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD, Energy performance of buildings directive), meglio nota come Direttiva green. L’accordo raggiunto lo scorso 7 dicembre dalle istituzioni europee (Parlamento, Consiglio e Commissione) al termine del terzo trilogo, prevede tre interventi su vasta scala, in ciascun paese aderente: la riduzione del consumo medio di energia del patrimonio edilizio residenziale del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 2035; la costruzione di nuovi edifici pubblici (dal 2028) e privati (dal 2030) a emissioni zero; lo stop dal 2040 agli impianti di riscaldamento a combustibili fossili. A tal fine, ogni Stato dovrà preparare una road map di riqualificazione del suo patrimonio immobiliare che conduca alla progressiva riduzione dei consumi degli edifici fino al 2050, procedendo in via prioritaria a ristrutturare il 43% degli edifici più energivori, che in Italia (secondo dati Istat), sono circa 5 milioni. In questo scenario appare immediatamente evidente il ruolo che il geometra professionista può e deve svolgere, nella più ampia cornice progettuale, economica, sociale e culturale dell’edilizia sostenibile. Questo scenario, ne sono certo, rappresenta “la grande scommessa” della Categoria, da vincere con competenze sempre più orientate allo sviluppo digitale e all’intelligenza artificiale.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Buone feste
Come ogni anno, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati rinnova il proprio augurio per il Natale e l’anno nuovo
In occasione delle prossime festività, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati nelle persone del presidente Maurizio Savoncelli, del vicepresidente Ezio Piantedosi, del consigliere segretario Enrico Rispoli, e dei consiglieri Antonio Mario Acquaviva, Luca Bini, Paolo Biscaro, Pierpaolo Giovannini, Pietro Lucchesi, Paolo Nicolosi, Bernardino Romiti e Livio Spinelli formulano ai colleghi di Cassa Geometri, ai presidenti di collegio, agli iscritti, alle società partecipate, alle associazioni di categoria, al personale e ai collaboratori i migliori auguri di buone feste e tanta curiosità!
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PAOLO BISCARO
Dopo le relazioni dei consiglieri CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, Luca Bini e Pietro Lucchesi, giunge l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Biscaro in merito agli accordi in corso con ASSOVIB, l’Associazione delle Società di Valutazione, e alle novità inerenti le figure professionali del mediatore civile e del consulente tecnico d’ufficio
Al termine di un breve prologo sulle attività istituzionali condotte verso ABI, Associazione Bancaria Italiana, il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro fa il punto sui primi contatti avuti con i vertici di ASSOVIB, Associazione delle Società di Valutazione. Le riunioni che si sono tenute al Consiglio nazionale, cui ha preso parte il consigliere CNGeGL Livio Spinelli, erano volte - nell’ambito del rispetto e dell’applicazione dei principi della nuova normativa sull’equo compenso - a definire i termini degli incarichi specialistici ai geometri liberi professionisti per le stime, le perizie e le valutazioni immobiliari. Un tavolo di lavoro che, più in generale, pone le basi di una fattiva collaborazione con la Categoria.
“Un gruppo di lavoro - spiega il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro - che sarà presto composto dai rappresentanti degli altri Consigli e Ordini professionali allo scopo di redigere - in occasione delle prestazioni rese nel campo delle valutazioni immobiliari - un testo unico da utilizzare per la sottoscrizione degli incarichi ai professionisti tecnici. Un documento che recepisca in automatico quanto previsto dalla legge n. 49/2023 sull’equo compenso e possa, al tempo stesso, esaltare la competenza e i compiti richiesti agli specialisti impegnati nelle fasi decisive alla finalizzazione e al rilascio dei finanziamenti. Un tassello da sempre molto importante per l’economia del nostro Paese e divenuto ora, in piena attuazione del PNRR, ancor più centrale per il raggiungimento degli obiettivi comunitari”.
A queste note si è aggiunto un approfondimento sulle figure del mediatore e del consulente tecnico di ufficio, a seguito dell’avvio di due distinte commissioni ministeriali e in relazione alle attività svolte in base alla delega assegnata al Governo nell’ambito del processo civile. In questo passaggio il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro ha posto in evidenza l’esito dicotomico degli interventi pubblici. “In base ai nuovi requisiti viene previsto per il CTU un percorso di conciliazione, mentre per il mediatore è introdotta la laurea triennale. Si tratta di due decreti che, non solo non rappresentano un passo in avanti nel campo della giustizia civile, ma di fatto escludono i neo professionisti dalla possibilità di poter esercitare in questo campo. E’ chiaro che questi testi dovranno essere uniformati negli obiettivi, senza creare esclusioni di professioni che hanno dimostrato nei fatti le conoscenze, le abilità e le competenze per poter esercitare in questo campo”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE ANTONIO MARIO ACQUAVIVA
I lavori della seconda giornata dell’Assemblea dei Presidenti proseguono con la relazione del consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, che espone alla platea come l’insieme delle iniziative formative condotte sul tema dei lavori pubblici si contestualizzi puntualmente nel quadro economico nazionale. Un lungo excursus che si conclude con il riferimento alla sussidiarietà orizzontale, fra le linee di intervento originarie su cui il dirigente di categoria ha fondato la sua azione di mandato, che si è rivelata coerente nei diversi step richiamati
Governare la complessità del mercato pubblico, far emergere il ruolo della categoria in occasione di misure storicamente straordinarie come il PNRR, delineare le opportunità per i professionisti e sostenere il collocamento della loro figura tecnica specialistica nella filiera delle costruzioni, sono gli asset di un compito svolto nel corso del proprio mandato con lucidità e fermezza. Ne parliamo con il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva che nella presentazione su “Opere pubbliche in crescita. Opportunità e formazione per la categoria dei geometri”, traccia la linea di un nuovo orizzonte dopo aver tratto le conclusioni sull’avvio di più azioni.
È importante la descrizione di uno scenario di riferimento per comprendere la valenza di un impegno istituzionale. In quali circostanze è stato ideato, si è svolto e affermato il progetto coordinato per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati?
"Il triennio 2021/2023 si è caratterizzato per la scelta di percorsi formativi necessariamente formulati su un contesto professionale davvero fuori dall’ordinario, profondamente influenzato e definito dalla risposta della UE alle conseguenze della pandemia di Covid-19: il programma Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. Questo agire ha debitamente valutato il contesto specifico connotato da una spesa pubblica in cui il settore delle costruzioni si sarebbe distinto per l’incidenza e l’attivazione dei fondi a disposizione. Una valutazione ampiamente confermata in seguito dai risultati: al 31 dicembre 2022 il 65% sul totale di spesa è stato rappresentato dal Superbonus e dai LLPP. La stessa tendenza si è riflessa nell’intervallo temporale dal 2021 al 2022 e fino al terzo trimestre del 2023, generando una media complessiva del 23% e del 45%, rispettivamente sul numero e sul valore dei cantieri aperti su CIG aggiudicati. Le riflessioni che conseguono a questa analisi generale sono tre: i tempi che intercorrono dal bando di gara all’apertura del cantiere hanno subito una riduzione che ha interessato tutte le fasce di importo, con picchi che hanno raggiunto il 50% nei casi di importi più elevati. In particolare, la fascia da 1 a 5 milioni ha registrato un risparmio medio di 5 mesi e, a questo riguardo, il PNRR ha impresso un forte cambiamento nella realizzazione delle opere pubbliche, accelerando la fase di programmazione degli investimenti e riducendo i tempi di affidamento delle opere e di inizio della cantierizzazione. Il passaggio successivo e determinante di questo scenario sarà l’esecuzione delle opere anche e soprattutto con il contributo della categoria dei geometri".
Qual è il ruolo del geometra nel settore dei lavori pubblici?
"La Categoria resta e dovrà continuare ad essere l’artefice della realizzazione del PNRR, con compiti che rispondono alle esigenze degli enti pubblici coinvolti nell’attuazione degli interventi di progettazione, approvazione e realizzazione a cui sono chiamati fino al 2026 e oltre. Con questa consapevolezza, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha ideato e offerto gratuitamente ai propri iscritti il corso di formazione “La disciplina dei lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera. Dalla progettazione alla cantierizzazione, alla conduzione” gestito in presenza su tutto il territorio italiano. Un programma basato sui macro temi della progettazione e della esecuzione, suddiviso in 3 moduli: 1.“organi del procedimento e studio di fattibilità”, 2.“progetto definitivo ed esecutivo”, 3.“aspetti procedimentali e formali precedenti il contratto – la direzione dei lavori pubblici”. Un progetto che si è articolato in 14 appuntamenti che hanno interessato ogni regione, durato 11 mesi in cui si sono tenute 108 ore di docenza per 4.165 partecipanti e sono stati erogati 33.092 crediti professionali. Un impegno reso possibile grazie alla collaborazione offerta dal presidente del collegio di Genova Paolo Ghigliotti e dal Collega di Cagliari Franco Cotza, ineguagliabili protagonisti di questa iniziativa".
Possiamo affermare il rilancio dei Lavori Pubblici, che da un ruolo di secondo piano segnato dal termine di un ciclo dell’edilizia, ora torna a essere uno snodo dello sviluppo infrastrutturale del Paese?
"La rinnovata centralità dei LLPP, dovuta al ruolo strategico assegnato dal PNRR e dal PNC agli investimenti infrastrutturali, ha portato – tra l’altro – all’approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici (d. Lgs. 36/2023), che prevede molte novità di interesse specifico per la categoria dei geometri. In particolare, l’articolo 15 ridisegna il ruolo del Responsabile unico del progetto in chiave di project manager, orientato al raggiungimento del risultato dell’intervento pubblico, nella sua complessità, e il comma 4 prevede la facoltà di nominare responsabili di fase, e più precisamente, un responsabile per le fasi di programmazione, di progettazione ed esecuzione, e un responsabile per la fase di affidamento".
A questo punto, quali sono i propositi per il futuro?
"Alla crescente complessità del contesto lavorativo deve corrispondere una formazione professionale di livello ancora più elevato e adeguato a quanto sin qui delineato. Una constatazione che ha spinto all’ideazione e all’organizzazione, sulla base della esperienza maturata, di un nuovo corso “Esperto in Lavori Pubblici”. Si tratta di una iniziativa del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con Cassa Geometri, Fondazione Geometri Italiani, Geoweb Spa e Inarcheck Spa, che sarà presentata a gennaio 2024. Il programma sarà articolato in modalità asincrona e composto da 12 moduli per un totale di 56 ore di formazione specifica, che comprenderanno una panoramica generale sui principi e sui principali istituti del nuovo Codice degli appalti, includendo moduli di approfondimento sulle funzioni del RUP e della struttura di supporto, casi di studio per la verifica delle competenze dell’assistente al RUP, sulla gestione delle riserve e sulla gestione della contabilità lavori. Oltre a possedere i requisiti previsti dal regolamento, fra le novità del corso la possibilità di poter affrontare l’esame per ottenere la certificazione di «Esperto in lavori Pubblici» (in base al D.Lgs n. 36/2023, conforme alla norma UNI CEI En ISO/IEC 17024:2012). Al rilascio del titolo farà seguito l’obbligatorietà per l’iscritto di dimostrare il possesso dell’idoneità e dei requisiti professionali utili a conservare l’attestazione negli anni successivi".
QUI la presentazione
RECENSIONI
Con uno spirito sommatorio e un respiro lungimirante che vuole rispecchiare la presentazione del consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, e in riferimento agli innumerevoli riscontri ricevuti sul corso “La disciplina dei lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera. Dalla progettazione alla cantierizzazione, alla conduzione”, desideriamo riportare due note che meritano un’attenzione speciale. Si tratta dei commenti posti da due discenti: Simona Cossu e Susanna Simoni. Le ragioni sono dettate dalla trasparenza e sincerità delle loro esperienze, la prima resa in qualità di esponente della ‘base’ della categoria, e la seconda rilasciata come funzionario di un ente pubblico.
Simona è una 46enne, iscritta dal 2004 al Collegio di Cagliari, che esercita a Dolianova. “Ho voluto prendere parte al corso pur occupandomi prevalentemente di altro, come consulente per il Tribunale, tecnico per le pratiche catastali e i progetti per l’edilizia privata, con l’intento di allineare la sua preparazione alla comprensione dei finanziamenti per la riqualificazione del patrimonio pubblico e poter rispondere alle esigenze del mercato. Ho trovato spunti molto interessanti nelle spiegazioni dei Colleghi e ho partecipato attivamente all’attività, grazie al coinvolgimento che i docenti hanno creato con la classe”.
Susanna è una 53enne che lavora a Piombino come capo servizio per la direzione infrastrutture Piombino Elba, presso l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale. “Dopo aver preso parte ad altre iniziative formative risultate praticamente inutili, sono rimasta colpito dall’accuratezza del corso. Conosco molto bene il settore dei LL.PP. e il Codice degli appalti, avendo talvolta svolto in questo ambito il ruolo di direttore dei lavori. Una prerogativa concessa da un’esclusiva professionale che mi vincola unicamente al campo relativo dell’Autorità in cui opero. Per queste ragioni, ho voluto scrivere una mail di ringraziamento al Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. Non solo, ho voluto partecipare in presenza chiedendo un giorno di ferie che, a questo punto, considero ben speso”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BINI
Dopo l’intervento del consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, i lavori della seconda giornata dell’Assemblea dei Presidenti proseguono con la relazione del consigliere CNGeGL Luca Bini, che illustra alla platea le attività svolte al servizio dei collegi
L’esposizione del consigliere CNGeGL Luca Bini è un dettagliatissimo report sulle attività svolte per i collegi, un sostegno cui si aggiunge - nella parte finale – la prospettiva di una futura operatività, a testimonianza di un impegno profuso in modo costante.
In questo excursus vengono elencati gli step che riguardano: 1.l’erogazione della formazione specialistica in materia di corruzione, trasparenza e protezione dei dati personali, 2.la sottoscrizione di un contratto di servizi e di designazione di un responsabile della protezione dei dati, 3.le attività erogare ai collegi sottoscrittori del contratto RDP centralizzato, 5.le novità legislative in merito agli adempimenti degli ordini professionali. In poche parole, una serie di grattacapi in cui il supporto messo a disposizione degli enti territoriali ha consentito agli esponenti locali di tirare un respiro di sollievo.
Un operato che si è tradotto in una mole di azioni ideative, organizzative e di valutazione delle opportunità e delle convenienze, non senza un conseguente apporto economico. In questo quadro, infatti, sono state siglate intese che hanno permesso il raggiungimento di importanti obiettivi previsti dal programma di affiancamento e la possibilità per i collegi di assicurare servizi e assistenza adeguati ai propri iscritti.
Fra l’altro, il consigliere CNGeGL Luca Bini ha ricordato il contratto per il DPO centralizzato articolato nell’invio di circolari, nella raccolta di documentazione e nell’organizzazione di due workshop sui temi della privacy e della cybersecurity. Un fare schematico e personalizzato che, di volta in volta, è stato applicato per gli step tematici prima elencati.
Analogo risalto è stato dato dal consigliere CNGeGL Luca Bini alle novità legislative in merito agli adempimenti degli ordini professionali, sottolineando il ruolo svolto da Fondazione Geometri Italiani che ha pubblicato l’avviso per una manifestazione di interesse per l’affidamento del “Servizio professionale di formazione frontale e in affiancamento e consulenza gestionale in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza in favore dei collegi territoriali”. “Una iniziativa - ha spiegato il consigliere CNGeGL Luca Bini - condotta con l’intento di avere un quadro chiaro e completo del mercato di riferimento e che si è svolta in parallelo a quella avviata dal CNGeGL di analisi e valutazione degli effetti della conversione in Legge del D.L. 75/2023”.
All’ampio riferimento formulato, e con la stessa evidenza e portata, fa seguito l’elencazione delle attività in itinere e il loro status. Si tratta del 1.questionario in ambito della consulenza del lavoro (in fase di analisi dei dati), 2.della consulenza centralizzata per il restyling dei siti web e la gestione delle buste paga (in fase di studio di fattibilità), 3.la ricerca di una piattaforma digitale idonea alla gestione dei bandi di gara (e-procurement) per i collegi (in fase di studio di fattibilità).
QUI la presentazione
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO NICOLOSI
I lavori della seconda giornata dell’Assemblea dei Presidenti si concludono con la relazione del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, che incentra la sua presentazione sulla geomatica
Una disciplina specialistica e settoriale in rapidissima ascesa. In due parole la geomatica viene correttamente e opportunamente descritta dal consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi che, nel dare risalto alle possibilità che offre al geometra professionista, ricorda gli highlights di questa materia:
1.prevede specifiche competenze da parte del professionista (alla categoria dei geometri si affiancano solo i geologi);
2.necessita di un sapere di natura topografica, sebbene questa materia non sia inclusa nei percorsi di studio del CAT, né in quelli universitari;
3.la portata del suo impiego è di grande impatto mentre la sua applicazione è di nicchia.
LA PROPOSTA DI AZIONE. Dopo queste premesse, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi sollecita un intervento istituzionale forte, articolato con “una proposta al MIM per l’inserimento dei concetti di geomatica nel piano di studi del CAT unitamente al potenziamento delle ore di topografia, cui si aggiunge una proposta al MUR per includere il corso di geomatica nel curriculum didattico della L-P01. In questa azione di sollecitazione - spiega il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – rientrano la definizione di accordi e convenzioni con università e aziende di settore per l’avvio di stage e l’organizzazione - a cura di Fondazione Geometri Italiani - di corsi specialistici e master tematici riservati agli iscritti, la predisposizione di appositi elenchi composti da geometri geomatici, al fine di favorirne il networking con l’attivazione di specifiche convenzioni”.
Nel concludere, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi espone l’interessante road map che considera la stretta correlazione fra geomatica e intelligenza artificiale, quale nuovo ambito che “assegna un ruolo fondamentale ai dati geospaziali, grazie ai quali -spiega - è possibile indagare in maniera predittiva fenomeni naturali e antropici che aprono a innumerevoli ambiti di applicazione come, fra gli altri, la cartografia in agricoltura 4.0, il cambiamento climatico, la manutenzione predittiva, il monitoraggio delle infrastrutture e la risposta ai disastri e la resilienza della comunità”.
QUI la presentazione
QUI il video
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
I lavori della prima giornata dell’Assemblea dei Presidenti si aprono con la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che, in relazione all’andamento positivo di alcuni dati, e con riferimento alle ultime novità normative, delinea alla platea un profilo aggiornatissimo della Categoria e un quadro puntuale della situazione
La relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli si incardina su 3 passaggi fondamentali: il primo è sui trend delle iscrizioni all’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio e al corso di laurea L-P01; il secondo sugli esami di abilitazione e, infine, il terzo sugli aggiornamenti normativi.
DATI E TREND. Grazie alle informazioni dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti al 15/11/2023, nella sua esposizione il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli può ricostruire la curva in crescita delle iscrizioni all’istituto tecnico CAT. La serie parte dall’anno scolastico 2020/2021 e totalizza 8.570 iscrizioni, passa poi a quello successivo 2021/2022 che ne somma 8.585, per arrivare infine al 2022/2023 con 10.733 iscritti e al 2023/2024 con ben 11.258 studenti. Si tratta di un risultato a lungo inseguito dalla Categoria che ha costantemente svolto un’impegnativa azione di orientamento scolastico.
Una analoga tendenza si registra nelle iscrizioni al corso di laurea L-P01. Dall’anno accademico 2021/2022 gli atenei avviati sono 11 e 145 gli iscritti al primo anno; nell’anno successivo 2022/2023 un balzo in avanti porta a 20 gli atenei e a 431 gli iscritti; l’anno seguente 2023/2024 la situazione si presenta stabile: gli atenei sono 22 e 425 gli iscritti. “In questo scenario si andranno a collocare altre due università - informa direttamente il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - si tratta di Firenze e Siena, che attiveranno il corso di laurea L-P01 nell’anno accademico 2024/2025”. “A sostegno della formazione accademica - ricorda il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – prosegue e si rinnova l’impegno dei componenti della Rete di coordinamento dei corsi di laurea in L-P01, curata dalla docente Donatella Dominici dell’Università dell’Aquila”.
In escalation anche il segno più nelle dichiarazioni, e non solo, per i geometri: confermati dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli il totale del volume di affari sfiora i 3.633.000.000 di euro, quello dei redditi medi si attesta a 2.597.000.000 euro. L’incremento record del 44% messo a segno dalla categoria è il più alto fra tutti i profili interessati dalla filiera edilizia.
In merito al censimento dei geometri con ruoli istituzionali, nel fare il punto il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli comunica alla platea l’istituzione di una nuova commissione per la rideterminazione della misura degli onorari fissi, variabili e a tempo, degli ausiliari del magistrato nel processo penale, civile, amministrativo, contabile e tributario. Fra gli altri componenti di altissimo profilo, in questo tavolo di lavoro viene precisato - con soddisfazione - è stato nominato dal Ministero della Giustizia il geometra Giorgio Granello. Iscritto al collegio di Treviso, nel suo curriculum si legge che è stato consigliere provinciale dal 2006 al 2021 e Sindaco di Ponzano Veneto (TV) dal 2009 al 2014.
RITORNO AL FUTURO. Gli esami di abilitazione che avviano alla professione sempre più candidati (3.136 +174% rispetto al 2022) inducono la categoria a una riflessione: lo svolgimento tornerebbe in presenza e la modalità dovrebbe superare l’articolazione in due prove crittografiche e una orale. Un format oggi disallineato rispetto alle abilità e alle conoscenze maturate dalla generazione dei Millenials. “L’obiettivo del Consiglio nazionale è una proposta forte, unitaria e condivisa - spiega il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - tale da poter essere adottata nel decreto ministeriale atteso per maggio 2024”.
A questo proposito la piattaforma di dialogo è la Commissione Scuola e Università del CNGeGL, impegnata a individuare proposte ammissibili, individuate in maniera critica, completa e pertinente. La prima ipotesi si articola nella presentazione di due tesine che i candidati illustrano alla Commissione, cui si abbina una prova orale svincolata dalla propedeuticità della prova scritta. La seconda ipotesi si basa: a) su quiz a risposte multiple su argomenti curriculari, inclusi quelli di natura deontologica (scritta); b) un elaborato tecnico amministrativo, con eventuali approfondimenti di computo metrico, valutazione urbanistica catastale e una simulazione digitale (scritta); c) discussione di una tesina relativa ad argomenti trattati nel corso del praticantato, con il tutor nel ruolo di relatore e soggetto validante il percorso curriculare (orale).
La road map conseguente traccia il percorso di evoluzione e fissa la possibile modifica della legge 7 marzo 1985: lo svolgimento del tirocinio sarebbe svolto esclusivamente presso un geometra con 5 anni di iscrizione (in analogia con le finalità proprie della L-P01), e si aggiornerebbero contemporaneamente modalità, iter e tempistica giungendo alla conclusione del cosiddetto “doppio binario” di accesso alla professione. In tale direzione la prospettiva il profilo è unicamente quello del geometra laureato.
AGGIORNAMENTI NORMATIVI. Fra le novità, la comunicazione sulla prossima e prima riunione presso il Ministero del Lavoro, convocata dal Ministro Elvira Calderone per la riforma e l’ammodernamento del sistema ordinistico. Nella delegazione di Professioni Italiane presente all’incontro, composta dai presidenti dei 23 consigli nazionali aderenti, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati sarà rappresentato dal presidente Maurizio Savoncelli. Segue l’informazione sulla modifica del codice deontologico, correlata alla legge n. 49/2023 sull’equo compenso e avvenuta con delibera consiliare del 18 ottobre 2023; si inserisce anch’essa nella stessa direzione e, nel tenere aggiornata la platea, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli parla anche dell’Osservatorio Nazionale sull’equo compenso, gli adempimenti su Ordini e Collegi e il regolamento sulla mediazione.
QUI la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
A ROMA L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DEL 14 E DEL 15 DICEMBRE 2023
L’assise di categoria si svolgerà nella Sala Trilussa di Cassa Geometri a Roma e i lavori saranno suddivisi in due sessioni. La prima, in programma il giorno 14 dicembre 2023 (dalle ore 14 alle ore 18), e la seconda il giorno 15 dicembre 2023 (dalle ore 10 alle ore 14)
Il programma dei lavori della prima giornata accoglierà la relazione “PROFESSIONE GEOMETRA, DATI E TREND, ESAME DI ABILITAZIONE, AGGIORNAMENTI NORMATIVI” del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che riferirà relativamente ai dati definitivi delle iscrizioni all’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio, al corso di laurea L-P01, agli esiti degli esami di abilitazione e, in particolare, approfondirà gli aggiornamenti normativi intervenuti successivamente al 3 e al 4 ottobre 2023, date in cui si è svolta la precedente assise.
Al termine del suo intervento, e per la prima volta nell’ambito dei lavori assembleari di categoria, verrà ospitata una delegazione della Commissione Giovani. L’esposizione dei rappresentanti degli under 35 dal titolo “IL FUTURO CHE VOGLIAMO” sarà incentrata su una sintesi delle attività finora svolte e sui prossimi step dell’impegno dei giovani geometri per i colleghi.
Nel corso della seconda giornata si alterneranno sul podio i consiglieri CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, con una relazione su “OPERE PUBBLICHE IN CRESCITA, OPPORTUNITÀ E FORMAZIONE PER LA CATEGORIA DEI GEOMETRI”; Luca Bini con un aggiornamento su “LE ATTIVITÀ AL SERVIZIO DEI COLLEGI, REPORT E PROSPETTIVE DI OPERATIVITÀ”; Pietro Lucchesi con un approfondimento su “DIRETTIVA GREEN, FORMAZIONE E OPPORTUNITA’ DI LAVORO” e Paolo Biscaro in merito agli accordi in corso con ASSOVIB, l’Associazione delle Società di Valutazione, e alle novità inerenti le figure professionali del mediatore civile e del consulente tecnico d’ufficio. Concluderà Paolo Nicolosi con un focus su “MISURARE LA TERRA, MISURARE IL FUTURO”.
Buon lavoro!
QUI la circolare di convocazione
Il nuovo quadro normativo in ambito LL.PP.
A Matera il seminario sui Lavori Pubblici completato con le recenti novità del quadro normativo di riferimento. L’iniziativa formativa del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati condotta dal consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, in collaborazione con il presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova Paolo Ghigliotti e con il Collega Franco Cotza di Cagliari, prosegue senza sosta e fa tappa nella storica sede della Camera di Commercio
Si incardina su tre passaggi fondamentali il seminario di Matera: 1.il responsabile unico del procedimento, 2.il nuovo codice dei contratti, 3.equo compenso e codice appalti, come superare la collisione normativa e sul piano esecutivo le differenziazioni fra le due figure di RUP (Responsabile Unico del Progetto introdotta col Nuovo Codice) e RUP (Responsabile Unico del Procedimento). I passaggi elencati rappresentano i pilastri dell’aggiornamento professionale promosso dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che ora recepiscono e integrano nel programma i recenti aggiornamenti in materia, completando il quadro con le principali novità in ambito LL.PP.
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO. Per tale figura chiave nel ciclo vita di ogni appalto, dalla fase di progettazione fino a quella di esecuzione del contratto, sono stati dettagliati i riferimenti normativi utili affinché il RUP possa assumere importanti compiti e responsabilità, che garantiscono la correttezza e l'efficacia delle procedure, con attribuzione di responsabilità a che vi sia l’effettiva realizzazione dell’opera.
A questo proposito, l’analisi prende in considerazione la centralità della figura e come l’articolo 15 ne ridisegna il profilo, in chiave di project manager orientato al raggiungimento del risultato dell’intervento pubblico, oltre a definirne compiutamente ogni aspetto in merito alle numerose attività svolte.
IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI. In questo passaggio sono stati disaminati i principi fondanti contemplati dall’articolo 1 all’articolo 10: una elencazione che rappresentano – per gli attori coinvolti nella realizzazione delle opere pubbliche – l’anello di congiunzione alla disciplina delle attività, sia rispetto alle responsabilità, sia rispetto ai risultati attesi.
LA COLLISIONE NORMATIVA. In questo passaggio si svolge il focus sulle principali novità del quadro normativo italiano di interesse per i professionisti, relativamente alla legge 49/2023 (Equo Compenso) e il decreto legislativo 36/2023 (Codice Appalti)
Sono offerti approfondimenti normativi, chiarimenti sulle disposizioni e ambiti di applicazione in merito ai servizi di architettura e ingegneria che, in base all’equo compenso, devono essere remunerati con un compenso commisurato al valore della prestazione, nonché conforme a quanto fissato nelle tabelle dei corrispettivi del cosiddetto decreto parametri.
A proposito del Codice Appalti, e con riferimento alle incongruenze rilevate nella sua applicazione, viene trattato il mancato coordinamento con la legge sull’Equo compenso relativamente ai criteri di aggiudicazione dei servizi di architettura e ingegneria: la stazione appaltante - pur vincolata all’utilizzo del Decreto parametri per il calcolo dell’importo da porre a base di gara per i servizi di architettura e di ingegneria - può valorizzare il ribasso calcolato sull’importo a base di gara, e determinando una concreta violazione del principio dell’equo compenso.
Oltre a ciò, viene esaminata un’altra evidente contraddizione: da una parte la Legge n. 49/2023 obbliga i professionisti al rispetto dell’equo compenso (pena la sanzione da parte del proprio ordine professionale), e dall’altra il D.Lgs. n. 36/2023 consente alla pubblica amministrazione di utilizzare il criterio del minor prezzo o dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento delle gare relative ai servizi tecnici di architettura e di ingegneria. Tutto questo si traduce nell’inevitabile aumento dei contenziosi e delle spese, conseguenze che non favoriscono il mercato e l’esercizio della professione. Le possibili soluzioni, segnalate alla cabina di regia e dettagliate una ad una nel corso dell’incontro, sono strettamente correlate al nuovo decreto parametri che, con ogni probabilità, abrogherà anche l’allegato i.13 del d. lgs. 36/2013.
Prossimo appuntamento al 15 gennaio 2024 a Potenza.
QUI la presentazione
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I nuovi fattori di crescita
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - e riportata dal quotidiano economico - finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – vengono delineati i temi al centro del dibattito dell’edizione 2023 di Valore Geometra
Dato un problema, si trovi la soluzione: questa, in estrema sintesi, la formula dell’edizione 2023 di Valore Geometra, il convegno nazionale rivolto alla dirigenza territoriale della categoria dei geometri, organizzato a Roma nei giorni 14 e 15 novembre scorsi dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani.
Fedele al format originario, l’evento si è svolto in due sessioni: la prima, a cura del Consiglio Nazionale, intitolata “Transizione eco-digitale: per un nuovo boom economico”, con focus su cambiamento climatico, calo demografico e intelligenza artificiale quali fattori destinati ad incidere profondamente sulle dinamiche di crescita e sviluppo della categoria dei geometri, soprattutto in termini di qualità, efficacia e valore socio-economico della prestazione professionale; la seconda, a cura della Cassa Geometri, intitolata “Crescita³: obiettivi generazionali, reddituali e di conoscenza”, con focus sull’attuale “stato di salute” dei geometri liberi professionisti e corollari di varia natura: linguaggi (e desiderata) della GenZ, intelligenza artificiale, metaverso.
Con il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli facciamo il punto sugli aspetti più significativi della sua intervista di apertura del palinsesto realizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, utili a conferire ulteriore e maggiore nitidezza alla mission e alla vision di una professione che, in un’epoca di sfide inattese ancor più che imprevedibili, è tornata ad essere attrattiva per i giovani, come dimostrano i dati in crescita costante da un triennio degli iscritti al primo anno dell’istituto tecnico, settore tecnologico CAT, Costruzione Ambiente e Territorio: oltre 11.200 nell’anno scolastico 2023/2024, con un incremento che sfiora il 10% rispetto all’anno precedente.
Presidente Maurizio Savoncelli, riprendendo la “formula” utilizzata in apertura, in relazione ai problemi di non poco conto che avete posto all’attenzione della platea sul tema del cambiamento climatico, sono emerse numerose indicazioni in termini di progettualità a carico della Categoria: proviamo a sintetizzarle, seguendo la narrazione suggerita dal titolo del suo intervento nel talk tematico: “Tutela dell’aria, dell’acqua, del suolo: l’attualità di una vocazione antica”.
Una delle conseguenze più evidenti del cambiamento climatico è l’inquinamento atmosferico, causato in gran parte dalla quota residenziale, e segnatamente dai sistemi di riscaldamento: intervenire in questo ambito è quindi fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 e il livello del riscaldamento globale, nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale (PNRR, Green Deal UE, PNIEC), utilizzando principalmente le leve dell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare energivoro (perché vetusto), che “obbliga” i professionisti tecnici a misurarsi (e formarsi) con il tema delle energie rinnovabili, con corollari interessanti quali le comunità energetiche rinnovabili (CER). Il tutto senza trascurare buone prassi quali la forestazione urbana, i processi di depurazione botanica, la costruzione di “pareti verdi”, il cosiddetto urbanismo tattico.
Analoga attenzione suggerisce di riservare alla tutela dell’acqua, che ha indicato come la principale chiave di lettura per capire le conseguenze del riscaldamento globale.
È così: prova ne sia l’intensificarsi di periodi particolarmente lunghi di precipitazioni e siccità. Un enorme problema a livello planetario che in Italia è particolarmente sentito: nel 2022 i danni all’agricoltura causati dalla siccità ammontano a 6 miliardi di euro e, nonostante l’incremento di circa 10 mila ettari coltivati, sono diminuite le produzioni di grano, olio di oliva, pomodoro. Il problema, come noto, non è la mancanza di acqua (l’Italia è il paese europeo con maggiori risorse idriche), quanto l’enorme spreco (pubblico e privato) e l’incapacità di trattenere l’acqua piovana. Nel breve periodo, occorre mitigare i danni favorendo la costruzione di invasi, riprogettare i canali di irrigazione privilegiando quelli “intelligenti”, riprogrammare le coltivazioni in base alle risorse idriche disponibili; nel lungo periodo, modificare alcune “abitudini” ormai impraticabili, come ad esempio attingere alla rete di acqua potabile per usi agricoli. Ma il termine “acqua” rimanda anche a quella del mare, e principalmente del Mediterraneo: salvaguardarne gli ecosistemi (messi anch’essi a dura prova dai cambiamenti climatici che causano l’innalzamento delle temperature e l’acidificazione delle acque, fenomeni che si sommano alla progressiva cementificazione delle coste, a livelli di pesca insostenibili, alla presenza massiccia di rifiuti di plastica) è fondamentale, dal momento che la cosiddetta “economia blu” è uno degli assi portanti per la crescita italiana. Anche in questo caso, nel breve periodo occorre avviare un piano di ripristino e restauro del capitale naturale perso negli ultimi 70 anni, e quindi: bonifica di aree contaminate, recupero e manutenzione dell’ambiente marino, depurazione delle acque.
Infine, il suolo: la disastrosa alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso maggio deve molto al combinato disposto tra le piogge incessanti dei giorni precedenti ed un livello di antropizzazione che, nel 2021, era preceduto solo da quello fatto registrare da Lombardia e Veneto.
E non va certo meglio nel resto d’Italia, dove le eccezioni all’incremento annuale di superficie cementificata sotto il 3% sono ormai la normalità. Tra i tanti interventi finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico, più e più volte sollecitati, quello dettato dalla contingenza è sicuramente la de-impermeabilizzazione del suolo, così da consentirgli di tornare ad assorbire acqua e trattenerla anche in presenza di piogge torrenziali o bombe d’acqua. La vera svolta, tuttavia, può avvenire solo attraverso il recupero del territorio già antropizzato, e intervenendo inoltre sull’apparato infrastrutturale, fortemente ridimensionato e indebolito dagli innumerevoli crolli di ponti, viadotti, strade e cavalcavia che si registrano incessantemente negli ultimi decenni. La necessità del prossimo futuro è recuperare, rigenerare e riqualificare, nel pieno rispetto del territorio: delle sue tradizioni, delle sue esigenze, delle sue peculiarità storiche, morfologiche, sociali e culturali. Potremmo, in tal modo, far tornare a vivere borghi oggi abbandonati (problema enorme, perché viene a mancare un presidio prezioso nella parte di territorio italiano più fragile, quella più esposta ai fenomeni naturali), perseguendo forme di turismo autenticamente sostenibile.
Gli obiettivi che delinea sono chiari: come è possibile realizzarli?
Adottando una visione sistemica e d’insieme, che faccia da cornice agli ambiti nei quali è urgente e necessario intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. Una visione che, auspicabilmente, dovrebbe scaturire dal confronto e dalla collaborazione tra i professionisti di area tecnica, depositari di abilità, conoscenze e competenze utili a limitare i danni di quello che in tanti definiscono “uno stato di vulnerabilità permanente”, e la politica, che deve avere la determinazione, il coraggio e l’ambizione di investire al meglio anche le risorse del PNRR.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
I professionisti della Campania al centro della riforma del Testo Unico Edilizia
Un articolato excursus tematico condotto a livello nazionale ha avuto il suo epilogo nel convegno di Caserta, cui hanno preso parte tutti i principali attori di una riforma che riguarda il Paese
“Il tratto distintivo che caratterizza in modo esclusivo questa iniziativa è stato determinato dalle categorie tecniche interessate, oggi rappresentate dai Consigli e dagli Ordini nazionali intervenuti congiuntamente alla Rete delle Professioni, che hanno fortemente voluto coinvolgere i propri professionisti, realizzando così una inusitata inversione di tendenza. Una decisione volta a sostenere con vigore un’esigenza del Paese, ascoltando con attenzione chi si trova in prima linea e indica con chiarezza la necessità di sburocratizzare e digitalizzare il fascicolo del fabbricato, al fine di favorire lo sviluppo e la crescita della nostra economia, fortemente connessa ai tempi operativi degli uffici pubblici e strettamente legata alla sinergia interprofessionale”.
E’ la dichiarazione riassuntiva del presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati Aniello Della Valle, rilasciata a margine dell’incontro “Riforma del Testo Unico Edilizia”, che si è tenuto a Caserta, al Belvedere San Leucio e, per la precisione, nell’Officina Vanvitelli, la struttura dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” che si distingue per essere un ambiente innovativo e sperimentale, nato per l’appunto sui linguaggi della progettazione e della produzione. Una cornice ideale a sfondo delle parole del dirigente di categoria, che ha inoltre voluto sottolineare come questa terza e penultima tappa di una road map nazionale sul tema “sia stata frutto di una collaborazione fra le sigle organizzatrici e abbia avuto protagonisti di eccezione, quali il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nella persona del vice presidente Ezio Piantedosi, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, con Raffaele Cecoro, l’Ordine degli Ingegneri, con Carlo Raucci, e lo stesso ente di rappresentanza territoriale da me presieduto, il Collegio Provinciale Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Caserta”.
Diverse le sessioni di lavoro che si sono susseguite nella seconda parte dell’appuntamento. Sugli aspetti che riguardano le varie proposte di riforma del Testo Unico in materia di disciplina delle attività edilizia e legge delega è intervenuto l’architetto Fabrizio Pistolesi, componente della commissione redattrice e relatrice per la revisione del Dpr 380/2011 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, mentre sul tema di resistenza e stabilità delle costruzioni ha parlato l'ingegnere Giovanni Cardinale, componente della stessa Commissione. Da remoto era presente il giornalista de Il Sole 24 Ore Giuseppe Latour, esperto in materia urbanistica, che ha preceduto la tavola rotonda cui hanno partecipato Irene Sassetti, tesoriere del Consiglio Nazionale Ingegneri, Anna Buzzacchi, consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti, Cristiano Guernieri delegato del Gruppo di Lavoro Architetti ed Ezio Piantedosi, vice presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
L’impegno che unisce una categoria
Promossa dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Ferrara, la cerimonia di premiazione 2023 ha voluto esaltare i risultati conseguiti dagli esponenti della Categoria
Un momento conviviale con i vertici nazionali e territoriali di Categoria, cui hanno preso parte gli esponenti istituzionali locali e gli iscritti all’Albo ferrarese, un‘occasione per esaltare - con il denominatore comune dell’impegno professionale - gli innumerevoli ruoli svolti dai geometri nella gestione dell’ambiente e dell’edilizia green, dello studio e della cultura.
Questo l’appuntamento promosso dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Ferrara, alla presenza del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, del consigliere CNGeGL Pierpaolo Giovannini, dei presidenti di Collegio Luana Tunini (Gorizia), Massimo Giorgetti (Rimini), Marco Vignali (Modena) e Massimiliano Magli (Bologna). Quest’ultimo intervenuto altresì come consigliere di Cassa Geometri.
Fra le figure pubbliche del territorio, il vice presidente della CCIAA di Ferrara e Ravenna Paolo Govoni, l’assessore alla cultura del comune di Ferrara Marco Gulinelli e lo scrittore di poesie Luca Nagliati, entrambi geometri, la presidente della Fondazione Geometri di Ferrara Daniela Goldoni e i rappresentanti dell’associazione regionale di geometri volontari per la Protezione Civile (A.Ge.Pro.), intervenuti nei mesi scorsi a seguito dell’alluvione.
Alle attestazioni conferite alle personalità elencate e ai geometri che hanno ultimato la loro carriera nella pubblica amministrazione, nel corso della manifestazione si è aggiunta la consegna delle borse di studio assegnate agli allievi delle scuole secondarie di primo grado, che si sono distinti con ottimi voti e si sono iscritti all’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio.
“Ancora una volta la nostra professione - ha dichiarato il presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Ferrara Paola Brunelli - si conferma protagonista delle tematiche energetico - ambientali, della transizione ecologica e digitale delle costruzioni e sempre più un punto di riferimento per i giovani, gli operatori economici pubblici e privati; a ciò si somma il contributo messo quotidianamente a disposizione dalla Categoria nei processi produttivi, economici, culturali e sociali del territorio”.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del comune di Ferrara, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, di Cassa Geometri e della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna.
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Al via VALORE GEOMETRA 2023
Torna VALORE GEOMETRA, il think thank di categoria che analizza l’incidenza del calo demografico, del cambiamento climatico e dell’AI: fattori destinati a determinare sulle dinamiche di crescita e sviluppo della professione
È al via l’edizione 2023 di “Valore Geometra”, l’appuntamento periodico di categoria che si svolgerà da domani, martedì 14 novembre 2023, a mercoledì 15 novembre 2023, presso l’Auditorium Antonianum di Roma. “Transizione eco-digitale per un nuovo boom economico” e “Crescita3: obiettivi generazionali, reddituali e di conoscenza” sono, rispettivamente, il titolo della prima e della seconda sessione di lavori.
I relatori, la loro esperienza e i temi dei loro interventi saranno nuovamente a disposizione della platea, rinnovando la peculiarità di questo momento: accompagnare i presenti nell'analisi del cambiamento, elaborando insieme una riflessione che possa anticipare una visione di respiro del domani.
Organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e da Cassa Geometri, l’iniziativa avrà un panel composto da esperti, studiosi, esponenti del panorama economico e sociale italiano. Al centro del dibattito: cambiamento climatico e intelligenza artificiale, fattori destinati a incidere profondamente sulle dinamiche di crescita e sviluppo della categoria dei geometri, soprattutto in termini di qualità, efficacia e valore socioeconomico della prestazione professionale.
Non solo, nello scenario descritto si inserirà il calo demografico, un dato statistico che - come un denominatore comune - agisce in ciascuno degli ambiti sopra elencati e, in particolare, concorre all’affermazione dell’AI, che sarà centrale per la pubblica amministrazione, impegnata a digitalizzare i servizi e adeguare gli organici a un ricambio generazionale minore; analogamente nell’edilizia e nella green economy, come nel rapporto GenZ e mondo del lavoro, l’AI e il calo demografico, insieme al cambiamento climatico concorreranno a ridefinire il gap fra scuola e mondo del lavoro.
Martedì 14 novembre apriranno i lavori Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e Diego Buono, Presidente di Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza Geometri liberi professionisti. Nel corso della prima giornata interverranno, tra gli altri, Angelo Borrelli, Coordinatore del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Mercalli, Climatologo e divulgatore scientifico, Saverio Gazzelloni, Direttore Centrale delle Statistiche Demografiche e del Censimento della Popolazione ISTAT, Marco Fischetto, Responsabile per la Pubblica Amministrazione Centrale di Microsoft, Andrea Quacivi, Amministratore delegato di Geoweb.
Nel corso dei lavori, il Presidente Maurizio Savoncelli parteciperà ai talk su “Il cambiamento climatico”, “Demografia e Intelligenza artificiale”. Infine, prenderà parte alla tavola rotonda “Dobbiamo studiare di più, tutti” sulla laurea triennale professionalizzante e abilitante L-P01. In ciascuna occasione coniugando, con la sua capacità di lettura e interpretazione, la visione di futuro per la categoria.
Mercoledì 15 novembre dopo i saluti istituzionali, sarà la volta di Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo nel Dipartimento di Scienze politiche della LUISS, con una lectio magistralis su “La guerra in Palestina e il pericolo del terrorismo”; a seguire, il Presidente Diego Buono interverrà su “La sfida della complessità”: una relazione che toccherà i principali temi della categoria e gli argomenti al centro del dibattito. I lavori proseguiranno con Vincenzo Cosenza, Esperto marketing e innovazione e Simona Capoferri, Head of Brand Solutions ScuolaZoo parleranno, il primo su “Nuove generazioni, nuovi linguaggi” e la seconda su “Lavoro e Genz cose da (non) fare”. Seguirà il panel “Innovazione, crescita culturale e nuove opportunità di lavoro” con Raffaele Gaito, Growth Coach & Fondatore Growth Program, Francesco De Matteis, Field Sales/Account Manager AEC @One Team, Nicola Grandis, Amministratore Delegato @ASC27 e @AIDA46, Andrea Larocca, BIM/AEC Application Engineer @One Team.
Durante la seconda giornata i partecipanti potranno sperimentare il metaverso nelle postazioni appositamente predisposte all’interno dell’Auditorium Antonianum.
La IX Conferenza del Consiglio dei Geometri Europei
Nell'ambito del IX Convegno CLGE dell’European Surveyor (Consiglio dei Geometri Europei) che si è tenuto il 9 novembre 2023 a Parigi, si è svolta la conferenza sul “Ruolo dei geometri nella gestione dei disastri”
A conclusione dei lavori, a cui hanno partecipato i geometri che rappresentano le istituzioni di 32 nazioni europee, è stata approvata la Paris Declaration - Dichiarazione di Parigi 2023: “Il Ruolo dei Geometri nella Gestione dei Disastri”
L’iniziativa nasce dal documento del Centro di ricerca sull'epidemiologia dei disastri (CRED), insieme all'Università cattolica di Louvain (UCLouvain) e all'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID), che hanno pubblicato il rapporto annuale sui "Disaster in Numbers" per il 2022.
Il rapporto "2022 Disasters in Numbers" presenta i 387 pericoli naturali e disastri registrati dall'EM-DAT, che hanno provocato la perdita di 30.704 vite umane, colpito circa 185 milioni di persone e causato perdite economiche pari a 223,8 miliardi di dollari. Il rapporto illustra in cifre il verificarsi dei disastri, specificando anche i disastri per tipologia, l'impatto umano di tali disastri, per morti e popolazioni colpite, e le perdite economiche innescate dai disastri. È incluso anche un breve riassunto esecutivo del rapporto.
Il rapporto, inoltre, richiama l’attenzione sull’importanza di migliorare le condizioni di prevenzione come richiesto dalle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri 2015-2030, e sulla necessità di misurare l’efficacia delle politiche di gestione del rischio in tutto il mondo, nonché la traiettoria futura prevista dei disastri.
Il rapporto “2022 Disasters in Numbers” evidenzia, quindi, anche le enormi sfide e minacce in cui la categoria del Geometri è spesso coinvolta ed è chiamata ad intervenire frequentemente nel mondo.
Per esempio, nel febbraio 2023 si è verificato il terremoto nella Turchia sud-orientale che ha causato la perdita di oltre 50.000 vite umane e una perdita economica di 109 miliardi di dollari.
Di conseguenza, sviluppare dati, strumenti, processi, strutture e migliori pratiche per gestire le catastrofi naturali in modo più efficace sta diventando una questione sempre più urgente con priorità globale. I Geometri professionisti dispongono di conoscenze e competenze che possono certamente contribuire alla prevenzione e alla gestione degli interventi post disastri.
Per essere utili ed efficaci, i geometri europei si propongono di aggiornare le conoscenze e competenze alle esigenze derivanti dal processo di gestione dei disastri e a ricercare “soluzioni e modalità di lavoro” idonei per far fronte tempestivamente alle conseguenze dei disastri.
La Conferenza e l'Assemblea Generale CLGE hanno riunito geometri, esperti geospaziali ed esperti in materia provenienti da tutto il mondo pubblico, privato e accademico per condividere esperienze e migliori pratiche e per considerare il ruolo sempre più importante che i geometri dovrebbero svolgere sia ora che in futuro nel campo della gestione dei disastri.
Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati hanno approvato e sottoscritto la dichiarazione di Parigi il Consigliere Segretario Enrico Rispoli e il Consigliere Antonio Mario Acquaviva.
La Dichiarazione conclude e riconosce che:
1.i disastri, siano essi naturali o provocati dall'uomo, sono diventati più frequenti, più gravi e più diffusi negli ultimi anni, colpendo sempre più persone;
2.le ragioni possono variare e includere il cambiamento climatico, la pressione demografica, e l’azione umana diretta o indiretta;
3.la gamma di minacce e disastri è in continua evoluzione e aumento, come ad esempio la crescente gamma di rischi tecnologici;
4.stiamo vivendo una crisi permanente;
5.la gestione dei disastri è un'attività multidisciplinare che coinvolge una varietà di attori e professioni del settore pubblico, privato, del volontariato e del mondo accademico;
6.il rilievo geodetico, i dati geospaziali e le applicazioni sono sempre più fondamentali per la preparazione alle catastrofi, per la risposta, recupero e ricostruzione;
7.ciò che la professione dei Geometri può offrire in questo campo deve essere divulgato in modo più ampio.
PARIS DECLARATION
I membri del Consiglio dei Geometri Geodeti Europei (Comité de Liaison des Géomètres Européens), riunitisi a Parigi (FR) dal 9 all'11 novembre 2023 durante il IX Convegno CLGE dell'European Surveyor - 'The Role of Geodetic Surveyors in Disaster Management' e l’Assemblea Generale CLGE, approvano e proclamano la "Dichiarazione di Parigi" con l’impegno da parte della professione a “lasciare un segno positivo” in caso di gestione dei disastri in tutta Europa.
In base alla Dichiarazione approvata sabato 11 novembre 2023, a Parigi, dall'Assemblea Generale del CLGE e sottoscritta in rappresentanza di tutti i membri da Vladimir Krupa, Presidente CLGE, i geometri europei sono impegnati a:
1.continuare a sostenere i Paesi membri del CLGE nella risposta ai disastri e nella ricostruzione in Europa.
2.costituire corsi di formazione specifica e garantire come meglio la professione del geometra può aiutare a intervenire e gestire i problemi gli eventi eccezionali del mondo reale.
3.promuovere il ruolo dei geometri nell'acquisizione e gestione dell'alta risoluzione su dati spaziali relativi al patrimonio culturale a supporto della preservazione e ricostruzione.
4.supportare lo sviluppo professionale continuo della nostra professione nell’ambito della gestione delle catastrofi.
5.incoraggiare tutti i geometri europei, soprattutto i giovani, a sviluppare competenze, esperienze nel settore e creatività commerciale per supportare un’efficace gestione dei disastri
6.abbracciare l'innovazione e gli sviluppi tecnologici per ridurre i disastri.
7.invitare i legislatori e i politici a promulgare una legislazione che promuova e imponga l’uso di dati, prodotti e servizi geospaziali in caso di prevenzione e gestione delle catastrofi.
8.collaborare con gli organismi internazionali di rilevamento affini come la FIG e il Forum di Enti Regionali.
9.monitorare le azioni degli organismi intergovernativi per capire come possono contribuire e allinearsi alle loro iniziative.
10.agire nell'interesse pubblico, per promuovere la resilienza di tutti i cittadini europei e continuare a sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In tale direzione va l'impegno della categoria dei geometri da sempre sensibile alla materia, che attraverso la propria associazione di volontariato di protezione civile, la A.GE.PRO. Associazione Geometri Protezione Civile, di concerto e con il pieno supporto del Consiglio Nazionale Geometri ha dato impulso già dal mese di ottobre ad alcuni importanti momenti di incontro con gli iscritti, volti ad inquadrare i compiti e l'indiscutibile importanza della figura del Disaster Manager.
I seminari ad oggi organizzati, rivolti ai geometri del Nord e del Centro Italia, tenutesi il primo a Torino ed il secondo a Roma, hanno visto la partecipazione in presenza e da remoto attraverso piattaforma webinar, di oltre 2.000 geometri discenti, che hanno seguito con grande attenzione gli interventi dei relatori, capitanati dal docente universitario, Dott. Geologo Elvezio Galanti, figura di indubbio spessore e di spicco nel panorama della pianificazione di emergenza, già componente del Dipartimento di Protezione Civile italiano.
Gli eventi formativi recentemente organizzati, a cui ne seguirà ancora uno destinato agli iscritti dei collegi delle Isole e del Sud Italia, hanno consentito di fare un focus certamente dettagliato dell'attività professionale svolta dal geometra qualificato come Disaster Manager, dell'importanza che la stessa riveste a supporto e sostengo delle Pubbliche Amministrazioni e della collettività, sia in fase di predisposizione e verifica dei piani di protezione civile, sia in fase di gestione e superamento delle emergenze .
I seminari sono stati pensati quali prologo ed introduzione al corso di specializzazione rivolto ai geometri regolarmente iscritti ai propri Collegi di appartenenza; detto evento formativo, con avvio previsto nei primi mesi del prossimo anno, è indirizzato a formare professionisti in grado di mettere a sistema le risorse locali in scenari emergenziali e di esercitare l'indispensabile funzione di interconnessione con le competenze affidate agli Enti Locali e le competenze del Servizio Nazionale di Protezione Civile.
Al termine del corso, il geometra partecipante, se in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa UNI 11656 di riferimento, potrà poi procedere alla richiesta del formale riconoscimento per il tramite di un Ente Certificatore della qualifica di Disaster Manager.
Le opportunità per i geometri all’estero
Alla tavola rotonda sul tema “Lavorare oltre i confini: Italia e Polonia” è intervenuto il consigliere segretario CNGeGL Enrico Rispoli
Fra le finalità dell’incontro, offrire una panoramica delle esperienze maturate da professionisti che hanno deciso di svolgere la propria attività in Polonia; una narrazione che analizza le possibilità del mercato alla luce del conflitto in corso fra Russia e Ucraina. In agenda, inoltre, la discussione delle diverse motivazioni che spingono i professionisti italiani a cercare opportunità di lavoro fuori dal paese d'origine e le sfide che affrontano, come ad esempio, l'adattamento culturale, la lingua e il distacco dalla famiglia e dagli amici. A ciò si aggiungono: le strategie per una carriera all’estero, consigli e suggerimenti su come i professionisti italiani possono migliorare le competenze linguistiche, creare in un network di interessi la valorizzazione delle proprie esperienze professionali. Una scelta da condividere con altri professionisti italiani che hanno avuto successo e hanno superato le sfide incontrate sul loro percorso.
Sugli argomenti, il consigliere segretario CNGeGL Enrico Rispoli è intervenuto, affermando: “sono diverse le motivazioni che spingono i professionisti a cercare opportunità di lavoro all’estero – le parole di Enrico Rispoli - Ci sono però considerazioni di carattere generale. Ad esempio, per quanto riguarda i geometri, adesso in Italia c’è un particolare momento di sviluppo e di favorevoli condizioni di lavoro (il riferimento è al PNRR, ai bonus edilizi, alla ricostruzione post sisma e post calamità). E, soprattutto, il numero dei geometri sta diventando insufficiente in merito alle richieste. Un altro fattore è la lingua: i tecnici sono più facilitati rispetto ai professionisti di lato umanistico”.
Fondamentale per intraprendere una carriera professionale all’estero è la direttiva 2005/36 del Parlamento Europeo, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali a livello europeo. “Sostanzialmente – ha spiegato il segretario CNGeGL Enrico Rispoli - la direttiva introduce una reciproca valutazione delle normative professionali nazionali e un esercizio di trasparenza, ovvero il controllo delle limitazioni di ingresso alle professioni e una valutazione della loro necessità. Per lavorare all’estero in maniera stabile è necessario un riconoscimento della qualifica professionale, automatico se si rientra in determinate categorie di servizi (medici infermieri, dentisti, architetti, veterinari, ostetriche, farmacisti). Per professionisti come ingegneri e geometri c’è invece bisogno di fare riferimento ad un sistema che comporta un riconoscimento ad hoc della professione”.
Per i geometri esiste poi una differenza tra il percorso tradizionale e il percorso del riconoscimento con la laurea abilitante. Con la laurea abilitante, nel quadro europeo, il geometra trova una collocazione più ampia e si hanno maggiori possibilità di lavoro. Enrico Rispoli ha concluso il suo intervento con la presentazione della rete attraverso la quale i professionisti geometri hanno la possibilità di ottenere collaborazioni all’estero. Si tratta di associazioni come il Consiglio Geometri Europeo, fondato nel 1962, e il Tegova (The European Group of Valuers Association).
“Tutte le associazioni europee di valutatori hanno stabilito uno standard per verificare la preparazione dei valutatori – ha concluso - e quindi rilasciare un titolo che si chiama REV, rilasciato in Italia direttamente dal Consiglio nazionale. Il REV è il marchio europeo di eccellenza nella valutazione immobiliare, che comprova la qualificazione del professionista a livello europeo”. Importanti anche FIG, Federazione Internazionale dei Geometri, con la sua Fondazione, ed EGOS, gruppo europeo dei geometri.
QUI la presentazione
Geometri, a Padova il “giubileo” della carriera
Uno speciale “giubileo” a Palazzo della Ragione è stato indetto dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Padova per gli iscritti all’albo da 40, 50 e 60 anni. Ai colleghi di lungo corso è stato consegnato un timbro d’oro o d’argento per testimoniare il riconoscimento a un impegno professionale e personale profuso negli anni
“È stato uno splendido evento che ha permesso ai geometri di vibrare insieme, componendo un unico messaggio: restiamo uniti così per creare relazioni”. Con queste parole Michele Levorato, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Padova, ha voluto sottolineare lo spirito di coesione espresso dagli iscritti all’Albo da 40, 50 e 60 anni. Oltre 100 i geometri intervenuti all’appuntamento con le loro famiglie, invitati insieme ai precedenti presidenti di collegio, quali Carlo Svegliado, Gianfranco Magro, Ivano Slaviero e Pierluigi Capuzzo.
Il presidente Michele Levorato ha inoltre sottolineato “la modernità del geometra che, fin da quando era un agrimensore, si è occupato per la collettività della cura del territorio e del costruito insieme alle istituzioni. Oggi, a sostegno di questo ruolo, c’è una laurea triennale professionalizzante e abilitante che consente direttamente l'iscrizione all’Albo”.
A questo riguardo è intervenuta Daniela Boso, presidente del corso di laurea dell’università di Padova che - nel corso di un talk in cui ha preso parte anche il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro – ha specificato il valore del piano degli studi e di come, grazie a questo, gli studenti riescano a trovare uno sbocco professionale prima ancora di laurearsi. Insieme i due hanno infine convenuto che “questa laurea sarà l’alleato più prezioso per affrontare il futuro, in un percorso che si snoda lungo due binari: orientare i giovani fin dalla scuola media e fare rete con le altre professioni. Obiettivo: contrastare la dispersione scolastica e il fenomeno dei NEET.”
Interprete di questa iniziativa, fra gli altri, il più anziano dei geometri ‘iridati’: Giuseppe Bassi, 104 anni, iscritto all’Albo dal 1948, che in perfetta forma ha affermato: “Siamo una categoria che ha fatto la storia e sono felice di avere svolto questa professione, che mi ha dato tante soddisfazioni nella vita civile”. Un incontro intenso quello tra il geometra Giuseppe Bassi e i presidenti CNGeGL Maurizio Savoncelli e CGGL Michele Levorato. Quest’ultimo, nel ricordare che Giuseppe Bassi è stato il suo tutor nel tirocinio, ha esortato i colleghi senior: “abbiamo bisogno di voi, trasferite le vostre conoscenze ai giovani”.
“Durante tali occasioni - ha concluso, infine, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - la commozione è sempre palpabile ma, mai come questa volta, ho sentito esprimere così tanto amore per la nostra professione, che opera a stretto contatto delle istituzioni, della pubblica amministrazione, della collettività e, più in generale, è sempre al fianco delle famiglie, interpretandone i bisogni, ricevendo e dando la massima fiducia. In passato, come adesso”.
Alla cerimonia sono inoltre intervenuti il senatore Antonio De Poli (con un messaggio audiovisivo), il vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, l'assessore all'edilizia, polo catastale, agricoltura del Comune di Padova Antonio Bressa, il consigliere di Cassa Geometri Vincenzo Paviato, il dirigente dell’Istituto Tecnico Tecnologico "Giovanni Battista Belzoni" di Padova Francesco Lazzarini, il segretario della Consulta dei Collegi del Veneto Romano Turri. L’evento si è tenuto nel Salone e nelle Logge di Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini, uno dei siti di Padova Urbs Picta patrimonio Unesco.
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Il primo bilancio della Struttura Tecnica Nazionale
Al presidente STN Felice Monaco il compito di illustrare il resoconto delle attività alla presenza del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati all’incontro ha partecipato il vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi
Nella cornice dell’auditorium “Elio di Cicco” del Dipartimento della Protezione Civile, a Roma, si è tenuto il workshop “Il concorso della comunità dei tecnici professionisti alle attività di Protezione Civile”. Ai lavori - a cui hanno partecipato il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il suo vice Titti Postiglione, insieme agli esponenti delle categorie tecniche - è stato presentato il fattivo apporto espresso dalla Struttura Tecnica Nazionale grazie all’impegno sociale e civile reso dai professionisti tecnici.
Dopo il bilancio delle attività, e nell’anticipare le successive linee di sviluppo, è stato inoltre dato risalto alle diverse prospettive, quali:
• favorire la partecipazione e la formazione dei professionisti in tutti i 9 rischi presidiati dalla protezione civile;
• prevedere la mobilitazione di STN anche nelle fasi 0 per il supporto tecnico, sia per le verifiche speditive, sia per l’affiancamento agli enti locali (comuni, provincie, ecc., ecc..) e la partecipazione ai comitati di coordinamento delle emergenze;
• completare l’iter per la sottoscrizione della convenzione “tipo” a livello nazionale ove vengano definite le “regole di ingaggio”, che poi possano essere di riferimento e declinate a livello territoriale.
• consolidare le azioni di confronto e concertazione con tutti gli enti e le strutture del servizio nazionale della protezione civile anche nella fase di prevenzione, attivando percorsi di partecipazione a bandi, progetti e iniziative anche di relazioni a livello internazionale con organismi omologhi per meglio connotare il ruolo e la presenza nei vari scenari della Struttura Tecnica Nazionale.
Su questi aspetti si è incentrato l’intervento del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi che, in particolare, ha fissato nella sua sintesi conclusiva gli interventi di scenario e i temi trattati nel corso della tavola rotonda, sottolineando come “i professionisti tecnici siano da sempre al servizio del Paese e nelle occasioni riepilogate lo abbiamo nuovamente affermato con decisione. Un impegno che oggi ha echeggiato come una voce vibrante, esprimendo tutta l’energia di coloro che hanno consentito a STN di collocarsi autorevolmente negli scenari in cui la sicurezza della collettività impone una totale dedizione e la massima professionalità. In riguardo a questo ultimo aspetto, sarà nostro compito ottimizzare l’efficacia di tale punto di forza, avviando ogni utile sinergia tramite convenzioni o protocolli fra STN e il Dipartimento della Protezione Civile, affinché si possano valorizzare le capacità tecniche degli specialisti che con le loro attività volte alla previsione e prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, intervengono direttamente nel contrasto e nel superamento dell'emergenza e alla mitigazione del rischio”.
STN, UNA PICCOLA STORIA FATTA DI GRANDI PASSI. L’idea di un coordinamento tra i Consigli Nazionali per costituire un nuovo soggetto che fosse di unico riferimento per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile nasce nel 2017 e viene poi formalizzata ufficialmente il 6 febbraio 2020. Tale risultato viene raggiunto grazie all’intento del Consiglio Nazionale Ingegneri, del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Dal 2023 fanno inoltre parte di STN anche il Consiglio Nazionale dei Periti Agrari, il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.
A oggi sono stati promossi, organizzati e tenuti in ogni regione italiana i corsi di formazione per valutatori Aedes, per un totale di 28 appuntamenti, in cui sono stati abilitati 1.112 professionisti. “In questi anni – ha spiegato il presidente STN Felice Monaco - si sono inoltre succedute a livello nazionale e regionale sia esercitazioni, sia mobilitazioni, a cui i 4.425 tecnici iscritti alla Struttura Tecnica Nazionale hanno sempre partecipato con professionalità e grande spirito di collaborazione. Al tempo stesso, è in corso il completamento del processo di organizzazione sul territorio con la costituzione di STN regionali di coordinamento e delle relative sezioni operative”.
QUI il programma
Successioni, al Collegio di Salerno una formazione ad hoc per i geometri
Organizzato dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Salerno, e ospitato dalla software house Blumatica, sul tema “Successioni e volture” si è tenuto un incontro formativo riservato alla categoria. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati hanno partecipato il vicepresidente Ezio Piantedosi e il consigliere Paolo Nicolosi
La giornata è stata aperta dal presidente Gino Parisi che ha ricordato il perseguimento della finalità dell’ente nella formazione dei propri iscritti e, in particolare, ha sottolineato come Blumatica - nelle persone del presidente Riccardo Ciciriello e della responsabile formazione Maria Grazia Savoia – abbia saputo, in tale direzione, avviare una fattiva collaborazione con il Collegio Geometri di Salerno.
“In questo ambito professionale – ha precisato il vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi, intervenendo a seguire – il geometra libero professionista si è distinto in ogni occasione, affermando la sua competenza e, in special modo, la puntuale conoscenza degli adempimenti previsti. Un aspetto, quest’ultimo, coltivato con un aggiornamento qualitativo, reso oltremodo necessario dalle modifiche legislative e informatiche sopraggiunte nel tempo”.
A tale proposito, e completando l’apertura del programma, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha avviato il dibattito della giornata. Alla platea di oltre 260 partecipanti ha offerto, grazie alla sua delega sul Catasto e, nello specifico, in materia, un prologo “sulle informazioni riguardanti le ultimissime innovazioni recentemente attuate dall’Agenzia delle Entrate”. All’introduzione messa a disposizione, nel chiaro intento di offrire una visione d’insieme alla platea, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha poi aggiunto l’illustrazione dei futuri programmi dell’Agenzia delle Entrate, “frutto di una fattiva e diretta relazione condotta quotidianamente dalla Commissione Catasto, su sollecitazioni del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati”.
Al termine, il responsabile tecnico Blumatica Sergio Schettini, anch’egli un geometra, ha relazionato la platea sul software che gestisce le volture catastali informatiche e sulle ultime novità introdotte dal provvedimento 25 luglio 2023, in merito alla dichiarazione di successione.
All’iniziativa è stato rilasciato il gratuito patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI - RELAZIONE DEL VICE PRESIDENTE EZIO PIANTEDOSI E DEL CONSIGLIERE PAOLO BISCARO
Dopo la relazione di apertura del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che ha segnato l’inizio dei lavori dell’Assemblea dei Presidenti fissata a Roma nei giorni del 3 e del 4 ottobre 2023, è giunto il momento della presentazione sui tavoli OST, a cura sia del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi, sia del consigliere CNGeGL Paolo Biscaro
Nel corso della seconda giornata di lavori dell’assise di categoria si sono tenuti gli interventi del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi e del consigliere CNGeGL Paolo Biscaro. A loro il compito di illustrare congiuntamente - in seguito all’avvio dei tavoli OST e di quanto già analizzato in occasione delle precedenti Assemblee dei Presidenti – un’analisi dettagliata del report finale, un documento che riassume la valutazione strategica delle proposte emerse, la metodologia operativa adottata e il cronoprogramma di attuazione delle attività.
Il testo classifica le diverse proposte in iniziative definite in “rampa di lancio”, “in itinere” e “di difficile attuazione”, caratterizzandosi così come una road map che fissa i punti i punti salienti e la tempistica dei gruppi di lavoro.
“In rampa di lancio” - in questa etichetta sono state raccolte: per il Tavolo 1, le azioni di direct marketing e di marketing territoriale; per il Tavolo 3, il tavolo tecnico di lavoro per LP – 01; per il Tavolo 4, l’analisi di scenario sullo sviluppo della professione; per il Tavolo 5, la formazione ad hoc per la dirigenza territoriale; per il Tavolo 5, la costituzione di un comitato tecnico scientifico con compiti di indirizzo in materia di formazione; per il Tavolo 6, un tavolo tecnico che possa identificare e monitorare l’attivazione delle proposte;
“In itinere” – in questa etichetta - sono state annoverate: per il Tavolo 1, evento annuale, campagne pubblicitarie e convegnistica a tema; per il Tavolo 2, campagna di comunicazione e budget orientatori; per il Tavolo 3, redazione delle linee guida CNGeGL/atenei, campagna di comunicazione, monitoraggio decreti attuativi Legge n. 163; per il Tavolo 4, offrire una formazione aderente al PNRR, favorire le aggregazioni professionali, rendere istituzionale l’alleanza generazionale, incentivazione fiscale per i giovani professionisti; per il Tavolo 5, Database Q&A relative alle competenze professionali, stimolo alle aggregazioni professionali, campagna promozionale CAT; per il Tavolo 6, piattaforma di condivisione di esperienze e buone prassi, centro servizi a supporto dei collegi.
“Di difficile attuazione” - in questa etichetta sono state collocate la sit com del Tavolo 1; far conoscere la professione alla politica del Tavolo 2; il pressing per rendere strutturale le politiche di bonus del Tavolo 4; definizione delle competenze dei geometri del Tavolo 5.
In conclusione, per l’Assemblea dei Presidenti del 14 e 15 dicembre 2023 è stata fissata la convocazione dei gruppi di lavoro dei tavoli OST, relativamente alle proposte “in rampa di lancio”, con l’intento di dare avvio all’operatività dei partecipanti, assicurando il ruolo di supporto da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
QUI la relazione del vicepresidente CNGeGL Ezio Piantedosi e del consigliere CNGeGL Paolo Biscaro
QUI il report finale dei tavoli OST
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Cassa Geometri Diego Buono, dal Consigliere Segretario CNGeGL Enrico Rispoli sono stati avviati i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 3 e 4 ottobre 2023, che si è svolta nella Sala Trilussa di Palazzo Corrodi
In programma, nella prima giornata dell’assise di categoria, l’esposizione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che nella sua relazione è intervenuto su più punti di interesse per la platea. Fra questi: il geometra e geometra laureato, le novità legislative e il censimento dei geometri con ruolo istituzionali.
Relativamente al primo aspetto, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha, in particolare, annunciato la proposta al Ministero dell’Istruzione e del Merito di istituire un tavolo tecnico coordinato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e partecipato dalle altre professioni coinvolte nella medesima tipologia di esame per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di – agrotecnico e agrotecnico laureato, perito agrario e perito agrario laureato, perito industriale e perito industriale laureato – con l’obiettivo di fornire contributi metodologici in favore di: una definizione di prove più attinenti al contesto lavorativo attuale, con utilizzo di strumenti digitali, per la valorizzazione delle abilità tecniche del candidato.
Sempre in merito a questo punto, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha voluto riservare ai presidenti di collegio l’anteprima della sigla dell’accordo con CRUI (Conferenza Rettori Università Italiane) avvenuta lo scorso 6 settembre 2023. Tale sottoscrizione stabilisce la conclusione della riforma dell’accesso alla professione di geometra laureato e riporta alcune novità che riguardano la materia di tirocinio tecnico pratico valutativo per l’abilitazione alla professione.
Circa le novità legislative, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha parlato del tema dell’equo compenso e dei correttivi alla legge 21 aprile 2023, n. 49, in discussione al tavolo di confronto indetto dal Ministero della Giustizia; ha ricordato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 187 del 4 agosto 2023 del decreto sui CTU, che detta disposizioni in materia di albo ed elenco, individuando le categorie professionali e i relativi settori di specializzazione; ha puntualizzato come la Legge 10 agosto 2023, n. 112, ha adottato una disposizione che semplifica gli adempimenti agli Ordini e ai Collegi, precludendone l’assimilazione diretta alla PA.
A proposito del censimento dei geometri con ruolo istituzionali è stato presentato il quadro aggiornato al 21 settembre 2023, che rileva in generale una importante partecipazione dei colleghi alla vita pubblica e, in alcuni casi, in realtà di particolare rilievo, come per i 149 Sindaci. Alcuni di loro, solo per fare un esempio, sono primi cittadini in comuni con oltre 5milioni di abitanti.
QUI la relazione
Esame di Stato, in crescita costante il numero dei candidati
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - e riportata dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina - l’incremento continuo dei giovani che aspirano a diventare liberi professionisti e l’esito, affatto scontato, dei promossi che raggiunge l’80%
Per il terzo anno consecutivo, il numero degli aspiranti geometri liberi professionisti è in crescita costante: i candidati alla sessione di abilitazione 2023 sono 3.136, con un incremento significativo rispetto ai due anni precedenti: erano 2.962 nel 2022 e 2.335 nel 2021. In un contesto caratterizzato da un generale disaffezione dei giovani verso l’attività professionale il dato è indubbiamente incoraggiante, anche se il numero uno della Categoria, Maurizio Savoncelli, preferisce commentare in maniera prudente: “il tasso medio dei promossi si è attestato attorno all’80% dal 2020, ci auguriamo che si riesca a mantenere una soglia così alta e, con essa, il numero dei potenziali nuovi iscritti all’albo”.
Le condizioni di partenza ci sono tutte, a cominciare dalla reiterazione di una modalità di svolgimento che lei ha sempre messo in correlazione diretta con il buon esisto dell’esame: unica prova orale svolta esclusivamente a distanza, con inizio il 28 novembre sull’intero territorio nazionale.
La linea indicata dal Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nell’ordinanza ministeriale n.114 del 12 giugno 2023 mi trova completamente d’accordo, ed è il motivo per cui mi sono speso a favore, a lungo e in prima persona, nei luoghi istituzionali deputati alla relativa discussione: a suffragare la correlazione diretta alla quale accenna (metodo di svolgimento della prova di esame e alti tassi di superamento) vi sono, infatti, i dati raccolti e analizzati dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
La modalità cui fa riferimento è quella adottata durante l’emergenza COVID19, che andava incontro alle esigenze dettate dalla pandemia. Superate queste ultime, perché considera un beneficio mantenere la sola prova orale svolta a distanza, invece che tornare all’impianto tradizionale, strutturato in due prove scritte e una orale, in presenza?
I motivi sono vari, e molto distanti da un giudizio frettoloso, che fa coincidere la semplificazione con la superficialità. In primo luogo, la modalità semplificata è il mezzo per provare a superare una prova di esame ormai obsoleta, concepita nel 1986, e pertanto disallineata rispetto alle abilità e alle conoscenze maturate dalla generazione dei Millennials. In secondo luogo, la dimensione virtuale dello svolgimento della prova di esame è di gran lunga più connaturata a quella dei nativi digitali, consentendo loro di vivere a proprio agio la dimensione logistica ed emotiva della prova d’esame. In terzo luogo, l’assistenza e il supporto tecnico garantiti dagli uffici del nostro ente di rappresentanza istituzionale di categoria, congiuntamente alle segreterie dei collegi provinciali, favoriscono un clima d’esame sereno e confortevole. Tutti fattori che, messi a sistema, contribuiscono al superamento dell’esame di abilitazione.
Da questo punto di vista, la reiterazione di una disciplina per sua natura transitoria sarebbe funzionale all’adozione di una modalità di prova di esame per l’abilitazione finalmente più moderna.
Non solo moderna, ma anche e soprattutto “calata” all’interno del contesto reale nel quale andranno ad operare i candidati, decisamente più sfidante e affascinante di quello descritto nelle prove di esame tradizionale, dove ancora si fa riferimento a concetti e metodologie operative del tutto superate dallo sviluppo della tecnologia al servizio della professione.
In che modo il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri laureati intende perseguire questo obiettivo?
Muovendoci all’insegna dello spirito di collaborazione che contraddistingue i geometri, ci siamo fatti promotori, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, della proposta di istituire un tavolo tecnico partecipato da tutte le categorie coinvolte nella medesima tipologia di esame per l’abilitazione all’esercizio della libera professione (oltre ai geometri e geometri laureati, gli agrotecnici e agrotecnici laureati, i periti agrari e periti agrari laureati, i periti industriali e periti industriali laureati), con l’obiettivo di fornire contributi metodologici per giungere alla definizione di prove più attinenti al contesto lavorativo attuale, prevendendo ad esempio interventi in tema di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, qualità del costruito; utilizzo di strumenti digitali in luogo di strumenti manuali (squadrette e altro); la valorizzazione della tecnicalità del candidato.
Lungo questa via sarà possibile, a suo avviso, rendere minimo il gap tra il numero degli abilitati e quello degli iscritti all’albo?
Svecchiare le prove di esame di abilitazione è un corollario della più generale riforma del percorso di accesso, avviato dalla Categoria nel 2016 con la presentazione di una proposta metodologica (accolta nel disegno di legge “Disciplina della professione di geometra e norme per l'adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”) di una laurea triennale professionalizzante e abilitante, focalizzata esclusivamente sulle conoscenze e competenze necessarie per esercitare la professione di geometra nell’attuale contesto lavorativo (e culturale), caratterizzato da coordinate quali la sostenibilità, l’edilizia green, l’accessibilità, la prevenzione dei rischi idrogeologici. Oggi, quella proposta si è concretizzata nella laurea triennale professionalizzante e abilitante “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, al suo esordio nell’anno accademico 2023/2024 in 22 atenei, a copertura dell’intero territorio nazionale. La sfida, per la Categoria, è rendere fisiologica la scelta di questo percorso accademico per i giovani che concludono il quinquennio dell’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio (e non solo), coltivando l’ambizione di essere protagonisti della transizione ecologica e digitale, destinataria di una larga parte dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Superbonus 110%, quale futuro dal 2024?
Si è svolto oggi alla Camera dei Deputati il dibattito su “Costruire il futuro con il Superbonus110%: visioni e opportunità in Italia”. All’appuntamento, fra i relatori, per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è intervenuto il consigliere Pietro Lucchesi
In collaborazione con Geo Network, l’iniziativa è stata moderata da Ciuccio Devis che - introducendo il tema – ha centrato l’attenzione sugli scenari possibili e sulle ipotesi di riforma di una delle misure fiscali che più ha fatto discutere il Paese.
Nel corso del suo intervento, il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi ha inizialmente ripercorso i passaggi salienti e decisivi del Superbonus110%, dettagliando i risultati raggiunti in termini di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici. Una prospettiva che ha caratterizzato l’incipit della sua relazione, che si è in seguito distinta sia per aver sottolineato quanto gli strumenti normativi possano influire nell’andamento del comparto edile, sia per aver evidenziato come la transizione ecologica e la promozione di uno sviluppo sostenibile siano strettamente connessi all’attuazione di misure come il Superbonus110%.
Nel primo caso, il suo è stato un chiaro riferimento alla nuova disciplina delle costruzioni; non ancora entrato in vigore, pur essendo un testo ampiamente condiviso in cui è confluito il contributo dei principali protagonisti del settore, costituirebbe un passo in avanti per le semplificazioni previste e contenute nel documento. A seguire, le sue annotazioni hanno messo in luce come il percorso da intraprendere verso il raggiungimento dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi 2050 - fissati dall’Unione Europea - in materia di ambiente, energia e clima, siano legati a interventi di adeguamento sul patrimonio immobiliare italiano.
“In questa ottica - ha spiegato il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi - è doveroso fare una riflessione sui tempi e sull’importanza di una attenta programmazione. Domani ci attendono l’osservanza della direttiva europea sulle case green e, ancor più in generale, l’attuazione di un’azione di contrasto al cambiamento climatico, che nel nostro Paese interesseranno inevitabilmente il parco residenziale e non, in ragione della sua connotazione energivora. In relazione a questi impegni, il fattore temporale non è affatto secondario. Dati alla mano, alla luce dell’esperienza condotta con il Superbonus110% e dopo aver calcolato la percentuale di immobili che hanno ottenuto l’avanzamento delle classi energetiche, la stima per poter concludere gli interventi a livello nazionale - con l’applicazione di qualsivoglia incentivo fiscale - si attesterebbe a oggi su scadenze lontanissime, spostando le lancette dell’orologio ben più in là, lungi dal permetterci di centrare le attese della comunità europea. Se riuscissimo, invece, con una nuova visione politica a fare tesoro del quadro legislativo esistente - ha concluso il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi - il peso di una scelta ponderata non ricadrebbe sulle spalle delle future generazioni”.
Erano altresì presenti l’onorevole Agostino Santillo, Anna Carulli, presidente Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Giuseppe Falzea, presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Messina, Virgilio Fagioli, vice presidente ANAEPA Confartigianato, Ferdinando Chillà, presidente Collegio Geometri e G.L. Catanzaro, Claudio Gigliotti, presidente Ordine Periti Industriali e P.I.L. Catanzaro, Gianluca Rossi, commercialista, docente e formatore.
A ROMA L’ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DEL 3 E 4 OTTOBRE 2023
L’assise di categoria si svolgerà nella Sala Trilussa di Cassa Geometri a Roma e i lavori saranno suddivisi in due sessioni. La prima, in programma il giorno 3 ottobre 2023 (dalle ore 14 alle ore 18), e la seconda il giorno 4 ottobre 2023 (dalle ore 10 alle ore 14)
L'Assemblea dei Presidenti che ha varato il 2023, recava con sé una novità… relativa. I primi a sperimentare i tavoli OST, o meglio il metodo Open Space Technology ideato da Harrison Owen, sono stati - in effetti - i giovani geometri under 35. Dopo questa esperienza, indispensabile per consentire loro di presentarsi per la prima volta con un manifesto di intenti al congresso di categoria organizzato nel 2019, è stata la volta dei presidenti di categoria nelle giornate assembleari del 15 e 16 febbraio 2023.
Ai dirigenti di categoria il compito di delineare - d’intesa con la governance del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - gli argomenti di interesse da approfondire per il futuro della professione.
Nelle successive date dell’assise sono seguiti approfondimenti e confronti collegiali, oltre a un primo focus dei contenuti (QUI la news), che hanno portato poi alla stesura di un report finale che sarà presentato nella convocazione in programma il 3 e il 4 ottobre 2023, da parte del vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi e del consigliere CNGeGL Paolo Biscaro, e sottoposto all’attenzione dei presidenti di collegio.
Il documento, titolato “La costruzione delle risposte. Valutazione strategica delle proposte, metodologia operativa e cronoprogramma”, sarà al centro della discussione della seconda giornata assembleare, mentre l’apertura dei lavori sarà caratterizzata dalla relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, su “Professione Geometra, trend di crescita e novità legislative” che esaminerà il punto della situazione insieme alla dirigenza della Categoria.
Buon lavoro!
QUI la prima circolare di convocazione
QUI la seconda circolare di convocazione
Condono, le difformità in edilizia si possono sanare con la revisione del DPR 380/2001
In relazione alle recenti dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, circa la regolarizzazione delle piccole difformità in edilizia, al presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli è stato richiesto un parere, quale primo esponente di una delle categorie tecniche professionali che potrebbero essere più coinvolte da una eventuale iniziativa
“Benché siano comprensibili le motivazioni che determinano la ricerca di tale possibile soluzione - spiega il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – questa occasione rappresenta il momento ideale per chiudere in tempi brevissimi l’annosa revisione del DPR 380/2001, oggetto di un lungo lavoro di sintesi concordata tra tutti i soggetti che partecipano al processo edilizio (compreso Ministeri, Regioni e Comuni)”.
“Si tratta di un testo pronto da alcuni anni – ricorda il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e ora denominato, più opportunamente, “Disciplina delle Costruzioni”. Con riferimento a quanto auspicato dal responsabile del ministero, la pubblicazione del documento consentirebbe la regolarizzazione dei molti fabbricati antecedenti al 1 settembre 1967 e, in ogni caso, conformi sia alla disciplina urbanistico/edilizia attuale, sia al momento della presentazione dell’istanza di accertamento di conformità”.
“Tale ipotesi - conclude il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - oltre a riorganizzare una complessa serie di dettami - oggetto di continue modifiche e sovrapposizioni che causano confusione, contenzioso e difficoltà applicative, disincentivando anche gli investimenti spesso stranieri - rappresenterebbe finalmente una sorta di “foglio bianco” in cui, abrogando il passato, le norme sarebbero riscritte e riordinate secondo una semplice logica applicativa”.
QUI l'approfondimento pubblicato da INGENIO
L’equo compenso tema centrale all’incontro annuale di E-Valuations
Alla sesta edizione di “Valutazioni Immobiliari: Cultura e Mercato del Real Estate”, l’appuntamento 2023 di E-Valuations dedicato alla figura del consulente e valutatore Immobiliare qualificato e certificato, ha preso parte - per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - il consigliere Paolo Biscaro. I lavori si sono svolti a Mantova, il 15 e il 16 settembre
Nel corso della prima giornata, gli otto tavoli di discussione hanno delineato un quadro d'insieme del comparto, affrontando temi cruciali come il mercato delle valutazioni immobiliari, lo sviluppo sostenibile del territorio, l'equo compenso nel credito ipotecario e le patologie edilizie. Qui, durante la sessione dedicata a “Equo Compenso L. 49/2023 nel Credito Ipotecario” è intervenuto il consigliere CNGeGL Paolo Biscaro, che ha sottolineato come “sia emersa chiaramente, tra i professionisti e le società di valutazione, la necessità di condividere le diverse visioni sull’equo compenso, nell’ottica di un miglioramento dell’attività peritale nell’ambito creditizio, a fronte di un corretto ed “equo” pagamento delle prestazioni, nell’interesse dei committenti e della collettività”.
Al panel hanno preso parte, fra i relatori, il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, l’amministratore delegato di Nomisma Luca Dondi e gli esponenti degli ordini professionali tecnici e del mondo bancario.
Le analisi e le considerazioni finali dei presenti sono state concordanti sulla opportunità di passare alla cosiddetta fase 2, ovvero di rendere operativa la Legge 49 sull'Equo Compenso attraverso la condivisione di criteri oggettivi, che siano in grado di assicurare la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale (art. 1, comma 1 L. n. 49/2023).
Le opportunità del mercato quale unico tema, invece, sono state al centro della seconda giornata con uno spazio articolato in una serie di contributi di alto profilo, che hanno disegnato nuove prospettive per i professionisti del settore, che hanno spaziato dal comparto immobiliare urbano a quello agricolo, dalle patologie edilizie alle fonti energetiche rinnovabili alla valutazione di impianti e macchinari, dallo sviluppo sostenibile del territorio alle opportunità.
QUI il programma
Il Giornale dei Lavori alla luce del nuovo Codice Appalti
Pubblicato da Ingenio, fra i più noti portali di informazione tecnico progettuale della filiera delle costruzioni, l’approfondimento curato dal consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva, in merito a uno dei documenti tecnico-amministrativi che più sostiene la contabilità nell’esecuzione delle opere pubbliche e che, nel tempo e alla luce del nuovo Codice degli Appalti, ha subito una profonda evoluzione seguendo la normativa degli appalti pubblici fino alle nuove indicazioni del d.lgs. 31 marzo 2023 n.36
Nella fase di esecuzione di un’opera pubblica, è fondamentale - per i tecnici incaricati - compilare correttamente i documenti relativi alla contabilità di cantiere utilizzando una modulistica che risponda ad esigenze di chiarezza, trasparenza e intellegibilità e che favorisce il monitoraggio e l’agevole rendicontazione dell’opera medesima.
La compilazione dei documenti è inquadrata secondo il principio di costante progressione della contabilità, le attività di accertamento dei fatti producenti spesa devono essere computate contemporaneamente al loro accadere e, quindi, devono procedere di pari passo con l’esecuzione.
Il primo documento da compilare è “Il Giornale dei Lavori”; il quale rappresenta uno dei documenti tecnico-amministrativi che sostiene la contabilità nell’esecuzione delle opere pubbliche.
QUI per continuare a leggere e per il download l’articolo di INGENIO
Si ringrazia Unsplash per la foto di Emma Houghton
Focus sulla tutela del suolo
Presentato da Scenari Immobiliari per Il Sole 24 Ore lo studio che fa il punto in Italia sulla rigenerazione urbana
La somma di 284 chilometri quadrati di superfice valorizzata in 10 anni è il risultato dell’analisi, che spinge - sui presupposti generati dall’elaborazione - all’ipotesi di giungere nel 2035 a una superficie quattro volte più estesa. Gli investimenti correlati e ascrivibili all’intervallo 2013 - 2023 sono stati 143.730 milioni di euro.
Per il futuro in questo ambito, tra l'altro, sono state individuate 4 città virtuose. Nelle prime due, Milano e Roma, si conta il 25% del suolo rigenerato nel capoluogo lombardo, mentre la città eterna si caratterizza per le potenzialità di un territorio amministrativo comunale molto vasto.
A fronte dell’unico strumento nazionale di riferimento (la legge urbanistica 10 agosto 1942 n. 1150) si sovrappongono da anni disegni di legge a tema, a cui si è aggiunta la proposta di direttiva comunitaria per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law del 5 luglio 2023), che si distingue per aver indicato chiaramente la necessità di una forte autorità centrale, in grado di superare una visione regionale e innescare un vero e proprio processo di tutela del suolo.
QUI per approfondire
Si ringraziano Scott Blake & Unsplash per la foto a corredo
Donne e under 41, le nuove possibilità per i geometri professionisti in agricoltura
Si terrà il 7 settembre 2023 l’evento formativo “Il geometra nel contesto rurale”. L’iniziativa, che si svolgerà online e in presenza, è promossa e organizzata di concerto fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e ISMEA – Istituto Servizi per il Mercato Agricolo, con la collaborazione del Comitato Regionale dei Collegi Geometri e Geometri Laureati del Piemonte
L’appuntamento offrirà l’occasione di approfondire il ruolo svolto dalla Categoria nel supporto tecnico agli iscritti e di entrare nel dettaglio del protocollo d’intesa in essere fra gli enti al fine di informare e coinvolgere gli interessati, nonché conoscere i servizi ISMEA per il comparto agricolo.
I lavori si apriranno con l’intervento del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, del responsabile ISMEA per la Direzione Servizi alle Imprese Giorgio Venceslai e del presidente del Comitato Regionale Geometri e G. L. del Piemonte Carlo Cane. Il compito di moderare il dibattito a Livio Spinelli, consigliere e coordinatore commissione agricoltura CNGeGL e coordinatore del gruppo di lavoro.
“Porre le basi per formare nuove opportunità di crescita professionale per i Colleghi e tracciare insieme a loro un percorso di possibilità lungo nel proprio settore di consulenza. È questo l’impegno del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati – spiega il consigliere CNGeGL Livio Spinelli, aggiungendo che – l’organizzazione ha rivolto l’attenzione, in particolare, alle donne e agli under 41 che vogliono costruire o riscrivere un futuro professionale utilizzando servizi e strumenti di ultima generazione”.
La prima sessione, a cura di Giorgio Venceslai quale responsabile Direzione Servizi per le Imprese ISMEA, tratterà il sostegno finanziario messo a disposizione con iniziative come "Start-Up Ampliamento Credito" e "Finanza Strutturata", strumenti finanziari che mirano a sostenere le imprese agricole nell'espansione e nel raggiungimento dei loro obiettivi di crescita.
Sarà poi la volta di Gaetana Senatore, responsabile Ufficio Tecnico ISMEA, che nel corso del panel "Generazione Terra" fornirà un quadro completo dei servizi di supporto tecnico offerti alle aziende agricole.
Nella sessione "Più Impresa”, Domenico Di Menno Di Bucchianico, responsabile Ufficio Finanziamenti ISMEA, illustrerà poi il tema dell'imprenditoria femminile. Saranno approfondite le occasioni finanziarie destinate a sostenere l'imprenditoria femminile e sarà presentato il Sistema di Allerta Locale (SAL).
Alla ripresa pomeridiana del workshop, il consigliere CNGeGL Livio Spinelli illustrerà sia il protocollo d’intesa in essere fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e ISMEA, sia la convenzione in corso per l’affidamento delle attività tecniche. In entrambi i casi, si tratta di una sinergia fortemente voluta dalla Categoria al fine di avviare e consolidare una proficua collaborazione tra i geometri liberi professionisti e ISMEA.
A questo proposito, Pasquale Marra, responsabile Ufficio Contenzioso della Direzione Affari Legali e Gare ISMEA, analizzerà gli affidamenti ai professionisti che si sono finora resi disponibili.
Il dibattito si concluderà con le domande dei partecipanti e le risposte dei relatori. Per poter partecipare, è possibile registrarsi cliccando su Fondazione Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Cuneo.
QUI il programma
Italia Oggi intervista il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Torna prepotentemente alla ribalta dell’attenzione dell’opinione pubblica il Superbonus 110% e i principali quotidiani economico – finanziari pubblicano numerosi articoli di commento e approfondimento. Fra questi, Italia Oggi che ha interpellato alcune delle figure più rappresentative della filiera delle costruzioni, tra cui il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Il parere degli esponenti delle categorie tecniche è unanime: la percentuale dell’incentivo fiscale andrebbe calibrata verso il basso e, soprattutto, dovrebbe essere prioritariamente individuata una soluzione adeguata, sia per i lavori in esecuzione, sia per i crediti di imposta incagliati.
In generale, il punto di vista del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli è stato netto: “Gli esperti dicono che le emissioni dei gas serra sono alla base del riscaldamento globale e del cambiamento climatico; le calamità naturali, inoltre sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo permetterci di andare contro corrente, annullando una misura a favore del risparmio energetico dei fabbricati che, va sì rimodulata, ma senza iniziative unilaterali. Queste ultime - ha aggiunto - sembrano non tenere conto che il Superbonus 110% ha fatto lavorare tecnici qualificati e manodopera preparata”.
A seguire, ha precisato: “Le condizioni del nostro patrimonio edilizio sono state prima illustrate in Parlamento da un rapporto molto dettagliato della Rete Professioni Tecniche, e poi consegnato a maggio scorso. Oltre 12 milioni di edifici residenziali presenti nel Paese sono stati realizzati prima del 1977, si tratta del 64% circa, e il restante 20% entro il 1997. Epoche in cui - conclude il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - non esistevano o non venivano applicate tecniche legate all’efficientamento energetico, nonché al rafforzamento strutturale in un’ottica anti-sismica”.
QUI l’articolo di ITALIA OGGI
XIV International Training Summer School, la centralità della rilevazione del territorio
Per iniziativa del professor Pietro Grimaldi, presidente del COIFA (Comitato Internazionale Fotogrammetria Architettonica) e docente dell’università di Timisoara, e con l’autorevole collaborazione di accademici del Politecnico di Bari e di altri atenei internazionali, si è tenuta nel 2023 la XIV International Training Summer School (ITSS)
“Survey for planning: new technologies and land protection”, o meglio “Rilevare per progettare: nuove tecnologie e salvaguardia del territorio”, è stato il tema scelto degli incontri cui hanno preso parte professionisti provenienti da Albania, Arabia Saudita, Argentina, Iran, Irlanda, Romania e Turchia. Il programma dei lavori si è svolto da lunedì 17 a venerdì 28 luglio 2023, l’avvio è stato fissato a Venezia e le tappe successive si sono tenute a Teramo, Caserta, Matera e Bari.
Allo stimolante confronto dell’iniziativa culturale e formativa, che ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, hanno partecipato il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi, il segretario CNGeGL Enrico Rispoli, i consiglieri CNGeGL Antonio Acquaviva, Paolo Biscaro e Paolo Nicolosi.
Il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, in particolare, ha sottolineato “quanto una precisa conoscenza del territorio sia fondamentale nella organizzazione delle molteplici attività e nella puntuale programmazione degli interventi di soggetti pubblici protagonisti del contesto, quali Provincia, Regione e Comune; l’altissima tecnologia oggi a disposizione abbinata alla competenza professionale delle figure specialistiche che la scuola contribuisce a creare, può consentire un’analisi e uno studio più consapevole e multidimensionale delle matrici ambientali dei territori oggi più che mai a rischio, nonché una mappatura tecnica del patrimonio immobiliare pubblico e privato utile ad una più scrupolosa gestione fiscale e ad una manutenzione programmata delle infrastrutture al servizio delle comunità. In questo scenario e, in considerazione di quanto appena puntualizzato - ha precisato, rivolgendosi al professor Pietro Grimaldi – diviene emergente come la georeferenziazione e digitalizzazione delle infrastrutture funzionali alla mobilità e alla gestione dei sottoservizi assuma una centralità determinante nello sviluppo futuro del territorio”.
Accennando all’accordo in essere fra il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con il DTD – Dipartimento della Transizione Digitale, il consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva ha reso inoltre evidente “la necessità di iniziare a focalizzare una restituzione multidimensionale della rilevazione del territorio e non solo orografica, in grado di rappresentare in modo integrato gli interventi di trasformazione urbane ed extra-urbana già realizzati dall’uomo, utile a poter evidenziare tutte le interferenze e le criticità emergenti, a pianificare le misure e le azioni di mitigazione e di riduzione dei rischi ambientali per la messa in sicurezza dei territori, nonché a consentire una progettazione di nuovi interventi che tenga conto di dati più specifici, anche predittivi, sulle dinamiche delle matrici ambientali e sulle loro interazioni ”.
Seguito con analogo interesse dei presenti anche l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, che ha richiamato l’attenzione sulla centralità e l’importanza della misurazione del territorio, sostenendo come “l’atto di misurare la terra è da sempre stato correlato al livello di civiltà della società in cui si vive e non può esserci uno sviluppo della società aggregata, se non si ha l’esatta conoscenza del territorio”. A questo proposito, ha altresì svolto un excursus storico ricordando che “il bisogno di misurare la terra nasce inizialmente nei primi insediamenti rurali sorti nelle vallate dei grandi fiumi - come l’Eufrate, il Nilo e l’Indo - per la necessità di riordinare il paesaggio stravolto dalle alluvioni annuali. Anche in epoca romana il rilievo del territorio era considerato di primaria importanza essendo questa attività propedeutica anche per l’assegnazione delle centurie (appezzamenti quadrati di terreno con lato di ml. 710,40) e per la formazione degli antesignani “catasti”. I gromatici, che possono definirsi i precursori degli attuali geometri, erano considerati e rispettati alla stessa stregua di sacerdoti e le operazioni per la fondazione di una nuova colonia e avvenivano con una cerimonia religiosa alla quale seguiva la materializzazione dei confini delle centurie”.
A tale proposito, il relatore si è soffermato proprio sulla materializzazione dei confini, aggiungendo che “non ci possono essere buoni catasti se non vi sono buoni termini che segnano i confini, siano questi di nazione, di regione, di comune o semplicemente delle singole proprietà. In un mondo sempre più caratterizzato dallo sviluppo tecnologico, fare riferimento a degli elementi lapidei di preciso riferimento nella delimitazione dei confini, delle strade e dei territori, potrebbe sembrare anacronistico; in realtà, la delimitazione dei confini rappresenta l’identificazione fisica dei limiti e a essi viene attribuito un “valore giuridico" rilevante".
Nelle conclusioni, infine, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha messo in risalto l’importanza, non solo tecnica, dei “pilieri” che, “per la loro valenza storica antropologica e sociale, meritano di essere censiti, catalogati e protetti. All’uopo sarebbe utile avviare un progetto che coinvolga direttamente i geometri che operano in tutte le realtà territoriali e rappresentano i legittimi eredi dei “Gromatici e dei Mensores” - al fine di rintracciare e valorizzare i pilieri ancora esistenti (trigonometrici e di confine), per renderli “immortali”.
Alla riuscita delle attività 2023 della XIV International Training Summer School hanno contribuito fattivamente i Collegi Provinciali Geometri e Geometri Laureati di Bari, Caserta, Lecce, Matera, Teramo e Venezia, entrambi gli atenei di Bari, l’università degli studi “Aldo Moro” e il Politecnico, con la Federazione Internazionale dei Geometri (FIG - International Federation of Surveyor).
La laurea abilitante è applicabile
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene esaminato il contenuto dei decreti attuativi della laurea professionalizzante che abilita alla professione di geometra laureato
Geometra laureato, il cerchio si è chiuso: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi della legge 8 novembre 2021, n. 163, recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, la laurea abilitante è finalmente applicabile anche agli iscritti alle lauree professionalizzanti in Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (classe L-P01), Professioni agrarie, alimentari e forestali (classe L-P02) e Professioni tecniche industriali e dell’informazione (classe L-P03). L’attenzione è qui rivolta alla laurea professionalizzante Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, che abilita alla professione di geometra laureato: la disamina del decreto interministeriale n. 682 del 24 maggio 2023 (emanato dal Ministro dell’università e della ricerca Senatrice Anna Maria Bernini, di concerto con il Ministro della giustizia Onorevole Carlo Nordio) è stato l’argomento “principe” dell’Assemblea dei Presidenti svoltasi a Roma lo scorso 13 luglio, aperta con la relazione a tema del Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, con il quale ne ripercorriamo i passaggi più significativi.
Presidente Savoncelli, prima di cominciare la disamina degli articoli previsti dai decreti attuativi, è opportuno fare una premessa circa la loro importanza ai fini della concreta applicazione della legge: un argomento sul quale è intervenuto a più riprese, perorandone la pubblicazione in tempi brevi in funzione della necessità di accorciare i tempi di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, con lo sguardo rivolto da un lato all’attuazione (e al mantenimento) delle opere previste dal PNRR, dall’altro al gap tra domanda e offerta di lavoro, che genera elevati tassi di disoccupazione giovanile.
I decreti attuativi sono gli strumenti che consentono alla norma di generare i suoi effetti. In maniera più prosaica e immediata: che consentono alle leggi di effettuare l’upgrade da “buone intenzioni” a “buone prassi”. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, sono la sintesi dell’interlocuzione dei ministeri competenti con soggetti terzi, anch’essi competenti, chiamati a dare supporto alla soluzione di aspetti tecnici e burocratici che consentono alla legge di divenire applicabile e implementabile. Nella fattispecie, i ministri Bernini e Nordio hanno ritenuto di fare propria la proposta elaborata dal tavolo tecnico di lavoro, sentito il parere del Consiglio universitario nazionale. Da questa stessa premessa si evince il motivo per cui tale decreto era particolarmente atteso dal mondo universitario, che sin dall’inizio dell’iter si è dichiarato assolutamente favorevole all’avvio, anche in Italia, dei percorsi triennali professionalizzanti e abilitanti, sul modello degli esempi virtuosi di Francia, Germania e Inghilterra.
Chiarito questo passaggio iniziale, passiamo alla disamina del testo: articolo 1, Abilitazione all’esercizio delle professioni di geometra laureato o di perito industriale laureato.
Qui viene stabilito il principio portante dell’intero assetto della laurea professionalizzante: la correlazione tra il percorso accademico svolto e l’abilitazione alla professione per la quale sono richieste le competenze specificamente acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio. Come risulta evidente sin dal titolo dell’articolo, l’abilitazione “multipla” per lo stesso corso di laurea (dovuta all’eventuale presenza di più convenzioni tra l’ateneo e i Consigli degli Ordini o Collegi territoriali delle professioni citate), semplicemente non è consentita: al momento dell’immatricolazione lo studente deve indicare il tipo di abilitazione che intende conseguire (da intendersi definitiva al termine del primo anno di corso), a beneficio di una preparazione autenticamente “tarata” su di essa.
La ratio di tale aut aut trova evidenza nell’articolo 2, Tirocinio pratico-valutativo.
È così: come evidenziato in maniera trasversale in tutti i commi, esiste una correlazione diretta tra gli obiettivi formativi qualificanti della classe di laurea L-P01 (così come previsti dal decreto del Ministro dell’università e della ricerca 12 agosto 2020, n. 446) e lo svolgimento del tirocinio pratico valutativo interno al corso di studio, le cui attività, come indicato in maniera chiara al comma 3, sono finalizzate “a favorire una conoscenza diretta dei settori lavorativi cui il titolo di studio può dare accesso”. Ulteriori elementi di rinforzo in questa direzione sono: il “peso” dei crediti formativi universitari acquisiti con lo svolgimento del tirocinio pratico-valutativo, ben 48; l’indicazione specifica delle strutture presso le quali svolgere il tirocinio, con le quali le università attivano specifiche convenzioni: tra queste studi professionali, ordini o collegi territoriali; la collaborazione tra tutor interni alle suddette strutture e tutor accademici “al fine di garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso” (il primo, tra l’altro, firma il “libretto del tirocinio”). E ancora, come una sorta di canone inverso, la tortuosità del percorso che dovrebbe affrontare l’abilitato alla professione di geometra laureato qualora volesse conseguire l’abilitazione alla professione di perito industriale laureato, come indicato nel comma 12: “Ai fini dell’abilitazione all’altra professione relativa alla classe L-P01, il laureato abilitato può iscriversi alla stessa o ad altra università sede del corso al quale risulta correlata tale professione, chiedendo il riconoscimento dei CFU delle attività formative e/o di laboratorio già acquisiti, e svolgere le attività di TPV relative all’ulteriore professione. In caso di riconoscimento parziale dei CFU già acquisiti, lo studente, unitamente alle attività di TPV, svolge all’interno del corso le ulteriori attività formative. Acquisiti i CFU necessari, lo studente accede all’esame finale abilitante”. Dovrebbe, in altre parole, intraprendere un secondo percorso di studio. Sempre In rapporto alla correlazione di cui sopra, aggiungo inoltre che la L-P01 non consente l’accesso all’esame di abilitazione per ingegneri e architetti junior (sez. B), tantomeno l’accesso immediato alle lauree magistrali.
Nella direzione che lei ha chiarito va anche l’articolo 3, “Prova Pratica Valutativa e prova finale”.
Ne è la diretta conseguenza, o meglio, il passaggio complementare: il riferimento è al concetto chiave riportato nel comma 2, ossia “La Prova Pratica Valutativa ha lo scopo di verificare l’acquisizione, durante il Tirocinio Pratico Valutativo, delle conoscenze, competenze e abilità comprese negli ambiti descritti all’articolo 2, comma 5, necessarie per l’esercizio in autonomia della professione di geometra laureato”. Solo superando questa prova, mediante il conseguimento di un giudizio di idoneità (a testimonianza, lo sottolineo ancora una volta, della necessità della correlazione di cui sopra), lo studente potrà accedere alla sessione di laurea, il cui superamento determina, come ormai risaputo: il conseguimento della laurea professionalizzante L-P01 Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, l’abilitazione all’esercizio della professione di geometra laureato e, infine, la possibilità di iscriversi all’albo professionale quale geometra laureato.
Gli articoli conclusivi riguardano alcuni aspetti tecnici, quali “Adeguamento della disciplina della classe L-P01 (art. 4) e “Adeguamento dei regolamenti didattici di Ateneo e passaggio ai nuovi percorsi formativi” (art. 5): quali aspetti ritiene importante sottolineare?
Tutti quelli messi in evidenza nel quinto ed ultimo articolo, che rimandano sia all’entrata in vigore dei nuovi decreti, prevista per l’anno accademico 2023/2024, sia al regime transitorio per gli studenti attualmente iscritti che vorranno optare per il passaggio al nuovo regime abilitante, previo riconoscimento delle attività di tirocinio già svolte dalle università, d’intesa con i Consigli degli Ordini o Collegi territoriali competenti.
Abbiamo scritto in apertura “Geometra laureato, il cerchio si è chiuso”: è soddisfatto?
Si, e a ragione: l’impegno della Categoria per far si che anche in Italia il sistema delle lauree professionalizzanti e abilitanti trovasse piena legittimazione è oggi riconosciuto da tutti i soggetti coinvolti, dal mondo istituzionale a quello delle professioni, a quello accademico: per loro siamo interlocutori di riferimento e con lo sguardo rivolto al futuro. Dei giovani, soprattutto.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Edilizia, pronta la proposta di legge di Erica Mazzetti per riordino degli incentivi fiscali
Si è svolta oggi alla Camera dei Deputati l’iniziativa “Riforma degli incentivi per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici” promossa dall’Onorevole Erica Mazzetti, cui hanno preso parte - fra i diversi protagonisti – gli esponenti della filiera dell’edilizia. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati è stato invitato il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
“Un nuovo testo unico dell’edilizia e dell’energia per il riordino delle normative che oggi si sovrappongono è necessario. Si tratta di una serie di proposte per semplificare la vita all’imprenditore e al professionista e dunque al cittadino”. Così, l’Onorevole Erica Mazzetti, componente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, ha motivato l’impegno nella presentazione della proposta di legge di cui sarà prima firmataria.
“Dobbiamo concentrare gli incentivi – ha continuato l’Onorevole Erica Mazzetti – in un periodo almeno decennale sull’obiettivo di efficientamento sismico, energetico, idrico e sull’obiettivo di decarbonizzazione”. L’ipotesi sviluppata si articola “in modo proporzionale in base agli incrementi delle classi energetiche, che devono essere almeno due” ed è “indirettamente proporzionale al reddito, in base al presupposto di poter dare – proprio a chi ha minori possibilità – l’opportunità di fare i lavori”. Non è tutto, in questa proposta “c’è una sezione per gli immobili strumentali, come i capannoni, che fino ad oggi non sono stati considerati: qui l’incentivo funziona in base all’imponibile dell’azienda”.
All’incontro sono intervenuti, inoltre, i rappresentanti di Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Confedilizia, Fiaip, Assistal, Ordine degli Ingegneri, Rete Professioni Tecniche, Federcostruzioni, Confcooperative – Lavoro e Servizi, Fondazione Inarcassa, Anamna, Finco e Ancca, oltre a Giuseppe Mele e Gianluca Esposito che hanno contribuito alla stesura del testo.
QUI il programma
Infrastrutture, il “cantiere Italia” è stato presentato da Matteo Salvini
“L’Italia dei SI”, titola così il vice premier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, la presentazione dei principali progetti e delle grandi opere pubbliche per il Paese, in corso fino al 2032. All’incontro per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha partecipato il presidente Maurizio Savoncelli
Componenti del Governo, esponenti della filiera delle costruzioni e delle categorie professionali, rappresentanti del mondo diplomatico e delle aziende di Stato. Non solo, fra gli ospiti, i rettori delle università Luiss, Genova, Milano, Reggio Calabria, Firenze e Politecnico di Milano. E ancora: i responsabili BEI, ABI e CDP insieme a molti volti noti, come Luca Cordero di Montezemolo.
Questo il pubblico a cui è stato esposto in modo dettagliato quella che sarà “l'Italia più moderna, più sicura e più veloce dei prossimi 10 anni” come afferma Matteo Salvini, annunciando il progetto “come un'enorme operazione di messa in sicurezza del nostro territorio". Quanto al PNRR, il ministro garantisce: "faremo tutto quello che è previsto”.
QUI il video live dell’incontro
QUI la galleria fotografica
G20 e OCSE insieme per la trasparenza fiscale sugli immobili
Sul tema le due realtà mondiali hanno iniziato a collaborare nel febbraio 2023 e, a tal proposito, il G20 aveva commissionato all’OCSE uno studio specifico
In occasione della riunione che si è tenuta in India, nei giorni scorsi, è stata presentata l’indagine: a lungo termine le possibilità sono due. La prima e più innovativa è basata sull’accesso diretto ai dati attraverso l’interconnessione dei registri catastali digitali, mentre la seconda si rifà allo scambio di informazioni in una sorta di approccio classico, come avviene per i dati finanziari.
Non sono da meno le strategie a breve termine, che ricorrono allo scambio dei dati già in essere mediante gli strumenti internazionali, una prassi attivata dalla Direttiva sulla cooperazione amministrativa.
Tutto ciò non comporta unicamente un beneficio di tipo fiscale, favorendo altresì l’operato delle autorità di regolamentazione, antiriciclaggio e di contrasto che determinano se i fondi utilizzati per acquisire proprietà immobiliari transfrontaliere siano stati dichiarati e tassati.
QUI per approfondire
foto di Elen Ast per Unsplash
AI, il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli avvia una sperimentazione
Come coniugare le potenzialità dell’intelligenza artificiale alle peculiari conoscenze del geometra libero professionista? Non ha dubbi Maurizio Carlino, presidente dell’ente partenopeo di categoria che - insieme al suo Consiglio – ha avviato una sinergia con la software house Analist Group. Un virtuosismo colto da Il Sole 24 Ore
“Questa iniziativa si presenta estremamente stimolante per la nostra organizzazione – afferma Antonio Ianuzzi, CEO di Analist Group - la Campania e, in generale, il Sud sono una terra di opportunità: lo rivela il cammino congiunto avviato insieme al Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli per offrire alla categoria la possibilità di applicare l’AI alla professione, creare un nuovo valore in un mercato in continua evoluzione e, al tempo stesso, contribuire all’affermazione di un territorio fortemente vocato alla ecletticità, alla rappresentatività del genio italiano”.
E così ha il via ufficiale in Italia la prima applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale alla professione di geometra che si attuerà, inizialmente, nella consultazione “potenziata” delle normative sulla sicurezza nel lavoro e in merito al nuovo Codice degli Appalti. Una fase che viene concepita attualmente come una interrogazione “avanzata”, in grado di aggiungere con grande velocità alle informazioni necessarie i consigli utili, le buone prassi a disposizione e, in considerazione dell’evoluzione delle normative, qualche anticipazione interpretativa che possa affiancare il professionista tecnico nel proprio ruolo di esperto e nell’esercizio sussidiario che svolge verso gli enti pubblici e la collettività. A seguire, dalla sperimentazione dei protocolli di AI si potranno ottenere delle analisi predittive sul fronte immobiliare e sul fronte del mercato del lavoro.
“Questa collaborazione - conclude Maurizio Carlino, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Napoli – rispecchia lo spirito con cui abbiamo intrapreso il nostro mandato al servizio degli iscritti, nell’offrire sempre maggiori opportunità e possibilità, assicurando al tempo stesso formazione e informazione. Restano da anni i capisaldi del nostro agire, benché dalle importanti transizioni in corso, come quella digitale, non ci faremo trovare impreparati”.
QUI l’articolo di scenario de Il Sole 24 Ore
#LaureadelGeometra, a Pisa il nuovo corso di laurea triennale, a orientamento professionale e abilitante
L’ateneo - mediante il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (Dici), la Scuola di Ingegneria e la collaborazione con il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati - ha inserito il corso nella propria offerta formativa, entrando a far parte della rete di università italiane che annoverano un piano di studi aggiornato
Un nuovo corso di laurea a orientamento professionale per formare geometri laureati a partire dall’anno accademico 2023/2024. La novità arriva dall’Università di Pisa che ha attivato il percorso accademico attraverso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (Dici) e la Scuola di Ingegneria.
Alla presentazione, il 13 luglio 2023 a Palazzo alla Giornata, sede del rettorato di Pisa, sono intervenuti tra Riccardo Zucchi, Magnifico dell’ateneo toscano, e Antonio Benvenuti, in rappresentanza dei Collegi Provinciali Geometri e Geometri Laureati di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara.
All’incontro era presente anche Giorgio Falchi, presidente dell'Ordine dei periti industriali di Pisa, in rappresentanza delle province di Pisa, Firenze, Arezzo, Massa, Lucca, Livorno, Grosseto, Pistoia e Prato; in quella stessa occasione, infatti, è stato altresì annunciato l’avvio del titolo di laurea professionalizzante per la loro categoria.
Nel dettaglio, i nuovi corsi di laurea, a numero programmato, offrono un percorso alternativo alle lauree triennali, non mirato allo sbocco nelle lauree magistrali ma all’inserimento diretto e rapido nel mondo del lavoro. Questi corsi hanno l’obiettivo di creare figure professionali con spiccate conoscenze tecniche applicative e che sia collocabile immediatamente nel mondo del lavoro.
“Siamo arrivati al termine di un percorso molto lungo ma che possiamo concludere con il lieto fine. Ringrazio i presidenti dei quattro Collegi coinvolti, Pisa, Massa-Carrara, Lucca e Livorno, per il grande lavoro di questi anni, così come ringrazio l’Università di Pisa e il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale”, le parole di Antonio Benvenuti, geometra e coordinatore del corso di laurea per conto dei Collegi.
“L’istituzione di questo corso di laurea professionalizzante – conclude Benvenuti - concede l’abilitazione alla professione, ma non solo: aumenta il livello e la qualità di preparazione dei geometri del futuro, agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Un ruolo decisivo è stato esercitato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che nel 2016 ha proposto di presentare un disegno di legge per l’istituzione delle lauree professionalizzanti abilitanti. E ora un ruolo ancor più determinante lo avranno proprio i Collegi dei Geometri: tra laboratori e praticantato, contribuiranno attivamente alla formazione degli studenti. La nostra professione è chiamata a muoversi in un contesto che cambia e si configura come fondamentale nei temi di pertinenza legati alla vita quotidiana delle persone. Investire concretamente nella formazione consente di migliorare la nostra società e noi ci crediamo molto”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Cassa Geometri Diego Buono, sono stati avviati dal Consigliere Segretario CNGeGL Enrico Rispoli i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 13 luglio 2023, che si è svolta nella Sala Trilussa di Palazzo Corrodi
L’assise - in edizione speciale e monotematica - ha avuto in programma una unica relazione: l’esposizione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli sulla laurea professionalizzante LP - 01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, che abilita alla professione di geometra laureato o di perito industriale laureato, secondo quanto prescritto nei passaggi delineati nel decreto interministeriale n. 682 del 24 maggio 2023 (emanato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, di concerto con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio), in attuazione della legge n. 163 del 8 novembre 2021, recante “disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”.
IL CERCHIO SI E’ CHIUSO. La scelta istituzionale di fissare la trattazione di questo tema, così centrale per la Categoria, è stata motivata dalla pubblicazione dei decreti attuativi della legge in oggetto. Sono stati ora definiti e resi vigenti gli strumenti che consentono alla norma di generare i suoi effetti e sono scaturiti dall’interlocuzione dei ministeri competenti con soggetti terzi, chiamati a dare supporto nella soluzione degli aspetti tecnici e burocratici, al fine di consentire alla legge di divenire applicabile e implementabile.
Una fase che segna il termine di un iter e che, nel caso specifico, è altresì valsa la scelta dei ministri Bernini e Nordio di fare propria la proposta elaborata dal tavolo tecnico di lavoro (partecipato da CNGeGL), sentito il parere del CUN (Consiglio Universitario Nazionale).
Nel corso dell’assemblea, la lunga dissertazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha permesso di ripercorrere le fasi salienti delle attività intraprese dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con l’avvio della riforma del percorso di accesso alla professione di geometra laureato, consentendo - al tempo stesso - di realizzare un focus ampio sui principali obiettivi emersi, sui passaggi normativi in generale e, in dettaglio, sui singoli articoli del decreto interministeriale in oggetto, al fine di favorire una corretta lettura delle successive variazioni dell’impianto normativo.
Uno scenario che pone - a questo punto - più di un interrogativo alla Categoria: a partire dal confronto politico continuo con la Rete Professioni Tecniche e proseguendo con l’analisi del regime transitorio da stabilire e la sua eventuale durata, la scelta del percorso di accesso a binario unico (LP -01) o a binario doppio (altre classi di laurea), fino alla definizione del profilo professionale “disegnato” dalla LP – 01, in base ai contenuti dell’accordo quadro con la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane).
“Siamo fieri di questo impianto metodologico che – ha dichiarato il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - oltre ad essere ripreso nei ddL “Disciplina della professione di geometra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”, presentati alla Camera e al Senato nella 17° e 18° legislatura, ha rappresentato un punto di partenza dei provvedimenti che hanno portato all’introduzione delle lauree professionalizzanti dall’anno accademico 2018-2019. Dapprima con il decreto Giannini 987/2016, a seguire con il decreto Fedeli 935/2017 (che accoglieva le indicazioni della “Cabina di regia per il coordinamento del sistema di istruzione tecnica superiore e lauree professionalizzanti”), poi con il decreto Bussetti 6/2018, il decreto Manfredi 446/2020 (che ha definito le nuove classi di laurea ad orientamento professionale, tra le quali la LP01 professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, che abilita alla professione di geometra laureato), il disegno di legge 2751 recante disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti e, in ultimo, la legge 8 novembre 2021, n. 163. E siamo ancor più soddisfatti dei risultati raggiunti legati agli sforzi intrapresi: basti pensare che nel corso dell’anno accademico 2022 - 2023 le iscrizioni sono salite del 197%. Un nuovo futuro per la Categoria è iniziato”.
QUI la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli
Barriere architettoniche, i neo diplomati CAT di Udine pronti a un nuovo approccio culturale
Fortemente voluto dall’Istituto Tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio “Gian Giacomo Marinoni” e dal Collegio Provinciale Geometri e G.L., il convegno che si è svolto a Udine e appositamente fissato a fine anno scolastico in occasione della consegna del diploma agli studenti, ha avuto il compito di coinvolgere i futuri geometri del domani nell’importante tema al centro dell’incontro: “Dall'eliminazione delle barriere architettoniche all'Universal Design”
Tommaso Empler, professore associato dell’università Sapienza di Roma e il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi sono stati i relatori dell’iniziativa, mentre l'avvio dei lavori è stato curato dalla professoressa Anna Maria Zilli, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico, e dal presidente del Collegio Provinciale Geometri e G.L., Lucio Barbiero.
Oltre ai docenti e agli alunni, hanno partecipato per la Regione Friuli Venezia Giulia l’assessore alle politiche sociali e disabilità Riccardo Riccardi, il consigliere e presidente della commissione formazione Roberto Novelli e per il Comune di Udine l’assessore all’innovazione Gea Arcella.
Nel suo intervento Il professor Tommaso Empler ha approfondito l’importanza dell’Universal Design, dei suoi sette principi e di quanto questi siano determinanti per una “progettazione per chiunque”. Il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi, portando ai presenti i saluti del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha ringraziato il presidente Lucio Barbiero e il suo consiglio direttivo per l’invito, si è complimentato con il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Marinoni e con i suoi docenti per l’impegno profuso per l’incremento delle iscrizioni al CAT, ricordando che “la categoria dei Geometri, erede degli agrimensori e ancor prima dei gromatici di romana memoria, sebbene sia antica nella sua costituzione - istituita nel 1929 con il Regio Decreto n. 274 - si è sempre caratterizzata per la sua resilienza e per la capacità di offrire ai cittadini i propri servigi in relazione alle sempre loro mutate esigenze. In considerazione delle necessità della gente, infatti, il Consiglio Nazionale, ormai da oltre un decennio, ha posto attenzione all’accessibilità attraverso una progettazione inclusiva e all’abbattimento delle barriere architettoniche. All’uopo, insieme all’UNI è stato promotore della prassi di riferimento n. 24/2016 e ha indetto, insieme all’associazione FIABA, il concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” oggi arrivato alla sua 11^ edizione. Un concorso questo ben noto all’Istituto Tecnico Marinoni per avervi partecipato e anche per essersi classificato tra le prime scuole concorrenti”.
Partendo dal concetto di accessibilità per tutti, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha inoltre evidenziato che “la disabilità non è una malattia, ma una condizione in cui non si riesce a fare qualcosa. La disabilità non è necessariamente congenita, ma può anche essere conseguente ad una malattia, a un infortunio, a una condizione anagrafica e può essere permanente o temporanea. Tra le definizioni più calzanti vi è quella che descrive il concetto di disabilità come l'insieme di condizioni potenzialmente restrittive derivanti da un fallimento della società nel soddisfare i bisogni delle persone e nel consentire loro di mettere a frutto le proprie capacità. Tra i responsabili di questo fallimento, certamente, ci siamo anche noi tecnici - ha continuato - che non abbiamo saputo, nel tempo, progettare e costruire in maniera inclusiva, non applicando i dettami dell’Universal design. Si deve parlare, soprattutto con le nuove generazioni e con i futuri geometri, del concetto di accessibilità e non di mero abbattimento delle barriere architettoniche”.
Proprio nella consapevolezza che occorre cambiare passo e principalmente fare riferimento a una cultura differente, “le vere barriere sono quelle culturali e mentali – ha proseguito il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – che ha evidenziato come il Consiglio Nazionale, nel sostenere tale affermazione e nel proseguire le proprie finalità istituzionali ha promosso un corso unico nel suo genere, che è stato strutturato in maniera tale da fornire ai partecipanti le nozioni basilari: tecniche progettuali, legislative e relative alle misure di finanziamento (non ultimo il confermato 75%). Un percorso di formazione e di aggiornamento di qualità affinché i propri iscritti - ha concluso - possano divenire i professionisti tecnici che sapranno meglio esprimere un approccio culturale nuovo rispetto alla disabilità, consentendo di fatto un'identificazione del geometra sempre più con un esperto dell’accessibilità”.
Il futuro che vogliono i giovani geometri
Al centro della odierna pagina del quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI viene delineata l'iniziativa realizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con la Commissione Giovani. Per l'occasione 200 geometri under 35 provenienti da tutte le province italiane hanno lavorato su quattro macro temi da loro selezionati
Si è svolto a Riccione, nei giorni 13 e 14 giugno 2023, l’evento “Il futuro che vogliamo. L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”. Una “due giorni” organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in collaborazione con la Commissione Giovani, finalizzata a fare dialogare, finalmente in presenza, la componente under 35 della Categoria e consentire loro - nelle stesse date - di tenere il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri.
Al centro dell’incontro, quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 1.l’innovazione tecnologica, importante ausilio all’operatività quotidiana del professionista; 2.la sostenibilità ambientale, tema omnibus all’interno del quale assume sempre maggiore rilevanza la questione del cambiamento climatico in atto; 3.la formazione, sempre più votata ai temi del digitale e dell’intelligenza artificiale; 4.la “professione 4.0”, altro tema omnibus all’interno del quale si vuole individuare (e contribuire a definire) una strategia adattiva nel mondo del lavoro, che cambia sempre più velocemente.
Alla discussione, “governata” con metodo OST - Open Space Technology, hanno partecipato circa 200 geometri under 35 provenienti da tutte le province italiane, portatori di istanze territoriali profondamente diverse le une dalle altre: il contesto più adeguato per realizzare un confronto autenticamente aperto e costruttivo.
I partecipanti sono stati accolti negli ampi spazi del Palazzo dei Congressi di Riccione dal Presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Rimini Massimo Giorgetti, dall’Assessore con deleghe all’Urbanistica e pianificazione del territorio Christian Andruccioli, dai Consiglieri CNGeGL Luca Bini e Pietro Lucchesi (con delega ai Giovani). Al primo, il presidente della Cassa Geometri Diego Buono e il presidente di Fondazione Geometri Italiani Paolo Biscaro hanno affidato i saluti: da tutti, oltre agli auguri di buon lavoro sono arrivati il plauso alla Commissione Giovani per l’iniziativa, i ringraziamenti ai Collegi per il sostegno ai propri iscritti under 35, la solidarietà e il cordoglio per la popolazione dell’Emilia Romagna, colpita dall’alluvione.
Al termine dei saluti si è dato il via alla sessione plenaria di apertura, dedicata alla formazione dei tavoli di discussione: con la collaborazione attiva e propositiva dei componenti della commissione Giovani, anch’essi rappresentativi del territorio, ne sono stati costituiti ben 44, intitolati ad altrettanti temi. A seguire l’avvio ufficiale dei lavori, che si sono protratti sino al giorno successivo, regolati dal coordinamento dei componenti della Commissione Giovani in qualità di referenti tematici.
LE DICHIARAZIONI. “Le idee e le proposte elaborate dai singoli tavoli saranno prese in carico dalla Commissione Giovani per realizzare un position paper da presentare al Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in un prossimo appuntamento”, ha spiegato la coordinatrice Sara Gepponi. Chiamato in causa, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha già idealmente bloccato l’agenda: aprendo i lavori della sessione plenaria conclusiva, ha esortato i giovani iscritti a coltivare e rendere strutturale il dialogo e il confronto con i vertici della Categoria: “Il percorso di collaborazione intergenerazionale è una variabile imprescindibile per definire un punto di equilibrio tra la stabilità della tradizione e l’urgenza dell’innovazione. Sono certo che questo evento, al pari di quelli svolti negli anni precedenti sempre sotto l’egida #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, contribuirà a fare emergere e dare risposte concrete alle esigenze professionali, formative e culturali dei geometri junior, in parte diverse da quelle dei senior anche a causa dei mutamenti profondi e repentini del mercato del lavoro, dell’assetto normativo e, più in generale, del contesto socio-culturale del quale la Categoria è parte attiva e propositiva. Esattamente come i nostri giovani professionisti: attivi e propositivi”.
QUI la pagina di ITALIA OGGI
Esami di abilitazione all'esercizio della professione di geometra e geometra laureato - sessione 2023
Ordinanza Ministeriale n. 114 del 12 giugno 2023 di indizione degli esami di abilitazione all'esercizio della libera professione di geometra e geometra laureato - sessione 2023
Clicca QUI per visualizzare l'ordinanza
GEOdaysIT 2023, Paolo Nicolosi: il geometra laureato protagonista del domani
A Bari, l’università degli studi "Aldo Moro" e il Politecnico hanno per la prima volta ospitato GEOdaysIT 2023. Nell'ambito di questa iniziativa, che si è tenuta dal 12 al 17 giugno 2023, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha partecipato alla giornata studio indetta da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia
Organizzato da AIT - Associazione Italiana di Telerilevamento, da GFOSS.it APS - Associazione per l'Informazione Geografica Libera e da Wikimedia Italia, GEOdaysIT 2023 è il risultato di una visione comune per la comunicazione e la disseminazione dei temi territoriali legati all’utilizzo del Telerilevamento, dei dati geografici e del software geografico liberi. In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, all’iniziativa era presente il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi che, in particolare, ha preso parte all'appuntamento del 14 giugno 2023, promosso da AUTEC - Associazione Universitari di Topografia e Cartografia. In agenda approfondimenti e relazioni, per una occasione che si riproponeva, fra l'altro, di avviare un colloquio con tutte le istituzioni nazionali che utilizzano il dato geospaziale e cartografico. Un panel composito e formato da esperti e specialisti, conclusosi con l'intervento delle stesse società scientifiche AIT, GFOSS e SIFET, a cui partecipano i docenti degli atenei italiani afferenti in AUTEC, l'organizzazione presieduta dalla professoressa Donatella Dominici.
In questa cornice, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi ha parlato della figura del geometra e dell’ultimata riforma del percorso di accesso alla professione, fortemente sostenuta dalla Categoria.
Quando non si infervora per il catasto, il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi diviene il narratore ideale per far appassionare ogni pubblico alla storia. Con la consueta passione che caratterizza la sua esposizione, anche questa volta ha personalizzato il suo intervento con l’enfasi che rende centrale persino un particolare.
L’occasione, bisogna però ammetterlo, è stata fra le più ghiotte: gli giunge su un vassoio d’argento, servita da esperti di dati geospaziali e appassionati di cartografia e geografia, in un ateneo del Mezzogiorno e ‘culla’ ante litteram della laurea del geometra da alcuni anni. E lui che, fra le altre cose, in primis è un uomo del Sud e, in secondo luogo (ma si fa per giocare rispetto a questo ordine bislacco), è delegato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati alla topografia, alle relazioni con Asita e Sifet, si staglia deciso dietro il podio e non tentenna affatto dal naufragar mi è dolce in questo mar.
Con buona pace dell’ossimoro leopardiano avanza nel ripercorrere il sentiero da cui arriva la figura del geometra laureato, erede storico del nobile agrimensore. Ciò che mette in luce, dopo gli antenati, sono subito gli studi, la duttilità professionale con cui affronta la evoluzione specialistica, nonostante il duro colpo inferto dalla riforma scolastica del 2010. Da punto di non ritorno, la debacle della perdita del sostantivo ‘geometra’ nella denominazione dell’istituto tecnico di riferimento, permutato in Costruzioni, Ambiente e Territorio, diviene un perno su cui fare forza con decisione e da cui partire per tracciare un nuovo orizzonte. Perché di una cosa si è certi: in tempi di Agenda 2030, decarbonizzazione, transizione digitale e ambientale, direttiva UE sulle case green, senza dimenticare i bonus per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza, non guasta affatto che il geometra si distingua così nel mondo della filiera edile.
Fra reminiscenze sulle prime lauree triennali, citazioni sui titoli universitari professionalizzanti, approfondimenti sui percorsi accademici abilitanti che assorbono l’esame di Stato, ampliando l’esperienza della formazione accademica al praticantato tout coeur nelle imprese edili e negli studi professionali, l’intervento del consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi prosegue e si rende evidente che il vero cambio di paradigma è uno solo e lui lo sottolinea perfettamente: per la prima volta nella storia, il geometra ha una sua laurea e un suo specifico corso di studi a livello universitario. Un titolo su misura, che gli calza a pennello, rappresentando la naturale prosecuzione degli studi dopo il diploma, e lo allinea in panchina vicino agli altri giocatori della serie A, senza per questo costringerlo indossare i panni dell’ingegnere e dell’architetto junior o, per meglio esplicitare considerati i buoni rapporti inter/multidisciplinari con le altre categorie tecniche, senza prendere in prestito i libri altrui per conseguire il titolo di diploma di laurea triennale professionalizzante e abilitante.
“La riforma del percorso di accesso alla professione – ha spiegato il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi – è stata necessaria. Ha permesso al geometra di confermarsi nuovamente una figura dinamica, un professionista tecnico capace di evolversi e con un bagaglio di conoscenze sempre al passo con i tempi. E i decreti attuativi fissati con l’ultimo decreto interministeriale hanno definito le modalità di svolgimento dei laboratori, il format che attua concretamente la formazione professionale e conduce più velocemente verso il mondo del lavoro. Inoltre – aggiunge il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - nel delineare questo nuovo orizzonte il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli è sapientemente intervenuto laddove necessario, in termini di materie e ore di studio, nonché di esperienza maturata con il praticantato. Ancor più che ieri, questo percorso di studi oltre a favorire velocemente l’indipendenza economica, consentire di intraprendere una carriera ricca di opportunità in Italia e all’estero, offrire una poliedricità nell’esercizio della professione, permette al neo laureato e alle conoscenze verticali da lui acquisite di rappresentare una figura tecnica richiesta dal mercato per attuare i programmi legati alla sostenibilità economica e ambientale, alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione edile”.
A RICCIONE NASCE LA GENERAZIONE NEXT DEI GEOMETRI
L’appuntamento è al via: il 13 e 14 giugno 2023 si sono ritrovati al PalaRiccione gli under 35 della categoria per il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che ha selezionato per l’evento il titolo “IL FUTURO CHE VOGLIAMO”. Ad accoglierli l'assessore all'urbanistica del comune di Riccione Christian Andruccioli-
Confermato l’incontro in programma, che fisserà l'agenda la genesi di una nuova generazione di geometri e, dopo l'alluvione in Emilia Romagna, rappresenta un chiaro segnale dell'impegno della categoria al fianco dei colleghi e dei cittadini colpiti dall’emergenza.
Ne è pienamente convinto il presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli che, fra le altre misure subito adottate per la categoria dopo l’accaduto, nell’ultima circolare ha altresì posto al centro i 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗶𝘂' 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶. "Ho invitato i presidenti di collegio delle province interessate dall’emergenza, a segnalare una delegazione 𝘂𝗻𝗱𝗲𝗿 𝟯𝟱 di propri iscritti (tre a collegio). Le quote di iscrizione per la loro partecipazione saranno a carico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati".
Dopo le esperienze delle passate occasioni (nel 2019 il primo appuntamento del progetto “Geofactory, laboratorio di idee under 35” e la partecipazione al 45° Congresso di Categoria, nel 2020 l’Agorà virtuale e nel 2022 “Orizzonte Giovani”) i geometri under 35 sono determinati a disegnare ora il loro futuro.
Il format prevede due giorni di confronto partecipato, con il metodo OST, Open Space Technology, su quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione: 1.innovazione tecnologica, 2.sostenibilità ambientale, 3.formazione di qualità, 4.professione 4.0.
Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo, questa iniziativa promossa dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati vuole nuovamente sostenere e stimolare i giovani, affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria.
QUI la galleria fotografica
Per ogni maggiori info, consultare https://geofactory.cngegl.it/
GEOdaysIT 2023, Antonio Acquaviva: professionisti e accademici insieme possono molto
Per la prima volta l’università degli studi "Aldo Moro" e il Politecnico di Bari hanno ospitato GEOdaysIT 2023. All’incontro, che si è tenuto a Bari dal 12 al 17 giugno 2023, ha partecipato il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva
Organizzato da AIT - Associazione Italiana di Telerilevamento, da GFOSS.it APS - Associazione per l'Informazione Geografica Libera e da Wikimedia Italia, GEOdaysIT 2023 è il risultato di una visione comune per la comunicazione e la disseminazione dei temi territoriali legati all’utilizzo del Telerilevamento, dei dati geografici e del software geografico liberi.
In rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, all’incontro ha preso parte il consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva che, nel corso del suo intervento, con uno specifico focus sull’alluvione in Emilia Romagna ha condotto un ampio excursus sulla dimensione italiana relativamente alla gestione e manutenzione del territorio del nostro Paese. Nell’intervista che segue è stata articolata la sua puntuale esposizione.
L'alluvione in Emilia Romagna ha sollecitato gli esperti a esprimere un parere, ponendo sotto la lente di ingrandimento il consueto luogo comune del disastro annunciato. C’è del vero oppure la fragilità del territorio è una caratteristica imprescindibile?
Il quadro di riferimento, in particolare per l’opinione pubblica, ci restituisce l’immagine di un Paese che sembra non imparare, non riuscire a fare tesoro delle esperienze passate, annoverando le devastazioni provocate da esondazioni e smottamenti come un disastro annunciato. Una tesi che potrebbe, in parte, rappresentare una verità su cui occorre prima fare dei dovuti distinguo.
Quali, in particolare?
L'Italia è un Paese complesso dal punto di vista geologico e il suo territorio si modifica naturalmente in base allo scorrere del tempo. Ciò che oggi registriamo è l’esito di un’accelerazione conferita dai cambiamenti climatici, sommata alla mancata manutenzione del reticolo idrografico: un ribaltamento totale che determina inevitabilmente lo "snaturamento dei processi", ovvero la necessaria iniziativa che manca è, pertanto, di tipo strutturale e non politico. Analogamente tale approccio si riverbera nella fattualità: non viene programmata la prevenzione e, tantomeno, la mitigazione.
La presenza delle dighe ha avuto una centralità nei fatti dell’Emilia Romagna?
Le dighe sono sicuramente tra le opere civili più nobili nell'ambito delle infrastrutture, servono per l'energia e attuano il controllo dei flussi d'acqua anomali. La stessa Roma è stata spesso salvata dalla gestione attenta di alcune dighe, che si trovano sul Tevere, e hanno protetto la città in più occasioni. In generale sono ‘rispettose’ dell'ambiente, benché possano a volte alterarlo. Oggi molte sono mal tenute e alcune in Sicilia non sono state aperte. Occorre riadeguare il loro lo scopo, restituendo centralità alla funzione primaria per cui sono state progettate: la mitigazione dalle piogge estreme.
Non riusciamo a intervenire in modo sistematico, malgrado la tecnologia e l'innovazione, la possibilità di ricorrere all’uso di satelliti, droni, tanti metodi per valutare, simulare e prevedere questi episodi. Come mai?
Sarebbero necessarie azioni capillari e continuative, una programmazione permanente. Fra i tanti comitati preposti e le cabine di regia operanti, non disponiamo delle risorse competenti che operativamente rappresentano la massa critica dell’aspetto principale: mettere in atto le opere di manutenzione, mitigazione o modificazione degli elementi critici. Comprensibilmente, e come sopra accennato, occorre cambiare l’approccio e capovolgere la dinamica della situazione, facendo cessare, man mano nel tempo, la necessità di ricorrere all’emergenza.
Questi avvenimenti vengono classificati come estremi e/o imprevedibili. Sarà sempre così?
Il quadro d’informazioni territoriali che abbiamo oggi a disposizione, grazie alle nuove tecnologie satellitari, ci consente di conoscere le informazioni di dettaglio del territorio, ma il problema è un altro: come sopra accennato, non c’è alcuna prassi consolidata che rappresenti il presupposto di una cura consapevole, il pregresso delle dinamiche degli equilibri ambientali territoriali. In sintesi: mentre nel territorio si amplificano gli effetti di un reticolo idrografico sprovvisto di manutenzione, dall’altro canto ci sono decine di enti che si sovrappongono disordinatamente in un conflitto di attribuzioni e, in definitiva, nell’inerzia a provvedere. Questa è una delle mailstones individuate dalla Protezione Civile, in occasione del disastro che ha sconvolto l’Emilia Romagna.
Qual è il nocciolo del problema?
Le figure specializzate scarseggiano e la semplificazione delle procedure amministrative da sola non basta. In relazione al primo punto. se a valle vengono meno i profili dei geologi e degli ingegneri civili, e se anche i geometri sono insufficienti, dobbiamo risalire a monte del processo per rivedere, in primis, le politiche di incentivazione del personale e, in secondo luogo, riscrivere un piano di azioni di orientamento scolastico e universitario che raggiungano un doppio obiettivo: informare i giovani e le famiglie di come alcuni ruoli tecnici e specialistici rispondano alle esigenze del Paese, incrociando l’attrattività di una professione che sappia combinare l’innovazione dei sistemi alle competenze di cui il Paese necessita.
Per converso, alla burocrazia che rallenta l’attuazione delle misure si somma l’intervento dell’uomo che crea i presupposti per le catastrofi. In Emilia Romagna, per esempio, il processo di cementificazione e consumo del suolo è stato imponente. E se, come in questo caso, sono stati colpiti per lo più i territori intatti, come le colline forlivesi e le aree agricole, ciò non toglie che il corso dei fiumi, le vie naturali dell’acqua e le infrastrutture scontano l’assenza di manutenzione e indirettamente favoriscano l’accaduto.
È possibile immaginare che un domani un unico centro decisionale possa tracciare la strada per intervenire?
Sconforta la constatazione che ci sono 8,4 miliardi di euro destinati al rischio idrogeologico non spesi, ora confluiti nel piano PNRR a cui è affidato l’auspicio di spendere completamente - e bene - la disponibilità finanziaria. Il problema è ancora una volta l’insufficienza del capitale umano all’interno della pubblica amministrazione ma, anche, la disordinata sovrapposizione delle articolazioni procedurali nella progettazione e nella realizzazione delle opere, non è da meno.
L’impegno da mettere in campo da domani?
La categoria dei geometri, consapevole di costituire la trincea in campo dei saperi scientifici del mondo accademico, occupandosi di topografia, geomatica e, in generale, della conoscenza del territorio, è pronta a solidificare questo binomio per migliorare la forza d’impatto sul decisore politico, alimentando un fronte critico e qualificato per adeguare il quadro normativo dell’agenda politica ed i modelli di governance nella gestione del territorio.
Del resto, è impensabile che il mondo accademico, le università, la ricerca scientifica, e gli attori del territorio come i professionisti dell’area tecnica (ingegneri, architetti, geometri, geologi) non siano connessi fra loro. Insieme possono sviluppare tante attività, dalle indagini preliminari di tipo scientifico ai modelli di simulazione, concertare come modellare i parametri e i limiti per poi progettare delle opere, dando gli input utili a capire quali siano quelle più adeguate, dal punto di vista della geologia, dell'ingegneria civile e della geofisica. E, in definitiva, gerarchizzare la programmazione e la spesa delle opere utili ed urgenti da quelle meno necessarie.
QUI il programma di GEOdaysIT 2023
Cresce la cultura dell'accessibilità
È giunto alla 11ma edizione il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” promosso da FIABA Onlus e dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito. Oggi la cerimonia di premiazione a Roma, gli elaborati premiati rivelano un nuovo approccio alla fruibilità del territorio
Il primo premio è andato all’istituto tecnico "V. Cardarelli" di La Spezia (SP) per il progetto di riqualificazione urbana della spiaggia comunale della Venere Azzurra nel comune di Lerici, un contesto di rara bellezza che si affaccia sul Golfo dei Poeti, fruito giornalmente durate la stagione estiva da migliaia di bagnanti e turisti.
Il secondo e il terzo premio sono stati rispettivamente assegnati all’istituto tecnico "G. Antonietti" di Iseo (BS) e all’istituto tecnico "G. Galilei" di Avigliana (TO) che hanno proposto, il primo una esperienza immersiva nella riserva naturale delle Torbiere del Sebino, dichiarata a livello internazionale area prioritaria per la biodiversità nella pianura padana lombarda, e il secondo una torretta a forma di albero per il birdwatching, ideata per essere armoniosamente installata nei boschi del Parco delle Colline.
Il premio speciale KONE viene, infine, aggiudicato all’istituto tecnico "A. Meucci" di Casarano (LE) che ha riformulato la fruizione del lungomare di Santa Maria di Leuca, luogo simbolo dell’intero Salento posto fra Punta Meliso e Punta Ristola, due promontori dal panorama mozzafiato.
All’appuntamento ha preso parte il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che si è trattenuto lungamente con i ragazzi. Hanno trasmesso il loro saluto: il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, il Sottosegretario del Ministero della Giustizia Andrea Ostellari e la senatrice (ex atleta paraolimpica) Giusy Versace.
A seguire, hanno preso la parola Stefano Maiandi, Presidente Nazionale di FIABA Onlus; Paolo Nicolosi, Consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati; Carmelo Garofalo, Consigliere di Cassa Geometri; Marco Nardini, Presidente Geoweb SpA; Lara Pollifrone, Accessibility Manager KONE; Massimiliano Toppi e Marco Delfino di Topcon Positioning; Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI – Ente Italiano di Normazione.
I DATI
Nelle 11 edizioni del concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” sono stati complessivamente presentati dagli studenti 300 progetti di abbattimento delle barriere architettoniche relativamente a tutto il territorio nazionale; hanno preso parte al contest oltre 500 istituti tecnici “Costruzione, Ambiente e Territorio” cui l’iniziativa è riservata: ciò significa che l’iniziativa ha toccato la totalità delle scuole secondarie superiori interessate; oltre 6.000 gli studenti che hanno imparato a progettare in maniera accessibile, in base alla prassi di riferimento UNI 24:2016 e secondo i criteri dell’Universal Design.
IL SOSTEGNO ISTITUZIONALE, DELLA CATEGORIA E DEI PARTNER
Il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” è promosso da FIABA Onlus e dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito. Patrocinata da Cassa Geometri e da UNI – Ente Italiano di Normazione, l’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno di Geoweb SpA, KONE, Topcon Positioning Italy Srl, Vittorio Martini 1866 e Rotaract Club Roma Est.
LA NOVITA’
Nell’ampia cornice di interventi volti alla formazione e sensibilizzazione dei propri iscritti e delle nuove generazioni al tema dell’inclusione, da parte del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati si inserisce, inoltre, la realizzazione del corso di formazione “Esperti accessibilità. Dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”. Una attività condotta con l’università Sapienza di Roma e già online sul portale Geoformazione di Geoweb SpA.
Punto di forza di questo nuovo progetto formativo è l’ampia trattazione delle tematiche, per consentire al professionista di applicare correttamente la normativa italiana ed europea, osservare le indicazioni progettuali ai fini delle agevolazioni fiscali, in una panoramica che comprende casi studio e pone al centro le soluzioni legate alle disabilità motorie e sensoriali, psichiche e intellettive. Impostazione metodologica e approccio formativo hanno inoltre debitamente tenuto conto delle crescenti esigenze della collettività e le ulteriori possibilità di mercato offerte dalla proroga della misura del 75% fino al 2025.
Con questa iniziativa il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati conferma un impegno volto a concorrere all’affermazione di una cultura della accessibilità, e a sostenere un’azione di inclusione svolta dalla categoria nell’ambito di un più ampio processo di rigenerazione urbana e di governo della trasformazione territoriale: uno scenario in cui il geometra, in particolare, è chiamato a esprimere appieno il ruolo sociale della sua capacità professionale.
LE DICHIARAZIONI
In relazione all’appuntamento, il Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli ha affermato “Il geometra è una figura tecnica di prossimità. La sua capillarità sul territorio lo avvicina alle necessità dei cittadini e ne fa un riferimento per la pubblica amministrazione. L’accessibilità rappresenta una delle esigenze più stringenti del domani. Ecco gli elementi alla base di una scelta precisa: saper progettare in modo inclusivo e abbattere le barriere architettoniche nel costruito diviene doveroso per una categoria professionale. Non solo, è un’opportunità professionale che, grazie al bonus 75%, perdurerà fino al 2025. In questa direzione si è avviata la nostra categoria da oltre 10 anni, e oggi più che mai pronta a recepire i bisogni della collettività, a formare i propri iscritti per soddisfare le esigenze di una ‘nuova’ committenza, espressione simbolica di un cambiamento sociale che la figura del geometra - oggi come ieri - ha sempre saputo fare proprio”.
Fra gli interventi, il Presidente Nazionale di FIABA Onlus Stefano Maiandi ha voluto fare un plauso “ai futuri geometri che hanno partecipato numerosi a questa edizione del concorso. Da ormai undici anni, attraverso questa esperienza, FIABA forma le classi degli istituti CAT alla cultura dell’accessibilità. È una responsabilità che portiamo avanti con passione e con la certezza di essere sulla strada giusta. Educare fin da subito all’importanza di superare le barriere architettoniche, infatti, è imprescindibile se vogliamo raggiungere l’obiettivo. Le giovani generazioni sono la nostra speranza per città più accessibili: e noi siamo qui per sostenerle”.
“Abbattimento delle barriere architettoniche e approccio all’Universal Design sono temi sempre più attuali per l’inclusione e la costruzione di un futuro accessibile per tutti – è stata la dichiarazione di Marco Nardini, Presidente di Geoweb S.p.A. – “Per questo, noi di Geoweb, continuiamo a mettere a disposizione degli Istituti CAT strumenti innovativi a supporto dei progetti preparati per il Concorso dei #futurigeometri e percorsi formativi per chi svolge la professione di geometra, ultimo in ordine di tempo il corso ‘Dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design’, che forniscono le competenze necessarie alla realizzazione di progetti dove accessibilità e inclusione diventano la mission da realizzare per migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini”.
Successivamente Lara Pollifrone, Accessibility Manager di KONE, ha aggiunto: “Analizzando i progetti di tutte le scuole che hanno partecipato, è stato impossibile non rimanere coinvolti dall’entusiasmo, dall’inventiva e soprattutto dalla sensibilità delle ragazze e dei ragazzi che un domani saranno chiamati a progettare spazi accessibili per tutti. Abbiamo selezionato l’istituto I.S.S. Antonio Meucci di Casarano (LC) per la capacità di ribaltare il concetto di esclusione, trasformandolo in un progetto dedicato all’inclusione. Grazie a FIABA per continuare a promuove questo importantissimo concorso che speriamo di veder replicato ancora per molti anni.”
Infine Massimiliano Toppi, Marketing Communications Manager di Topcon Positioning Italy Srl, ha detto: “Obiettivo primario di aziende come Topcon, produttore di soluzioni tecnologiche avanzate, dovrebbe essere quello di facilitare la fruizione da parte delle nuove generazioni di progettisti e tecnici del territorio, di strumenti hardware e software per il rilievo del costruito e la progettazione, ed è per questo che per il secondo anno consecutivo Topcon ha accolto con entusiasmo la possibilità di fornire il proprio contributo a questo concorso di idee: per questa edizione ha infatti deciso di premiare l’Istituto CAT primo classificato con uno strumento topografico di livello professionale che resterà in dotazione permanente della scuola aggiudicataria, a favore delle attuali e future generazioni di studenti”.
In chiusura ha portato un saluto anche il Presidente Emerito di FIABA Onlus, Giuseppe Trieste, il quale ha ricordato l’importanza di puntare sulle giovani generazioni per rafforzare la cultura dell’accessibilità.
QUI la galleria fotografica
Nella foto a corredo: i primi classificati, gli studenti dell’ISS “Vincenzo Cardarelli” di La Spezia, durante l’elaborazione del progetto
Emilia Romagna, geometri: il sostegno istituzionale alla categoria e l’evento degli under 35
L’appuntamento è fissato: il 13 e 14 giugno 2023 si ritroveranno a Riccione gli under 35 della categoria. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso “Il futuro che vogliamo”. Non da meno, l’intento esplicitato con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”
Non si arretra nemmeno di un passo. Nel ringraziare i 𝗴𝗲𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗔.𝗚𝗲.𝗣𝗿𝗼. per il loro impegno e la loro mobilitazione nelle zone colpite dall’alluvione, e nel ricordare la 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 dell’obbligo di 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 deliberata in Consiglio per i geometri residenti nei comuni interessati dall’emergenza, il presidente CNGeGL 𝗠𝗮𝘂𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗦𝗮𝘃𝗼𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 nell’ultima circolare ha altresì posto al centro i 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗶𝘂' 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶.
"Invito i presidenti di collegio delle province interessate dall’emergenza, a segnalare una delegazione 𝘂𝗻𝗱𝗲𝗿 𝟯𝟱 di propri iscritti (tre a collegio) che vogliano partecipare all’evento “𝗜l futuro che vogliamo”, in programma a 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼𝗻𝗲, nei giorni 𝟭𝟯 𝗲 𝟭𝟰 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯. Le quote di iscrizione per la loro partecipazione saranno a carico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati".
Confermato così l’incontro in programma, che fisserà l'agenda di una nuova generazione di geometri e che, dopo l'alluvione in Emilia Romagna, vuole essere un chiaro segnale dell'impegno della categoria al fianco dei tantissimi colleghi e di tutti i cittadini colpiti. All’opera i componenti della Commissione Giovani. Non è la prima volta, e per questo motivo non mollano. Dopo le esperienze delle passate occasioni (la prima realizzazione del progetto “Geofactory, laboratorio di idee under 35” e la partecipazione al 45° Congresso di Categoria, entrambe nel 2019, l’Agorà virtuale nel 2020 e Orizzonte Giovani nel 2022) i geometri under 35 sono determinati a disegnare ora il loro futuro, confrontandosi sui temi che hanno individuato.
LE COORDINATE. Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo, questo incontro si colloca come il 2° Meeting Nazionale Giovani Geometri, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Il format prevede due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology (da loro già sperimentato in vista, appunto, del Congresso del 2019) che si svolgeranno, dal 13 al 14 giugno 2023, a Riccione, su quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): 1.innovazione tecnologica, 2.sostenibilità ambientale, 3.formazione di qualità, 4.professione4.0.
I PROTAGONISTI. Per ora hanno il volto, il cuore e il pensiero di Sara Gepponi, referente nazionale della Commissione Giovani. Fra le idee da mettere in campo, e gli impegni professionali, non avrebbe solo bisogno di spostare le lancette in avanti come per l’ora legale: dovrebbe editare un doppio calendario. Da fine maggio è in Florida, e più precisamente a Orlando, insieme ad altri coetanei a esporre il proprio paper nell’ambito della Working Week 2023 di FIG - International Federation Surveyors, una opportunità sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
E per Riccione è già pronta: “Molti giovani non intraprendono per la complessità della gestione fiscale: benché comprensibile non è una ragione valida. Abbiamo le porte aperte sul domani: la decarbonizzazione del parco immobiliare e la direttiva per l’edilizia green sono solo due fra le prossime sfide. Cosa aspettiamo?” E con lo stesso tono è pronta ad ammonire i colleghi più esperti: “Una cosa è certa: noi dobbiamo imparare a dialogare con le generazioni precedenti e, per converso, i senior dovranno iniziare a non impiegare i tirocinanti per fare le fotocopie. Se poi la junior è donna, capita molto spesso che entrambi escano da questa esperienza come due mondi che hanno ruotato su orbite diverse, senza incontrarsi: un vero peccato”.
Per ogni info, e per iscriversi, a disposizione un sito dedicato.
QUI il programma
Didascalia della foto
La delegazione italiana del Consiglio nazionale a Orlando (USA), da sinistra Cromwell Manaloto, Luca Dal Buono, il consigliere segretario Enrico Rispoli e il funzionario capo area Maria Grazia Scorza, Daniele Brancato, Sara Gepponi, Enrico Davoli e Leonardo Franchi
Formazione, il nuovo corso CNGeGL in amministrazione condominiale
E’ riservato agli iscritti all'Albo di categoria e avrà inizio il 23 giugno 2023 il nuovo ciclo di formazione e aggiornamento professionale in amministrazione condominiale organizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Sono articolati in moduli didattici che comprendono la trattazione della normativa, la giurisprudenza aggiornata e l’approfondimento tecnico di alcuni casi pratici. Ecco i requisiti dei nuovi corsi di formazione e di aggiornamento in amministrazione condominiale organizzati dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (QUI la circolare), che si svolgeranno online sulla piattaforma messa a disposizione dalla Fondazione Geometri Cuneo.
Una scelta che giunge in seguito alle numerose richieste ricevute dopo le precedenti edizioni e al soddisfacente riscontro avuto dagli iscritti cui è riservata questa iniziativa. In attesa della definizione delle modalità e dei tempi di svolgimento del corso base, la sessione di aggiornamento professionale in amministrazione condominiale è pronta a partire, durerà 18 ore e avrà inizio il 23 giugno 2023.
QUI il programma del corso
Foto a corredo di Alejandro Escamilla su Unsplash
Laurea del geometra, gli studenti della Politecnica delle Marche a Roma
Gli studenti del corso di laurea in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio all’università Politecnica delle Marche hanno incontrato a Roma gli esponenti della attuale governance del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. I giovani – insieme al presidente del Collegio Geometri di Ancona Diego Sbaffi e al professore Andrea Betto di diritto amministrativo - sono stati accolti dal vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi e dai consiglieri CNGeGL Paolo Biscaro e Pierpaolo Giovannini
“Ho sempre creduto tantissimo nella riforma del percorso di accesso alla professione proposta dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e, proprio nella sala consiglio a Roma, in cui lo incontrai nel 2015 per parlarne, mi sono ritrovato nel 2023 con gli studenti che oggi frequentano il corso di laurea in Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio all’università Politecnica delle Marche. Comprenderete che è stata una emozione grandissima e una bella soddisfazione!”
A parlare così è il presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Ancona, Diego Sbaffi, a margine dell’incontro in cui i ragazzi hanno potuto visitare l’ente che li rappresenterà in futuro e, soprattutto, hanno dialogato direttamente con i vertici della categoria. Alla gioia del dirigente territoriale si è sommato, dunque, l’interesse dei protagonisti che hanno conversato sulle prospettive della professione, sulle principali opportunità in essere.
“È stato entusiasmante – ha detto il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi – osservare come erano informati e ponevano domande puntuali. La conversazione è stata davvero amabile, ai nostri futuri colleghi è stato delineato lo scenario economico in cui si collocheranno, illustrato il sistema Paese e la macchina amministrativa pubblica, il ruolo sociale della nostra figura nel contesto generale della filiera delle costruzioni, in cui le transizioni energetiche e digitali permettono un esercizio delle attività di gran lunga avanzato rispetto al passato e pieno di spunti innovativi”.
In questa direzione si sono allineati gli interventi dei consiglieri CNGeGL Paolo Biscaro e Pierpaolo Giovannini che, peraltro, rivestono la carica di presidente il primo, e di consigliere il secondo della Fondazione Geometri Italiani, la realtà di categoria che, fra le altre finalità istituzionali, si occupa di orientamento scolastico in entrata e in uscita.
A far scattare la molla è stato, però, il professore Andrea Betto, docente di diritto amministrativo nelle università Sapienza di Roma e alla Politecnica delle Marche di Ancona. Lui, l’ideatore e organizzatore dell’iniziativa, “in occasione di una delle visite di istruzione che solitamente propongo ai miei allievi, ha ipotizzato di fissare un tu per tu istituzionale per gli studenti, ponendo al centro le innovazioni tecnologiche che caratterizzano il settore e il change management di un professionista al giorno d’oggi”.
Da Brescia a Orlando, un unico palcoscenico per i Giovani Geometri
Le relazioni degli under 35 della Commissione Giovani sono state ufficialmente presentate oggi alla platea internazionale, riunita in questi giorni a Orlando (USA), per l'incontro annuale FIG - Working Week 2023. In precedenza, ed esclusivamente alla categoria, i paper al centro del programma tecnico scientifico sono stati esposti a Brescia, la capitale italiana della cultura 2023
Su invito del presidente Maurizio Savoncelli, la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha scelto Brescia, annuale capitale italiana della cultura 2023, per la presentazione in anteprima delle loro relazioni alla Categoria. Gli interventi sono stati per la prima volta accolti tutti dal coordinamento tecnico scientifico FIG - Working Week 2023 e divenuti oggi parte integrante del programma generale, nell’ambito delle attività internazionali coordinate dal Consigliere Segretario Enrico Rispoli e dal funzionario capo area Maria Grazia Scorza.
Nel consesso che riunisce la comunità internazionale dei professionisti tecnici, i geometri Daniele Brancato, Enrico Davoli, Luca Dal Buono, Leonardo Franchi, Sara Gepponi e Cromwell Manaloto sono intervenuti oggi su temi strategici quali la gestione delle emergenze, il cambiamento climatico, l’efficienza energetica, la teoria dei giochi applicata all’orientamento scolastico.
La presentazione alla Categoria si è tenuta nel corso della Assemblea dei Presidenti fissata l’11 e il 12 maggio 2023 a Brescia. La prima, fra le assise di categoria itineranti in programma quest’anno, svoltasi presso l’auditorium realizzato nella bellissima chiesa rinascimentale sconsacrata di Santa Giulia. Un luogo nel cuore della città che, assieme a Bergamo, è l’annuale capitale italiana della cultura.
“Trovarmi a Brescia, pochi giorni dopo la dichiarazione ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid 19 – ha spiegato il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli – è prima di tutto un dovere verso un territorio che ha pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane, ma che proprio grazie alla cultura rinasce e offre contributi importanti al tessuto produttivo, alle istituzioni e al territorio in termini di sostenibilità, ambiente e tecnologia. In tale occasione, inoltre, è stato possibile analizzare come la categoria abbia confermato un importante accelerazione verso il domani, una capacità che è sempre appartenuta alla nostra figura professionale; a ciò si aggiunge un altro aspetto, ora divenuto una parte integrante, come le soft skills della dirigenza attuale e futura: non solo è stato possibile - durante i lavori assembleari - esaminare gli esiti di un confronto aperto e partecipato, che ha tracciato le linee guida che caratterizzeranno il futuro operato della rappresentanza nazionale e territoriale; nel corso dell’incontro abbiamo seguito con interesse l’esposizione delle relazioni dei giovani under 35. Questi interventi sono per tutti noi un motivo di profondo orgoglio”.
I PROTAGONISTI E I TEMI
Geometra 2030: challenges and insights in spatial planning for the Italian Surveyors
Daniele Brancato (Collegio Gemetri Ragusa), Luca Dal Buono (Collegio Geometri Bologna), Cromwell Manaloto (Collegio Geometri di Ascoli Piceno)
La categoria dei geometri può svolgere un ruolo di primaria importanza nello sviluppo dei progetti del PNRR in Italia, come indicato nel programma Geometra2030. Al fine di mostrare gli effetti di misure di questo genere sul tessuto urbano è stato perso in esame il Superbonus 110%: funzionamento, punti di forza e debolezze. Come caso di studio specifico è stato analizzato il territorio del comune di Bologna, dal quale si è potuto evincere che l’esplosione delle CILA-s relative al superbonus 110%, non evidente nei tessuti storici della città, ha fatto scendere le pratiche ordinarie.
Geocubix: learning by play
Sara Gepponi (Collegio Geometri di Pistoia)
Il progetto Geocubix nasce dalla necessità di innovare la metodologia di formazione, scolastica e professionale. In questo caso lo strumento è un vero e proprio gioco di società, nel quale è possibile ricoprire diversi ruoli ma tutti legati alla professione di geometra. Lo scopo realizzare e gestire un complesso condominiale. Team building, sviluppo del problem solving e capacità di gestione del tempo sono le abilità che i giocatori dovranno mettere in campo per portare a termine il gioco.
Be a surveyor in emergency conditions shipwreck Costa Concordia - Emilia Romagna earthquake
Enrico Davoli (Collegio Geometri di Modena)
Il cambiamento climatico sta provocando forti mutamenti nell’ambiente che ci circonda. Il risultato è una sempre maggior frequenza di catastrofi naturali, alle quali è necessario reagire con velocità ed efficienza. Grazie alle esperienze maturate in occasione di eventi come questi, è maturata la consapevolezza della necessità di istituire un database internazionale di best practice con lo scopo di formare una figura professionale tecnica pronta ad intervenire in queste situazioni, a supporto di governi e organizzazioni intergovernative.
Real-Time Mapping Of The Waterways Network
Leonardo Franchi (Collegio Geometri di Teramo)
La digitalizzazione delle mappature dei servizi è una delle necessità più stringenti delle amministrazioni locali. Al fine di rendere questo processo più agile e preciso è possibile far ricorso alla tecnologia GIS – Geographic Information System. Questo è quanto è stato fatto per il comune di Varese, primo caso italiano. Attraverso una prima fase di lavoro sul campo, con rilievo topografico e con GPS, sono stati ricavati dati successivamente restituiti su mappe georeferenziate, ora a disposizione dell’amministrazione locale e consultabili tramite app con tutti i dispositivi possibili.
Valorizzare il geometra, a partire dai giovani
Al centro dell'odierna intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI in edicola questa mattina – viene delineata la trattazione delle tematiche al centro dell’ultima Assemblea dei Presidenti di categoria
“Sotto la spinta incessante ed esponenziale della rivoluzione digitale e dell’urgenza di realizzare in maniera concreta e strutturale la transizione ecologica, così come indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ciascun professionista avverte la necessità di un upgrade tecnologico mediante la fruizione di percorsi formativi di eccellenza. E in questa direzione si muove con sempre maggiore impegno il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, avallando un palinsesto che somma alla spendibilità tecnica delle conoscenze e delle competenze acquisite anche la loro valenza sociale”.
Così il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli commenta l’esito e i contenuti della prima assemblea itinerante del 2023, che si è svolta l’11 e il 12 maggio scorsi a Brescia, presso l’Auditorium realizzato nella bellissima chiesa rinascimentale sconsacrata di Santa Giulia. Una città che, assieme a Bergamo, è l’annuale capitale italiana della cultura. “Essere qui pochi giorni dopo la dichiarazione ufficiale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid 19 è prima di tutto un dovere verso un territorio che ha pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane, ma che proprio grazie alla cultura rinasce e offre contributi importanti al tessuto produttivo, alle istituzioni e al territorio in termini di sostenibilità, ambiente e tecnologia”.
QUI per approfondire, la pagina di ITALIA OGGI
Lavori pubblici, a Civitanova Marche la nuova data per il corso di formazione
Fissata in agenda al 19 giugno 2023 la nuova data del corso di formazione in “La disciplina dei Lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera, dalla progettazione alla cantierizzazione”
L’incontro si terrà a Civitanova Marche e interesserà gli iscritti della regione Marche, dopo la tappa interregionale dello scorso 15 maggio 2023 a Cherasco, in provincia di Cuneo, cui hanno preso parte i professionisti della regione Piemonte.
Facendo seguito agli appuntamenti dello scorso anno, salgono così complessivamente a 13 gli incontri interregionali e non svolti con le date organizzate nel 2023. Altresì destinato ad aumentare - con il prossimo aggiornamento delle registrazioni effettuate a Cherasco e a Civitanova Marche - il totale dei 3.695 partecipanti che hanno finora preso parte alle iniziative formative totalmente gratuite, fruibili online e in presenza, riservate esclusivamente agli iscritti alla categoria.
I risultati denotano l’attenzione dei geometri liberi professionisti, che hanno compreso la attuale necessità di una specializzazione formativa nel settore dei lavori pubblici, in ragione delle risorse finanziarie messe a disposizione dal PNRR. Una misura straordinaria che nei prossimi cinque anni offrirà moltissime opportunità dalla pubblica amministrazione e dalle imprese appaltatrici.
Un andamento confermato dalla mole quotidiana di richieste di geometri competenti nella disciplina dei lavori pubblici, chiaro indicatore di quanto lungimirante sia stata l’ideazione e la promozione itinerante di questo ciclo formativo, una scelta sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e affidata al consigliere Antonio Acquaviva, coordinatore del gruppo di lavoro a cui partecipano Franco Cotza e Paolo Ghigliotti, rispettivamente presidenti dei collegi di Cagliari e Genova.
QUI la galleria fotografica
QUI il programma
Emilia Romagna, la Struttura Tecnica si mobilita per la Protezione Civile
L’organismo è pronto con i propri tecnici per il censimento dei danni
In queste ore drammatiche per la popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione, per il supporto tecnico alle attività di gestione dell’emergenza e al censimento dei danni STN - Struttura Tecnica Nazionale ha comunicato la propria disponibilità al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, al Direttore Operativo del Coordinamento Emergenze della Protezione Civile Luigi D’Angelo e al Direttore dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna Rita Nicolini.
La Struttura Tecnica Nazionale riunisce sette professioni dell’area tecnica e, in considerazione delle avversità atmosferiche che stanno interessando in modo particolare il mondo produttivo e agricolo, è in grado di mettere a disposizione - oltre alla conoscenza e capacità di ingegneri, architetti, geometri e geologi - le competenze dei tecnici agronomi e forestali e dei periti agrari e industriali, al fine di costituire squadre di intervento miste per l’attività di censimento dei danni.
QUI il comunicato stampa STN.
Audizione alla Camera dei Deputati - VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici
Convocata dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, RPT - Rete Professioni Tecniche è stata audita alla Camera dei Deputati. In rappresentanza dell’organismo associativo sono intervenuti il coordinatore Armando Zambrano e il consigliere Maurizio Savoncelli, che hanno depositato una indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia appositamente elaborata da RPT
Sulla base dei dati oggettivi al centro dello studio, e in riferimento alla rimodulazione dei bonus, il meccanismo generale illustrato da RPT - Rete Professioni Tecniche è il seguente:
1.una quota parte delle spese viene finanziata con il meccanismo delle detrazioni fiscali da riportare nella dichiarazione dei redditi del contribuente per un periodo di 15 anni in modo da limitare il caso degli incapienti;
2.la parte restante della spesa viene finanziata da un mutuo trentennale a tasso agevolato, per il quale lo Stato potrebbe accollarsi per intero la quota interessi. Le spese, in questo modo, verrebbero in primo luogo diluite nel tempo al fine di gravare il meno possibile sui proprietari di immobili.
A seguire, viene chiaramente precisato che occorre comunque un miglioramento nella gestione dei crediti di imposta e, per l’occasione, RPT ha messo a disposizione della Commissione un documento che contiene tutte le analisi, le valutazioni e le proposte che i professionisti tecnici hanno elaborato nel tempo e con lo stretto rispetto di uno spirito di collaborazione costruttiva.
Prendendo la parola dopo il coordinatore Armando Zambrano, il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli ha spiegato: “gli incentivi fiscali Ecobonus e Sismabonus incidono positivamente nell’indotto occupazionale, determinandone la qualità e fissando i livelli settoriali di ricerca e innovazione. Rappresentano inoltre uno strumento di attuazione dell’efficientamento energetico e della messa in sicurezza che si traduce in un’azione di decoro delle nostre città, delle periferie e dei borghi. E alla luce di quanto accaduto in Emilia Romagna, dobbiamo aggiungere che siamo giunti alla necessità di un approccio metodologico ormai improcrastinabile, che analogamente a quanto proposto in chiave generale e in termini di impatto ambientale, conduce unicamente a rielaborare la materia degli incentivi fiscali quale meccanismo in grado di assicurare una doppia valenza: essere economicamente autosufficiente e, al tempo stesso, liberare le risorse dello Stato per offrire spazio agli interventi pubblici di contrasto al dissesto idrogeologico”.
QUI il comunicato stampa RPT
QUI l’indagine conoscitiva RPT
QUI l’audizione alla Camera dei Deputati
Al via i corsi pratici in campagna per periti estimatori
Formare sul campo gli esperti impegnati nella stima dei danni da avversità atmosferiche. È questo l’obiettivo principale del corso pratico di perizia preventiva e definitiva organizzato dalla Rete Nazionale degli Istituti Agrari.
Si tratta di una specifica iniziativa pratica che si svolge in 2 giornate (12 giugno e 21 agosto 2023 a Imola) con l’effettuazione di stime, prima preventive e, il secondo giorno, definitive. È un corso innovativo, sulle colture arboree con momenti in aula ma prevalentemente in campagna, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nell'intento di sostenere la formazione degli studenti e l'aggiornamento professionale dei propri iscritti.
Possono partecipare coloro che svolgono l’attività di perito estimatore danni da avversità atmosferiche e chi vuole avvicinarsi a questa attività professionale. La Rete Nazionale degli Istituti Agrari ha già fissato altri appuntamenti formativi in un’unica giornata: il 24 luglio 2023 a Cortona (AR) sull'uva da vino, il 21 agosto 2023, nuovamente a Imola sulle colture arboree e l'uva da vino, il 28 agosto 2023 a Voghera (PV) sul riso, il 4 settembre 2023 a Locorotondo (BA) sull'uva da vino.
QUI per il programma completo e le modalità di iscrizione.
Al via le candidature per il City_Brand&Tourism Landscape Award
Il premio è nato per sensibilizzare alla promozione del progetto del paesaggio come strumento di miglioramento della qualità di vita. Si concluderà il 6 e 7 luglio 2023 con un simposio internazionale a Milano
Aperte dal 15 maggio 2023 le candidature per il City_Brand&Tourism Landscape Award. L’iniziativa è organizzata da Paysage Topscape - promozione e sviluppo per l’architettura del paesaggio e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Il premio torna dopo tre anni di interruzione obbligata e di edizioni via web, mettendo al centro il paesaggio come strategia, e la sua qualità nel cambiamento climatico per la resilienza urbana e sociale. Fare paesaggio costituisce un’azione ambientale e culturale insieme, strumento di attuazione di politiche tanto ecologiche quanto sociali. Per questo, il riconoscimento mira a promuovere e a ricercare nuovi possibili equilibri in uno spazio che è stato concepito per permettere il dialogo tra architettura e paesaggio, aspirando alla promozione di sinergie tra costruito e natura per nuove dinamiche territoriali nelle sette tematiche proposte.
Queste le categorie per le quali sarà assegnato il premio:
• CATEGORIA A: CITY LANDSCAPE, NATURE BASED SOLUTIONS - Per progetti di paesaggio di varia scala realizzati in contesti urbani, riqualificazioni paesaggistiche degli spazi urbani, territori metropolitani di frangia, verde nella città densa, pianificazione urbana e grandi trasformazioni territoriali e per progetti che prevedano, come inserito nel D.L. 14 ottobre 2019, “azioni di riforestazione come misura urgente per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”;
• CATEGORIA B: BRAND&LANDSCAPE - il progetto del paesaggio per i luoghi di produzione e per l’industria;
• CATEGORIA C: CITY PLAY&SPORT - aree gioco, spazi ludici e aree sportive nel paesaggio;
• CATEGORIA D: TOURISM LANDSCAPE - il progetto del paesaggio per il turismo;
• CATEGORIA E: PAESAGGIO IN LUCE - il progetto della luce nella valorizzazione del paesaggio;
• CATEGORIA F: DIGITAL LANDSCAPE - la tecnologia per l’esperienza di Paesaggio;
• CATEGORIA G: ENERGY LANDSCAPE - per progetti per l’integrazione tra produzione energetica e paesaggio.
La giuria selezionerà i progetti sulla base dei seguenti criteri: originalità, innovazione e qualità complessiva della proposta progettuale; coerenza della proposta progettuale con il programma del bando e di CITY’SCAPE; chiarezza della proposta attraverso l’articolazione del testo di presentazione e degli elaborati.
Le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 15 giugno 2023. La presentazione dei progetti selezionati e la premiazione dei vincitori di “City_Brand&Tourism Landscape Award” si terrà i prossimi 6 e 7 luglio 2023 alla Triennale di Milano, Salone d’Onore - viale Alemagna 6 - nell’ambito del simposio internazionale “City-Brand&Tourism Landscape. Il progetto del paesaggio come strategia nel cambiamento climatico per la resilienza urbana e sociale”.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
QUI per info.
QUI per il bando.
In Campania la prima diramazione della Struttura Tecnica Nazionale
Costituita in provincia di Caserta la prima Sezione Operativa Territoriale della Struttura Tecnica Nazionale, che opera a supporto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile della Campania
Le professioni tecniche della provincia di Caserta hanno siglato una lettera di intenti per costituire SOT, la prima Sezione Operativa Territoriale della Campania a supporto di STN, la Struttura Tecnica Nazionale che opera nelle emergenze e nelle calamità per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Il protocollo è stato siglato il 13 maggio 2023 in occasione del Salone dell’Edilizia Digitale che si è svolto a Caserta, nell’ambito delle iniziative e degli incontri che hanno visto protagonisti i professionisti tecnici, quale il convegno “Il contributo delle professioni tecniche per le attività di supporto alle emergenze”.
La lettera porta la firma di Aniello Della Valle, presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Caserta, e degli esponenti delle altre categorie tecniche: ingegneri, architetti, geologi, periti agrari, periti industriali, agronomi e forestali.
“In particolare, è stata fortemente voluta - spiega Aniello Della Valle –una collaborazione interdisciplinare delle professioni interessate, nonché dei relativi sistemi ordinistici della provincia di Caserta, al fine di poter assicurare quali agibilitatori, ovvero professionisti tecnici delle emergenze, un servizio efficace ed efficiente in scenari di mobilitazione per le calamità naturali. Per questo motivo è stata fissata, contestualmente alla firma del documento, la prima assemblea costitutiva di SOT: un chiaro riferimento alla volontà di entrare subito in azione”.
“Nel fitto quadro delle attività che caratterizza l’impegno quotidiano di STN – spiega Ezio Piantendosi, vice presidente CNGeGL e Coordinatore del Comitato Gestione e Coordinamento STN – poter confidare sul sostegno delle unità territoriali, peraltro contemplate dal nostro statuto e parte integrante di un’azione di rapporto con il territorio, significa potersi avvalere delle affidabili e comprovate capacità dei colleghi nei momenti in cui è strettamente necessario. La nascita di questo nuovo organismo, dopo le sperimentazioni positivamente condotte in Emilia Romagna e nelle Marche, è ulteriore motivo di conforto e rappresenta un elemento di sicurezza aggiuntivo”.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO SAVONCELLI
I lavori della seconda giornata dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia si concludono con la relazione del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli che, in relazione agli esiti dei tavoli OST tenuti dai presidenti di collegio, e ora al centro di questa assise per il report consuntivo messo a disposizione, congiunge con un unico fil rouge le aspettative della platea e gli highlights della Categoria
Questa Assemblea dei Presidenti si tiene per una ragione precisa, e sceglie Brescia (e Bergamo) Capitale della Cultura 2023 per contestualizzare l’impegno della dirigenza di categoria espresso nel confronto partecipato sui temi dei tavoli OST, esaltandone la pronta determinazione a delineare un nuovo scenario che possa assegnare alle future generazioni la prospettiva di un domani migliore. A questo riguardo, e parte da un preciso volere del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, nell’incontro prendono parte - per la prima volta - gli under 35 che presenteranno a Orlando (USA), con le loro relazioni entrate tutte a far parte del programma tecnico scientifico della Working Week 2023, l’appuntamento di FIG, International Federation of Surveyors. Nel chiaro intento del presidente mettere da un lato in risalto l’obiettivo raggiunto dai giovani colleghi e dall’altro, offrendo loro e ai dirigenti di categoria intervenuti tale opportunità, consentire a ciascuno di mettere a fattor comune esperienze e sensibilità, opinioni e visioni, condividendo il nuovo orizzonte da intraprendere.
Il biglietto aereo per Orlando è pronto, ma non è l’unica meta imminente per gli under 35.
"Verissimo! Il 13 e il 14 giugno si ritroveranno a Riccione , un appuntamento deciso dalla Commissione Giovani che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso: “Il futuro che vogliamo”. Non da meno poteva essere l’esplicitazione dell’intento coniugata con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”. Si tratta di un evento rivolto a circa 12mila geometri professionisti iscritti all’Albo (il 10% del totale), che si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Il format prevede due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology, da loro già sperimentato in precedenza, in vista del Congresso del 2019".
In questo momento è roseo persino il quadro dei redditi.
"In tal caso, grazie al conforto oggettivo dei dati di Cassa Geometri: fatturato e volume di affari sono in crescita per la Categoria. Una prospettiva che interessa le nuove generazioni e concorre alla scelta del percorso di studi superiore per svolgere questa professione: le nuove iscrizioni all’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio si proiettano oltre gli ultimi risultati. Il report curato dal Consiglio nazionale è stato aggiornato all’anno scolastico 2023/2024 e sarà reso a breve disponibile ai presidenti di collegio: rappresenta un ottimo strumento di individuazione di buone prassi, in ottica di orientamento scolastico in entrata".
Cosa ha reso possibile questa evoluzione?
"Indubbiamente, una concomitanza di fattori. Una cosa è certa, al centro di ogni passaggio resta la necessità di una formazione specialistica del geometra professionista in aggiunta quella tradizionale. È uno degli aspetti che desidero sempre sottolineare ricordando, oltre alla dedizione finora profusa nell’ambito dell’aggiornamento professionale, le iniziative intraprese recentemente dal Consiglio nazionale, per esempio, con il corso dedicato ai Lavori Pubblici e riservato agli iscritti. Nelle 11 tappe che si sono finora tenute, grazie ai Collegi che hanno ospitato la sessione tematica, in presenza e da remoto hanno partecipato 3.301 geometri”. Fra le nuove specializzazioni, invece, si annoverano i titoli di “Esperto in edificio salubre , dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’universal design” un nuovo corso annunciato in anteprima a questa riunione e in corso di pubblicazione su Geoinformazione. In ultimo ma non perultimo, il corso base - proposto da CNGeGL e organizzato dall’università di Pisa, Dipartimento di ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni – risponde alla richiesta esponenziale dei geometri di percorsi formativi specifici finalizzati alla conoscenza delle tecnologie per l’efficienza energetica o ambientale. Fra gli obiettivi, in questo caso, formare il partecipante al ruolo di consulente sulle tecnologie per l’efficienza energetico ambientale, mettendolo in grado di poter supportare i propri clienti in merito alle scelte più opportune ed efficaci dal punto di vista del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale. A questo punto non posso non citare il corso in “Esperto di edificio salubre” e in “Esperto risanamento da gas radon”, entrambi ideati e organizzati dall’associazione “Donne Geometra”. il secondo è giunto già alla quinta edizione e annovera 500 professionisti formati e inseriti in appositi albi speciali, mentre il secondo ha totalizzato dal 2015 a oggi circa 10.000 esperti, che hanno conseguito una formazione specifica e sono ora in possesso di una qualifica che permettere loto di operare sul territorio nazionale".
Un aggiornamento dello scenario politico è parte integrante della sua relazione.
"Nuovo Codice Appalti, Equo compenso, Ddl Concorrenza (Balneari), Censimento Geometri nei ruoli istituzionali. Semplificando posso rispondere per titoli e, riassumendo le principali novità riepilogate alla platea, ho ricordato che tra le misure contenute nel recente decreto Milleproroghe c’è lo slittamento di un anno della scadenza delle attuali concessioni balneari, il rinvio delle gare, l’istituzione di un tavolo a Palazzo Chigi con la presenza dei ministeri interessati e associazioni di categoria, la dilazione di 5 mesi (fino a luglio) per la mappatura delle concessioni demaniali per l’esercizio della delega prevista dal Ddl concorrenza. In poche parole, tutti i presupposti per fare tesoro delle indicazioni messe a disposizione negli incontri formativi organizzati sulla sussidiarietà orizzontale e gli strumenti per lavorare con i comuni, da cui emerge in tutta la attualità il dettaglio delle fasi operative e della successiva specificità nella predisposizione degli atti digitali per l’accesso al Sistema Informativo Demaniale del Demanio marittimo".
QUI la presentazione del presidente Maurizio Savoncelli
Innovare le conoscenze e le competenze proprie del geometra
Con questa iniziativa il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati conferma un impegno volto a concorrere all’affermazione di una cultura della accessibilità, e a sostenere un’azione di inclusione svolta dalla categoria nell’ambito di un più ampio processo di rigenerazione urbana e di governo della trasformazione territoriale: uno scenario in cui il geometra, in particolare, è chiamato a esprimere appieno il ruolo sociale della sua capacità professionale.
Dopo la presentazione in anteprima all’Assemblea dei Presidenti di Brescia, il corso “Esperti in accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal design” è online! Punto di forza di questo nuovo progetto formativo è l’ampia trattazione delle tematiche, per consentire al professionista di applicare correttamente la normativa italiana ed europea, osservare le indicazioni progettuali ai fini delle agevolazioni fiscali, in una panoramica che comprende casi studio e pone al centro le soluzioni legate alle disabilità motorie e sensoriali, psichiche e intellettive (QUI la news con l’intervista al consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi).
Impostazione metodologica e approccio formativo hanno inoltre debitamente tenuto conto delle crescenti esigenze della collettività e le ulteriori possibilità di mercato offerte dalla proroga della misura del 75% fino al 2025 (QUI la brochure con la presentazione del professor Tommaso Empler dell’università Sapienza di Roma).
L’iniziativa si inserisce in una più ampia cornice di interventi dedicati alla categoria, volti alla formazione e sensibilizzazione dei propri professionisti al tema dell’inclusione, intrapresa oltre dieci anni orsono con il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, ideato insieme all’associazione FIABA Onlus e giunto quest’anno all’undicesima edizione. Grazie a questa attività, oltre 7000 studenti degli istituti tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio hanno avuto la possibilità di misurarsi nella professione realizzando progetti di riqualificazione inclusiva. Dagli esiti del concorso, inoltre, nel 2016 ha preso forma la prassi di riferimento UNI 24:2016 “Abbattimento barriere architettoniche - linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica Universal Design”, pubblicata da UNI-Ente Italiano di Normazione dopo un fitto tavolo di lavoro formato, fra gli altri, dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e FIABA Onlus.
LE DICHIARAZIONI
“Queste scelte – afferma il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - rappresentano solo alcuni fra gli elementi che confermano come la Categoria sta da tempo preparando il suo futuro e, di anno in anno, rivela di saper crescere, dopo aver allineato tutti gli indicatori positivi: sul fronte dei redditi, della formazione, dell’istruzione, della governance, del dialogo e della cooperazione interprofessionale” (QUI il suo video di presentazione del corso).
“L’occasione messa a disposizione dall’intraprendenza ideativa espressa nello sviluppo del corso - aggiunge il presidente di Fondazione Geometri Italiani Paolo Biscaro – rappresenta un’inedita opportunità di aggiornamento tecnico e professionale. Non solo, è una ulteriore possibilità per raggiungere le nostre finalità istituzionali: esaltare la capacità del geometra quale anello di congiunzione fra la collettività e la pubblica amministrazione” (QUI il suo video di presentazione).
“Il corso è un efficace strumento nella progettazione, conduzione ed esecuzione di opere volte a migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini - conclude il consigliere CNGeGL Paolo Nicolosi - che si pone, al tempo stesso, come un utile percorso di aggiornamento professionale che offre importanti strumenti operativi per la cultura dell’accessibilità, dell’Universal Design e non solo".
I PARTNER
Il corso è organizzato da Fondazione Geometri Italiani e dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’università Sapienza di Roma, realizzato con il contributo di FIABA Onlus e GEOWEB SpA, patrocinato da ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani. Dal 12 maggio 2023 è pubblicato sul portale Geoformazione di GEOWEB SpA.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL VICE PRESIDENTE EZIO PIANTEDOSI
Dopo i saluti istituzionali, iniziano i lavori dell’Assemblea dei Presidenti del 11 gennaio 2023 con la relazione del vice presidente Ezio Piantedosi. Il suo intervento è incentrato sul report dei tavoli OST, che si sono tenuti a Roma, il 15 e il 16 febbraio 2023 durante l’ultima assise di categoria.
Allo scopo di richiamare le azioni proposte emerse da ciascun tavolo, l’articolato compito del vice presidente Ezio Piantedosi è iniziato con l’analisi delle soluzioni alle principali criticità riscontrate, con l’intento di avviare una seconda fase del confronto intrapreso dai presidenti di collegio durante i tavoli OST, o meglio la costruzione collettiva delle risposte.
Nello scenario così delineato, l’esposizione giunge alla fase più attesa: la progettazione e l’operatività condivisa che si completerà solo nella seconda giornata di lavoro, quando si svolgeranno gli interventi dei presidenti che vorranno prendere la parola. Prima di allora, in questa prima fase sono richiamate dal vice presidente Ezio Piantedosi le attività svolte dalla categoria e che rappresentano già una risposta esigenze emerse: una ottima occasione per fare con lui il punto della situazione.
Tavoli OST: prima il congresso di categoria e ora i presidenti di collegio. Anche questa esperienza è stata convincente?
“Siamo ottimisti, il riscontro della dirigenza territoriale è stato positivo: 98 presidenti di collegio o loro delegati hanno raccolto con entusiasmo l’invito, identificato i temi di interesse divenuti poi sei macro argomenti che hanno originato altrettanti tavoli; hanno preso parte alla discussione, nominando un loro portavoce che ha strutturato l’intervento al termine come un instant report. Non da meno, l’esito conclusivo della condivisione delle idee con l’obiettivo di far emergere dall’interno proposte, idee e piani di azione concreti: lo stato d’animo al termine era di massima apertura e c’era molto interesse a immaginare di poter replicare in scala ridotta l’esperienza una volta tornati ‘a casa’”.
Dal confronto partecipato alla progettualità condivisa: quale impegno sarà necessario per effettuare ora questo passaggio?
“Il percorso intrapreso ha avviato per la prima volta a un confronto partecipato sui temi che più stanno a cuore alla Categoria, con un obiettivo unico: elaborare insieme lo sviluppo di una visione comune di futuro. È una scelta ambiziosa, non ci sono dubbi. Finora non era stata mai presa in considerazione e indubbiamente può portare a una utilità: identificare le linee di indirizzo di domani per la valorizzazione della professione e della figura del geometra. In questo momento, dopo aver superato la fase 1 in cui si è tenuto il confronto partecipato con il metodo OST, ci troviamo nella fase 2: la costruzione collettiva delle risposte. Quest’ultima, a sua volta, sarà propedeutica al passaggio nella fase 3: la progettazione e la operatività condivisa”.
Qual è stato il processo di costruzione delle risposte?
“Su alcune delle azioni proposte siamo in grado di fornire alcune risposte nei termini di quanto già in itinere, di quanto in rampa di lancio e, inevitabilmente, di quanto oggettivamente irrealizzabile. Questa primo dibattito verrà affrontato tra oggi e domani, e chiamerà in causa il Consiglio nazionale nelle persone del presidente Maurizio Savoncelli, del segretario Enrico Rispoli e dei consiglieri Paolo Nicolosi e Luca Bini. Inoltre, sarà coinvolta la Fondazione Geometri, più e più volte avocata nelle varie discussioni. La sua attività è trasversale alle azioni proposte dai tavoli: la comunicazione, l’orientamento e la formazione sono tra le leve più importanti per realizzare, come recita lo statuto “la valorizzazione della figura e della professione del Geometra a mezzo del continuo aggiornamento e perfezionamento tecnico scientifico e culturale in tutti i settori della formazione e della professione del Geometra”. A questo riguardo, è stato programmato un intervento del consigliere Paolo Biscaro, nel ruolo di presidente di Fondazione Geometri Italiani”.
In qualità di alto dirigente di categoria, è stato semplice indossare i panni del vice presidente nazionale in questa Assemblea?
“Il Consiglio è stato chiamato a prendere decisioni in virtù del suo status di corpo intermedio: da qui l’importanza fondamentale degli input provenienti dalla base, soprattutto se legittimati da un confronto apertamente finalizzato a fare emergere e sviluppare proposte concrete e realizzabili. In ultimo, ma non per ultimo, il compito più grande toccherà alla platea, e l’auspicio è che si possa trattare quasi di un secondo OST, laddove l’ulteriore confronto contribuisca a sviluppare una visione comune sugli aspetti emersi nella precedente discussione, a cercare insieme la soluzione ai problemi, a prendere decisioni”.
QUI la presentazione del vice presidente Ezio Piantedosi.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE LUCA BINI
Al termine delle relazioni del Vice Presidente Ezio Piantedosi e del consigliere Paolo Nicolosi giunge l’intervento del consigliere Luca Bini che, dopo aver annunciato l’iniziativa a Roma, nel corso dell’Assemblea dei Presidenti dello scorso dicembre, presenta ora all’assise di categoria riunita a Brescia “Il futuro che vogliamo”, l’appuntamento fissato a Riccione, il prossimo 12 e 13 giugno 2023.
L’organizzazione di un evento nazionale degli under 35, che metterà al centro della discussione i temi portanti del presente e del futuro della professione, è il prossimo progetto della Commissione Giovani. Un appuntamento in cui credono molto: i componenti si sono dati l’obiettivo di avere la presenza di almeno 3 coetanei per ciascun Collegio, totalizzando una partecipazione diffusa e significativa.
Sulla loro iniziativa interviene il consigliere Luca Bini: “i giovani geometri hanno promosso in precedenza altre attività e preso parte a importanti momenti della categoria, sono pronti a confrontarsi e relazionarsi con i colleghi per definire l’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri, o meglio il sottotitolo del loro evento”.
Qual è la genesi e il senso di iniziativa?
“L’evento si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’obiettivo di avviare un confronto ampio e costruttivo su temi cruciali per la crescita economica, sociale e culturale della Categoria. Una scelta per assegnare la debita attenzione alle tappe di accompagnamento a due importanti traguardi fissati dalla Comunità Europea entro il 2050: la neutralità climatica, che reca con sé il taglio delle emissioni - entro il 2030 - di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, e la completa decarbonizzazione del parco immobiliare, con il progressivo raggiungimento delle classi energetiche F (entro il 2030) ed E (entro il 2033), come prevede la Direttiva per l’edilizia green”.
Come si svolgeranno le attività?
“Il format prevede una due giorni di confronto partecipato con il metodo OST, Open Space Technology, caratterizzato da una peculiarità: far emergere dall’interno di qualsiasi tipo di organizzazione - mediante l’interazione diretta dei suoi membri - idee, proposte e piani di azioni concreti per dare risposta alle esigenze avvertite dalla specifica comunità. Al centro della discussione sono stati posti i quattro macro-temi considerati i driver di sviluppo della professione, sempre più protagonista della transizione ecologica disegnata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): si tratta di #innovazione tecnologica, #sostenibilità ambientale, #formazione di qualità, e #professione4.0”.
Quali sono i dettagli dell’incontro?
“È un evento rivolto ai circa dodicimila geometri professionisti under 35 iscritti all’albo, organizzato dal CNGeGL in collaborazione con la Commissione Giovani. Si svolgerà presso il Palazzo dei Congressi di Riccione nei giorni 13 e 14 giugno 2023 prevedendo 28 tavoli OST coordinati da componenti della Commissione Giovani. Relativamente al timing delle iscrizioni è fissato al 15 maggio 2023 l’invio del link di iscrizione in anteprima ai presidenti di Collegio e, successivamente, il 24 maggio 2023 la trasmissione dello stesso link di iscrizione a tutti gli under 35 appartenenti all’Albo. Tutto questo per garantire la massima rappresentatività territoriale e per il coinvolgimento di un numero massimo di partecipanti ai tavoli OST di 330 professionisti. Ai partecipanti saranno assegnati 12 CFP per entrambe le giornate formative, mentre il contributo economico pro capite per la partecipazione è stato fissato in 40 euro + IVA”.
C’è una connessione fra l’iniziativa degli under 35 e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince chiaramente come siano presenti in modo evidente termini come collaborazione, professione, competenze, digitale, futuro e giovani. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti dell’evento “Il futuro che vogliamo, l’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”.
QUI la presentazione del consigliere Luca Bini.
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO NICOLOSI
Dopo l’intervento del vice presidente Ezio Piantedosi, l’Assemblea dei Presidenti del 11 maggio 2023 a Brescia prosegue con la relazione del consigliere Paolo Nicolosi e la presentazione del nuovo corso di formazione in “Esperti sull’accessibilità: dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’Universal Design”
Le immagini di una città che può essere pienamente vissuta, di un’area storica e uno spazio culturale che vengono fruiti senza alcuna barriera percettiva, sono alcuni degli esempi che fanno da sfondo alla nuova sollecitazione rivolta agli iscritti. Con un video emozionale viene introdotta la nuova iniziativa di formazione del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati presentata ufficialmente in occasione dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia da parte del consigliere Paolo Nicolosi: si tratta del corso per “Esperti sull'accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”, a cui hanno lavorato anche i consiglieri Pietro Lucchesi e Bernardino Romiti.
Organizzata da Fondazione Geometri Italiani e dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’università La Sapienza di Roma, in collaborazione con FIABA Onlus e GEOWEB SpA, con il patrocinio di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, la novità viene pubblicata sul portale Geoformazione contestualmente all’Assemblea dei Presidenti di Brescia.
Definito dal consigliere Paolo Nicolosi come “un efficace strumento nella progettazione, conduzione ed esecuzione di opere volte a migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini”, il corso si pone come un utile percorso di aggiornamento professionale che offre importanti strumenti operativi per la cultura dell’accessibilità, dell’Universal Design e non solo. Approfondiamo ogni aspetto dalle vive parole del relatore.
Quali aspetti rendono distinguente questa iniziativa?
“La possibilità di definire il profilo e la fisionomia del “tecnico per l’accessibilità”: un professionista che sa trovare le possibili soluzioni con cui le persone con disabilità sono in grado di orientarsi, riconoscere i luoghi e le fonti di pericolo, superare le barriere architettoniche, svolgere attività progettuale secondo i criteri Universal Design”.
Un mondo inclusivo è un diritto e un dovere per tutti?
“Di più! Una condizione da cui non si può prescindere, che delinea la finalità principale del corso: fornire assistenza agli enti pubblici e ai privati per la progettazione delle opere, per l’istruzione delle pratiche di accesso ai finanziamenti, per la formazione dei PEBA - piani eliminazione barriere architettoniche introdotti dall’art. 32, comma 21, della legge 41/86”.
Come si svolge il programma del corso?
“Articolata in 13 moduli, la formazione prevede 40 ore di erogazione asincrona che comprendono la presentazione del corso, i riferimenti normativi per i luoghi pubblici e per i luoghi privati, i PEBA – Piani di Abbattimento delle Barriere Architettoniche, la progettazione, le direttive europee, i finanziamenti ed agevolazioni fiscali, la domotica, soluzioni per l’antincendio e lo sport, i vincoli urbanistici e paesistici, l’accessibilità e gli interventi nei centri storici, negli edifici in generale e in quelli vincolati, gli esempi progettuali per lo spazio pubblico, il design, l’Universal Design e la percezione psicologica dello spazio. Il percorso di apprendimento comprende, infine, delle verifiche al termine di ogni modulo, un test finale e materiale in dotazione: dalle slide dei docenti, alla registrazione delle lezioni da fruire in modalità asincrona e un e-book”.
Qual è la genesi del corso?
“Alla base ci sono 3 fattori: il primo è un’esperienza della categoria sul tema dell’accessibilità che parte da lontano, con la prassi di riferimento UNI 24:2016 elaborata in collaborazione con FIABA e UNI, l’Ente Nazionale di Normazione; insieme abbiamo pubblicato le relative linee guida “Abbattimento barriere architettoniche – linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica Universal Design”. Il secondo fattore è composto dall’attenzione crescente al tema con il concorso scolastico “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, una ultradecennale attività condotta in collaborazione con FIABA Onlus e GEOWEB SpA, al fine di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali, a favore di un ambiente urbano ispirato ai concetti di design for all e Universal Design. Il terzo fattore è rappresentato dalla volontà di avviare un volano capace di offrire reali opportunità di lavoro professionale: la proposta formativa consente di acquisire conoscenze e competenze destinate a trovare applicazione nel numero più ampio possibile di settori quali l’edilizia, i trasporti, l’ambiente, le attività turistiche e sportive, dell’informatica, delle tecnologie e del lavoro”.
Come sarà garantita la più ampia visibilità?
“Sono state predisposte due brochure: una è per la PA, e può essere diffusa territorialmente dai presidenti dei Collegi (mediante i propri iscritti); una seconda è per gli iscritti. Sono inoltre previsti eventi interregionali finalizzati a dare evidenza dell’azione formativa, con il coinvolgimento dei media locali; oltre a un posizionamento specifico sul sito istituzionale di GEOWEB SpA”.
C’è una connessione fra il corso di formazione e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince come siano presenti in modo evidente termini come formazione, orientamento, professione, competenze, digitale, futuro e giovani. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti del corso “Esperti Accessibilità, dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’Universal Design”.
QUI la presentazione del consigliere Paolo Nicolosi e sotto il video emozionale
ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO BISCARO
La prima giornata di lavori dell’Assemblea dei Presidenti di Brescia si chiudono con la relazione del consigliere Paolo Biscaro nei panni di presidente di Fondazione Geometri Italiani. A lui è affidato l’incarico di delineare come buona parte delle proposte emerse siano in parte rispondenti alle attività svolte per l’orientamento scolastico, la formazione strategica, la comunicazione e le azioni di sostegno ai collegi.
Il ruolo della Fondazione Geometri Italiani è centrale per la categoria e la sua istituzione. Fortemente voluta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e da Cassa Geometri, finalizza una mission: generare valore.
Entra così a pieno titolo in questa assise l’impegno di un’organizzazione che ha sostenuto una più stretta e fattiva relazione fra il mondo della scuola e il tessuto economico e sociale, coinvolgendo in prima persona gli esponenti del proprio sistema territoriale basato sui collegi provinciali in un percorso articolato, a cui è stato impresso un deciso contributo al rinnovamento della didattica con progetti speciali sul campo messi a disposizione delle scuole secondarie di primo grado. In questo itinere si è aggiunto un dialogo con le famiglie e gli studenti offrendo loro gli strumenti informativi e scientifici a supporto delle scelte educative. Non era possibile dubitare che in un’analisi del report dei tavoli OST entrasse in modo deciso la sua funzione. In questo dialogo ritroviamo tutti i perché.
Quali sono state le attività di affiancamento ai collegi nell’orientamento scolastico?
“L’aggiornamento delle linee di indirizzo adottate nelle relazioni con le scuole medie, gli istituti tecnici CAT e gli atenei hanno consentito nell’anno scolastico 2022 -2023 un incremento del progetto “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento scolastico”, che ha registrato l’adesione di 100 collegi su 110, e 336 referenti rispetto ai 317 dello scorso anno. A ciò si è aggiunto il corso di formazione per gli orientatori, articolato in moduli teorici e lezioni frontali, che ha registrato l’adesione di 121 partecipanti, provenienti da 77 collegi, unitamente ai rinnovati strumenti messi a disposizione come il Test di orientamento, il Laboratorio BaM e l’aggiornamento del sito Georientiamoci”.
In questa edizione del progetto la comunicazione e la reputazione hanno avuto una differenza chiave?
“Sono state organizzate una serie di campagne social di orientamento in entrata che, coinvolgendo gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e le relative famiglie, hanno tenuto in considerazione quest’anno dell’approvazione della laurea professionalizzante LP0-1 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”. Fra le novità, anche l’arrivo di un influencer che ha impresso una notevole accelerazione nei risultati e nelle aspettative. Per la reputazione è allo studio una campagna di posizionamento online/offline della categoria presso l’opinione pubblica, mentre è stato ultimato il restyling del portale “Geometri in Rete” divenuto uno spazio informativo capace di veicolare contenuti inerenti le attività del geometra allo scopo di interessare il cittadino e la pubblica amministrazione”.
Fra le proposte significative emerse nel tavolo della formazione, più di una trova risposta nelle azioni condotte annualmente da Fondazione Geometri Italiani?
“In relazione alle proposte emerse dal tavolo 5, e nell’auspicio che ogni aspetto relativamente a questi punti possa essere analizzato nella sessione plenaria, vorrei dare un input di natura costruttiva sul tema dell’alta formazione, una prerogativa di Fondazione Geometri Italiani. Solo per citare le ultime due proposte - in ordine di tempo - quali i corsi di formazione per “Esperti sull’accessibilità: dall’eliminazione delle barriere architettoniche e percettive all’Universal Design”, e per “Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica”, hanno ricevuto e riceveranno il sostegno da Fondazione Geometri Italiani. Non è tutto, l’alta formazione attivata, in itinere o allo studio, risponde a due proposte: elevare la preparazione della categoria su specifiche tematiche richieste dai nuovi scenari del mercato; realizzare percorsi di elevato livello culturale”.
C’è una connessione fra le attività di Fondazione Geometri Italiani e il report al centro dell’assemblea odierna?
“Da una rappresentazione grafica presente nella mia relazione e relativa alle parole maggiormente ricorse, in occasione dei tavoli OST in cui si sono confrontati i presidenti di collegio a Roma, si evince chiaramente come siano presenti in modo evidente termini come comunicazione, formazione, competenze, CAT, scuole e orientamento. È chiaro che in questi tavoli sono emerse, criticità, proposte e azioni che trovano già una risposta nei contenuti delle attività di Fondazione Geometri Italiani”.
QUI la presentazione del consigliere Paolo Biscaro.
Le categorie tecniche per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR
I Consigli nazionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri hanno sottoscritto un protocollo di intesa con il Dipartimento per la trasformazione digitale, Infratel Italia, Tim e Open Fiber con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla banda ultra larga. L’accordo, in particolare, è finalizzato a stabilire un sistema di rapporti tra le parti per favorire l’avanzamento delle attività del piano “Italia a 1 Giga”
La comprovata esperienza e i riferimenti dei professionisti tecnici italiani in un database stilato dagli Ordini professionali, con l’obiettivo di combattere la carenza di tecnici specializzati e permettere il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla banda ultra larga. È uno degli aspetti centrali dell’accordo firmato dai Consigli nazionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri con il Dipartimento per la trasformazione digitale, Infratel Italia, Tim e Open Fiber. Un accordo appositamente stilato per rafforzare la connettività sul territorio, supportare gli operatori nelle attività di progettazione, direzione lavori, collaudo e altre necessità tecniche nei cantieri della banda ultra larga previsti dal PNRR. I soggetti aggiudicatari del Piano “Italia a 1 Giga” potranno disporre così di un canale centralizzato, su base provinciale, per reclutare tecnici di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle reti ultraveloci.
Altro elemento decisivo è l’intesa delle parti che si impegnano a collaborare e cooperare per assicurare la pronta realizzazione dei piani del PNRR. Nello specifico, l’attuazione del piano “Italia a 1 Giga”, il programma lanciato a luglio 2021 con l’obiettivo di promuovere le reti a banda ultra larga, che consentono di garantire agli utenti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass. Un piano che prevede l’installazione di una rete idonea a fornire velocità di almeno 300 Mbit/s in download nell’ora di picco del traffico, portando la connessione nelle unità immobiliari in cui non è presente, né lo sarà entro i prossimi cinque anni.
Per la puntuale attuazione del protocollo di intesa sarà istituito un comitato di coordinamento tra le parti, che avrà funzioni tecnico-operative e di controllo. Il nuovo soggetto si riunirà con cadenza quindicinale per esaminare eventuali problematiche, proporre iniziative da intraprendere e constatare lo stato di quelle già avviate.
A cura di ciascun Consiglio nazionale, in collaborazione con i propri enti di rappresentanza territoriale, sarà la elaborazione di un database dei nominativi dei professionisti caratterizzato da una ripartizione provinciale delle competenze specifiche. Un elenco che metterà a disposizione un quadro più dettagliato sui tecnici specializzati che saranno individuati a seguito di un interesse manifestato dall’iscritto al proprio Ordine, in cui esprime la volontà a partecipare alle attività di progettazione e direzione dei lavori dei soggetti aggiudicatari.
Da Tim e Open Fiber, invece, l’impegno a mettere a disposizione una dotazione speciale ai tecnici sul territorio, una app che realizza fotografie georeferenziate alle terminazioni finali e associa automaticamente i civici di riferimento. I dati così trasmessi verranno archiviati all’interno del sistema predisposto e resi disponibili e interrogabili dal Dipartimento e da Infratel. A Tim e Open Fiber, inoltre, l’ulteriore impegno di collaborare con Infratel Italia e il Dipartimento per la definizione puntuale delle specifiche tecniche e funzionali, la distribuzione verso gli installatori degli apparati finali e il popolamento dei dati tramite l’applicazione.
Circa gli onorari professionali, infine, è previsto che gli incarichi dovranno rispettare i parametri ministeriali, indicati dal decreto 17 giugno 2016. L’intesa durerà fino al 31 dicembre 2024.
Sugli esiti conclusivi di una collaborazione che ha sempre ritenuto strategica, il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha dichiarato: “Siamo pronti a rispondere alle esigenze del Paese e metterci a disposizione delle istituzioni, che potranno fare affidamento sulla forza di una sinergia interprofessionale e multidisciplinare: l’optimum per affrontare la nuova sfida decisiva che ci aspetta. Da parte nostra, una grande consapevolezza: insieme ci siamo trovati in scenari ancor più complessi, in cui abbiamo potuto affinare la gestione congiunta, l’attuazione di piani e programmi impegnativi. Un’esperienza che replicheremo senza esitazione”.
“Il protocollo siglato oggi è un primo importante tassello della revisione della Strategia sulla banda ultra larga che abbiamo annunciato al Comitato Interministeriale per la transizione digitale. L’accordo ci permetterà di rispondere ad uno dei principali bisogni del settore delle telecomunicazioni, come la carenza di tecnici specializzati - sottolinea il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti - siamo al lavoro per mitigare i ritardi accumulati e accelerare il completamento del Piano Italia a 1 Giga. È nostra priorità abbattere il divario digitale e offrire ai cittadini servizi di connettività avanzata”.
QUI il comunicato stampa del Dipartimento per la Transizione Digitale.
Lavori Pubblici, fissata a Cherasco la nuova data per il corso di formazione della Categoria
Incessante il seguito che riscuote questa iniziativa - totalmente gratuita e riservata agli iscritti – che ha totalizzato 3.301 partecipanti e si è tenuta in 11 località, offrendo ugualmente e per ogni occasione la possibilità del collegamento online.
Questo appuntamento – sempre fruibile in presenza e da remoto - cui hanno aderito il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e il Comitato Regionale dei Collegi Geometri e Geometri e Geometri Laureati del Piemonte, è dedicato ai geometri liberi professionisti della regione Piemonte, ai quali è stata inviata direttamente dal Consiglio nazionale una mail contenente tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione.
Per l’occasione, i lavori di aggiornamento professionale saranno aperti dai saluti istituzionali del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del presidente del collegio di Torino Luisa Roccia.
A seguire, e come per i precedenti appuntamenti, le relazioni in programma saranno curate dal consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, dal presidente del collegio di Cagliari Franco Cotza e dal presidente del collegio di Genova Paolo Ghigliotti. Un gruppo di lavoro di cui è coordinatore, oltre che primo sostenitore, lo stesso Antonio Acquaviva (QUI il programma).
Prossimi aggiornamenti sono già in fieri e sulla pianificazione dei successivi appuntamenti gli iscritti interessati riceveranno comunicazioni in tempo utile e direttamente da CNGeGL tramite newsletter.
Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica
Una nuova possibilità di formazione per la categoria. Continua l’impegno del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, al fine di rispondere alla sempre più crescente richiesta di percorsi formativi specifici sulle tecnologie per l’efficienza energetica, ha voluto avviata una indagine a scopo conoscitivo che interesserà gli iscritti, in relazione alla possibilità di strutturare un nuovo corso dal titolo "Consulenti sulle tecnologie per l'efficienza energetica"
L’iniziativa prevede la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell'Università di Pisa e ha lo scopo formare il partecipante al ruolo di consulente sulle tecnologie per l'efficienza energetico ambientale, affinchè sia grado di supportare i propri clienti in merito alle scelte più opportune ed efficaci dal punto di vista del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale.
MODALITÀ E CONTENUTI. Il corso sarà erogato in modalità asincrona su piattaforma online, per un totale di 40 ore. Gli argomenti trattati saranno:
1.Tipologie di impianti termici e tecnologie rinnovabili applicabili agli edifici per civile abitazione
2.Il bilancio energetico del sistema edificio impianto
3.Principali tipologie edilizie degli involucri
4.Calcolo dispersioni e apporti in regime invernale ed estivo
5.Lo sfasamento dell'onda termica e sue applicazioni
6.I rendimenti di impianto
7.Calcolo del fabbisogno di energia primaria
8.Dimensionamento impianti di riscaldamento: criteri generali
9.Elementi di bioclimatica
Alla fine dei contenuti teorici i professionisti potranno confrontarsi con l’applicazione pratica dei concetti affrontati, effettuando una classificazione energetica preliminare di un fabbricato esistente e proponendo interventi di efficientamento energetico migliorativi, anche con l'utilizzo di software.
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE. Al fine di migliorare la proposta formativa in base alle esigenze dei professionisti e ottimizzare gli aspetti organizzativi, è stato chiesto alla categoria di esprimere la propria opinione in merito al corso, rispondendo alle domande di un breve questionario. Gli iscritti hanno ricevuto l'invito per partecipare al sondaggio direttamente nella loro mail. A seguire, saranno resi noti gli esiti dell'iniziativa.
ATLAS Atlante dei processi di formazione del territorio italiano
La presentazione del volume a Bologna, giovedì 8 giugno 2023.
Una bella notizia la pubblicazione di ATLAS, Atlante dei processi di formazione del territorio italiano, di Giancarlo Cataldi con Gianmario Aspesi, Giulia Cataldi, Massimo Gasperini, Patrizia Tamburini.
Si tratta di un atlante costituito da mappe rappresentative dei processi di trasformazione del territorio italiano. Il metodo illustra e studia le percorrenze originarie di crinale da parte delle antiche popolazioni ed individua il progetto della pianificazione romana a grande scala.
Le aree presentate esemplificative del lavoro in corso sono: VALLI ALPINE Macugnaga, PADANIA Padova, EMILIA ROMAGNA Faenza, VALLE DELL’ARNO DA FIRENZE A PISA Firenze Pisa, ALTO LAZIO Roma.
L’eterogenea quantità di dati, raccolti elaborati con un metodo di indagine scientifica, identifica i caratteri permanenti dello spazio antropico in cui il “progetto” riacquista la sua vera capacità di “proiezione”, sia rivolto il passato, sia rivolto il futuro. La ricerca permette di ricostruire le leggi ben precise che governano i fatti fisici, portando alla luce le “strutture permanenti di subtrato”, cioè partendo dagli elementi fondanti il DNA del territorio da cui non si può assolutamente esulare.
La ricerca è stata condotta da Giancarlo Cataldi, professore dal 1975 a Firenze di Composizione architettonica e, tra le altre cose, fondatore nel 1981 del CISPUT (Centro Internazionale per lo Studio dei Processi Urbani e Territoriali) e direttore di Studi e Documenti di Architettura.
La presentazione del volume, pubblicato da Pacini Editore con il patrocinio del Ministero della Cultura, è fissata per giovedì 8 giugno 2023 alle ore 11 a Bologna, presso la sede di Unioncamere Emilia Romagna in Viale Aldo Moro, 62. All’evento interverranno: l’avvocato Stefano Bellei, segretario generale Unioncamere Emilia Romagna, Alberto Zambianchi, presidente Unioncamere Emilia Romagna ed Uniontrasporti, l’ingegnere Antonello Fontanili di Uniontrasporti, Giorgio Caselli, direzione Unioncamere ed ufficio studi, gli architetti Giancarlo Cataldi, Gian Mario Aspesi, Massimo Gasperini, Patrizia Tamburini.
La pubblicazione ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
FIG Working Week 2023, gli under 35 a Orlando
In fermento i componenti del comitato organizzatore per la prossima FIG Working Week 2023 a Orlando. L'iniziativa fissata dal 28 maggio al 1 giugno 2023, in cui si riunirà la comunità internazionale dei professionisti tecnici, è alle porte e in calendario sono già programmati sessioni e workshop basati sui grandi temi del momento
Ciò che più entusiasma è il grande contributo messo a disposizione dai partecipanti: a indicare la linea, le presentazioni giunte ai presidenti di commissione, ai presidenti di rete, ai rappresentanti FIG e delle altre organizzazioni locali che hanno esaminato ogni abstract per la stesura definitiva dei panel degli interventi.
Come in passato, una delegazione della Commissione Giovani - rappresentata da Daniele Brancato, Enrico Davoli, Leonardo Franchi, Sara Gepponi e Cromwell Manaloto - sarà nuovamente al fianco del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nell’ambito delle attività internazionali coordinate dal Segretario Consigliere Enrico Rispoli e dal funzionario Maria Grazia Scorza. In questa occasione, però, la loro presenza assume una connotazione speciale.
“Per la prima volta - spiega il Segretario Consigliere Enrico Rispoli - le 5 relazioni presentate dai giovani sono state valutate tutte positivamente, e di conseguenza approvate al fine di essere inserite nel programma scientifico ufficiale della FIG Working Week 2023. Una scelta della preposta commissione che consentirà ai nostri colleghi di presentare i loro contributi a una platea che registra adesioni da tutto il mondo, e permetterà loro di confrontarsi a livello internazionale con i professionisti tecnici su temi al centro del cambiamento, in favore di una affermata transizione per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile. Il loro operato professionale avrà una visibilità altissima a livello globale, in una delle sedi deputate alla trattazione e alla discussione di argomenti così centrali per l’impegno di ogni esperto che partecipa al processo di innovazione ambientale e tecnologica. Infine, proprio questa unanime approvazione da parte del comitato organizzatore ha consentito al Consiglio nazionale di concorrere parzialmente al sostegno di questa impegnativa trasferta dei giovani geometri negli Stati Uniti”.
Non è l’ultima volta in cui sentiremo parlare degli under 35 della categoria. Poco dopo l’impegno in Florida, i giovani geometri si riuniranno a Riccione, dal 13 al 14 giugno 2023, per il loro 2° meeting nazionale (QUI la news di annuncio).
Il punto sul gas radon
L’approfondimento curato da Paola Allegri, presidente associazione nazionale “Donne Geometra”, permette di chiarire molti aspetti sugli effetti del gas radon negli edifici: un dato che provocò panico e scetticismo al tempo stesso. Ora, una ricerca ha chiarito due cose: livelli elevati di radon per un lungo periodo di tempo possono causare il cancro ai polmoni e ci sono modi efficaci per ridurre le concentrazioni. A contrastare questo fenomeno, fortunatamente, può concorrere il geometra esperto in interventi di risanamento gas radon, con la progettazione di interventi correttivi per la riduzione delle concentrazioni pericolose per la salute dell’uomo negli edifici residenziali e nei luoghi di lavoro
Il decreto legislativo del 31 luglio 2020, n. 101, modificato dal D.lgs n. 203 del 2022, in vigore dal 18 gennaio 2023, è il riferimento normativo a livello nazionale che disciplina la radioprotezione, dando attuazione alla direttiva 2013/59/Euratom, valida a livello europeo, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Tra i provvedimenti, estremamente complessi e ponderosi, il legislatore, ha fornito una serie di norme e indicazioni per limitare i rischi alla salute della popolazione, derivanti dall'esposizione al gas radon sia nelle abitazioni, sia nei luoghi di lavoro, stabilendo un livello di riferimento per la concentrazione negli edifici esistenti di 300 Bq/m 3 e di 200 Bq/m 3 dal 1.1.2025 per le nuove costruzioni. Per ridurre i costi necessari per una mitigazione del gas radon negli edifici esistenti, nel settore dell’edilizia si sta muovendo già da ora la consapevolezza di attuare scelte progettuali resistenti al gas radon nella fase iniziale di progetto.
Nella letteratura scientifica, non esiste un livello sicuro di esposizione al gas radon, infatti sulle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si mira a definire concentrazioni di radon all’interno degli ambienti chiusi, il più basse possibili per ridurre gli effetti dannosi. Per aiutare a monitorare le politiche e i regolamenti nazionali sul radon in tutto il mondo, l'OMS ha anche assemblato un database sul radon come parte dell'Osservatorio sulla salute globale, suggerendo tra l’altro di creare sinergie con le misure energetiche negli edifici, per migliorare stabilmente la qualità degli ambienti indoor e prevenire impatti negativi sulla salute degli individui. Sono numerose le iniziative, che molte Regioni stanno intraprendendo, tutte volte a incentivare i proprietari degli immobili adibiti a uso abitativo con locali situati al pianterreno o a un livello seminterrato o sotterraneo a effettuare misurazioni della concentrazione di gas radon, privilegiando i locali con più alto fattore di occupazione. Nei luoghi di lavoro o negli edifici pubblici, gli esercenti hanno invece l’obbligo di verificare la presenza di questo gas, il cui simbolo chimico è Rn. Si tratta di una sostanza incolore e inodore di origine naturale, che proviene dal decadimento dell'uranio, passando attraverso uno stadio intermedio: il radio. Il radon si trova nelle rocce e nei terreni, in alcuni materiali da costruzione e nell’acqua. Il suolo è la fonte più importante in quanto il radon può filtrare e accumularsi negli edifici; la maggior parte del radon se respirato all’esterno viene immediatamente espirato e non presenta rischi radiologici, diversamente nei luoghi chiusi, come le case, gli uffici, le scuole, case di cura, etc., se inalato i suoi prodotti di decadimento (figlie o progenie del radon) emettono radiazioni particolarmente pericolose chiamate particelle alfa, che causano danni significativi alle cellule sensibili del polmone.
Per rimuovere il radon nelle costruzioni, laddove le concentrazioni superino i livelli di riferimento previsti dalla normativa vigente, occorre intervenire con delle opere edili di risanamento; esistono diversi metodi collaudati per ridurre il radon negli edifici, ma quello più utilizzato è noto come il sistema di depressurizzazione del suolo, che non implica interventi particolarmente invasivi nell’immobile.
Per svolgere questa attività il legislatore ha indicato la figura di un esperto in interventi di risanamento gas radon, in possesso dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di progettazione di opere edili, un professionista che deve aver svolto un corso specifico e altamente qualificante di 60 ore sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici , che preveda anche la verifica finale della formazione acquisita con l’obbligo di aggiornarsi periodicamente.
Il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, in risposta all’entrata in vigore della normativa, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli strumenti di pianificazione centrale degli interventi di prevenzione e promozione della salute da realizzare sul territorio indicati dai Piani di Prevenzione del Ministero della Salute, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Nazionale “Donne Geometra” – Esperti Edificio Salubre, che da anni in cooperazione con gli enti di ricerca si dedica allo studio delle tematiche ambientali indoor favorendo progetti per lo sviluppo di nuove competenze per i professionisti della casa, mirati alla salubrità e la qualità degli edifici, per la tutela della salute della popolazione in risposta alle indicazioni degli Enti preposti nazionali e internazionali, ha deliberato un piano formativo, che vede coinvolti docenti di autorevoli università ed enti nazionali ed internazionali, tra questi l’ Istituto Superiore di Sanità, l'Enea, l’Inail, la Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana – dipartimento ambiente costruzioni e design - Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito, l'Arpa Fvg, l'Agenzia per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano, della Campania, l'Università degli Studi di Trieste, l'Università degli Studi di Napoli Federico II, l'Università degli Studi di Salerno, il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Ferrara, ai quali si aggiungono specialisti sulle materie mediche, giuridiche, estimative e urbanistiche.
I corsi del Consiglio nazionale sono giunti alla 5a edizione, di cui l’ultima è stata promossa dalla Fondazione dei Collegi di Puglia, perché “assicurare la salubrità nelle costruzioni è un obbligo e una responsabilità per ogni professionista – ha detto Gino Ratano, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Lecce. La Puglia è stata tra le prime regioni ha dotarsi di uno strumento che ha anticipato il recepimento della Direttiva Euratom 59/2013. Gli esercenti delle attività interessate, incluse le scuole di ogni ordine e grado, sono quindi state obbligate ad avviare le misurazioni già dal 2016 e quindi sono necessari molti tecnici preparati”.
“Siamo orgogliosi - ha puntualizzato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati - di contribuire ad azzerare le morti sul lavoro e negli ambienti di vita, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi, la sicurezza riguarda il valore che attribuiamo alla vita e rendere gli edifici più sani e sicuri, valutando la salubrità e ogni fattore di rischio è una competenza, che non intendiamo sottovalutare; formare professionisti preparati è innanzitutto una risposta etica e sociale, che come Categoria professionale non vogliamo far mancare alla popolazione e al nostro Paese”.
“Si aggiungono nell’elenco ulteriori 120 professionisti a quelli già formati – ha spiegato Pietro Lucchesi, consigliere nazionale con delega alla salubrità - con competenze qualificate atte a contrastare il numero dei morti- che in Italia per le conseguenze del gas radon sono circa 4000 anni, che implicano anche una spesa sanitaria considerevole”.
“Il nostro stile di vita ci porta, mediamente, a trascorrere al chiuso circa il 90% del nostro tempo e di conseguenza - ha commentato Paola Allegri, presidente dell’associazione nazionale “Donne Geometra” - siamo esposti ad una serie di fonti e concentrazioni inquinanti, che risultano dalle 2 alle 5 volte maggior rispetto a quelli rilevati all'aperto generando effetti sulla salute riconducibili ad un duplice profilo di tossicità: di tipo acuto (a breve termine es. mal di testa, nausea, irritazioni a occhi, gola e naso, dispnea, vertigini, asma ecc.) e di tipo cronico (a lungo termine), imputabile ad un'esposizione continuata nel tempo e in grado di originare danni più gravi, come ad esempio il cancro del polmone attribuibile al gas radon, che si aggiunge a tante altre patologie che si contraggono negli edifici, dimostrate dagli studi scientifici. La conoscenza di tutti gli indicatori di fragilità ambientale presenti negli edifici da parte dei tecnici delle costruzioni, tra cui il gas radon, con l’applicazione di tutte quelle conoscenze progettuali e tecnologiche, che sono attualmente a disposizione, permettono di migliorare la qualità della vita della popolazione nei diversi ambienti di vita e di lavoro e rispondere ai contenuti richiesti per l’agibilità tra cui quello della sicurezza e della salubrità di cui all’art. 24 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.
DEF2023, I professionisti tecnici chiedono tempi rapidi
La 5° Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato della Repubblica, in seduta congiunta con la 5° Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, ha tenuto le audizioni preliminari al DEF, il Documento di Economia e Finanza 2023, della Rete Professioni Tecniche, rappresentata dal suo Coordinatore Armando Zambrano, e delle altre sigle associative nazionali
Spaziano da una riorganizzazione della normativa sugli incentivi fiscali che garantisce la sostenibilità degli oneri per la finanza pubblica, fino alle modifiche della nuova legge sull’equo compenso e oltre. Questo l’ampio excursus delineato da Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, durante l’audizione sul Documento di Economia e Finanza 2023, che ha illustrato il corposo capitolo degli incentivi edilizi invitando il Governo a rivederne l’impianto in modo da “combinare la spinta all’efficientamento energetico e antisismico degli immobili con la sostenibilità dei relativi oneri di finanza pubblica e l’equità distributiva”.
L’esponente ha inoltre trattato gli strumenti per favorire la nascita delle società tra professionisti, che rappresentano il principale modello organizzativo in grado di sostenere i processi di aggregazione delle attività professionali, fino alle normative per la creazione delle politiche attive finalizzate a supportare il lavoro dei liberi professionisti, sottolineando che le indicazioni contenute nella L. n. 81/2017 sul lavoro autonomo sono ancora oggi rimaste sulla carta.
Non è mancato il riferimento all'efficacia dell’apparato amministrativo pubblico mediante la semplificazione normativa e l’attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, tantomeno sono state trascurate le proposte per la prevenzione dal rischio idrogeologico e la tutela del territorio avviando un piano integrato di recupero dei borghi. Il tutto con il supporto degli ordini professionali.
QUI il comunicato stampa RPT
QUI l'audizione (RPT dal minuto 3:05:40 in poi, su webtv del Senato)
Lavori Pubblici, in agenda la tappa di Arezzo per il corso di formazione della Categoria
È fissato al 28 aprile 2023 e si terrà ad Arezzo il secondo degli appuntamenti 2023 per “La disciplina dei Lavori Pubblici nell’esecuzione dell’opera”, il corso di formazione interamente ideato e progettato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. Un’iniziativa totalmente gratuita e riservata ai propri iscritti
In questa tappa l’opportunità - fruibile in presenza e online - è dedicata ai geometri liberi professionisti dei collegi provinciali della regione Toscana, che hanno ricevuto direttamente dal Consiglio nazionale una mail contenente tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione. All'iniziativa hanno aderito il Collegio di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Per l’occasione, i lavori di aggiornamento professionale sono aperti dai saluti istituzionali del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli e del presidente del collegio di Arezzo Gianni Bruni. A seguire, come per i precedenti appuntamenti, le relazioni in programma saranno curate dal consigliere CNGeGL Antonio Acquaviva, dal presidente Franco Cotza e dal presidente di Genova Paolo Ghigliotti. Un gruppo di lavoro di cui è coordinatore, oltre che primo sostenitore, lo stesso Antonio Acquaviva (QUI il programma).
Le prossime date del calendario nazionale sono in corso di perfezionamento e, al momento, è possibile anticipare la data in cui si svolgerà il successivo incontro: si tratta di Cuneo il 15 maggio 2023.
Aggiornamenti più puntuali sulla pianificazione in corso saranno comunicati in tempo utile e direttamente da CNGeGL agli iscritti interessati tramite newsletter.
La casa green
Nel corso dell’intervista rilasciata al portale allnews Idealista, il consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi tratta il la direttiva europea sulle case green, sottolineando che “stiamo vivendo una transizione del nostro patrimonio immobiliare e l’adeguamento comunitario richiesto è ben più di una prestazione energetica: ci spinge a una nuova visione dell’edificato”
Dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo, la direttiva UE sull’efficientamento energetico degli edifici (Epbd - Energy Performance of Buildings Directive) è al centro dell’attenzione e si attende ora il trilogo, ossia quella fase dei negoziati da cui scaturirà il testo finale e la ridefinizione delle classi di prestazione energetica. A questo proposito, il portale allnews Idealista chiede al consigliere CNGeGL Pietro Lucchesi cosa significhi esattamente casa green e, soprattutto, come raggiungere questo obiettivo?
Qual è la corrispondenza tra salto di classe energetica e casa green?
“È necessario fare delle premesse essenziali. La direttiva europea prevede che ci sia anche un metodo di calcolo delle classi energetiche. Dovremo vedere, quindi, quale sarà la determinazione della classe energetica e quali saranno gli elementi considerati.
Sappiamo bene le difficoltà che ci sono nel determinare una classe energetica, nel riuscire a considerare le caratteristiche climatiche che spaziano dal Nord Europa al Sud Italia: bisogna valutare le componenti dell’edificio, che sono date, dal contenitore e dagli impianti tecnologici in esso installati; poi, sarà necessario valutare se si passa da una classe energetica G profonda o da una classe energetica G al limite con la F; e bisogna vedere quali sono gli elementi che più influiscono alla determinazione di questo risultato. Attenzione, però, non è solo il fattore energetico e il salto della o delle classi energetica, che generano un edificio del tutto green ma è un concetto molto più ampio”.
Ossia?
“Il superamento della classe energetica lo si può ottenere in diversi modi, agendo sull’involucro edilizio, sugli impianti in esso installati, o intervenendo su entrambi. Aspettiamo la definizione della nuova direttiva Europea e le indicazioni in essa contenute in merito alla determinazione della classe energetica per fare valutazioni appropriate. Solo a titolo indicativo con la normativa attuale il superamento di due o più classi energetiche spesso si ottiene installando un impianto ibrido, accompagnato da un impianto fotovoltaico. Non è detto che questo corrisponda alla migliore applicazione compatibile con l’ambiente e con effetti veramente green”.
Che cosa significa, quindi, esattamente casa green?
“Può essere definita green la casa compatibile e in equilibrio con l’ambiente in tutti gli elementi che la compongono e che ne determinano la sua sostenibilità; la casa che preserva l’incolumità e la salubrità degli uomini che la abitano e che abitano gli ambienti circostanti e non solo. Ovviamente uno degli elementi è il minor consumo energetico, mentre fra i primi requisiti quello di consumare e disperdere meno. Quindi, si dovrebbe far sì che gli edifici abbiano già di per sé una necessità di energia molto bassa. Si raggiungono così benefici ambientali reali.
Casa green, inoltre, significa metter in atto la migliore sostenibilità ambientale e circolarità di tutti gli elementi che compongono l’edificio per la sua costruzione e la sua decostruzione; implica molte valutazioni ambientali che non si limitano alla sola determinazione di classe energetica. Noi stiamo lavorando proprio su questo: desideriamo far percepire che la prestazione energetica non sempre va a braccetto con la circolarità dell’economia, con la circolarità dell’edificio e con l’ambiente stesso, che è una valutazione ben più complessa”.
A suo avviso, la direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici rappresenta un’occasione?
“Questa direttiva sicuramente stimolerà il mercato, solleciterà i professionisti e il mondo politico, affinché tutti procedano insieme per raggiungere tali obiettivi e la vera sostenibilità ambientale, partendo da una pianificazione generale, da un pensiero e un approccio urbanistico nuovi, dalle normative edilizie e dagli incentivi; non sarà possibile effettuare questa transizione green senza misure statali o comunitarie, dalla formazione professionale all’evoluzione tecnologica e, non per ultimo, dal senso civico ed ambientale dei cittadini.
Insomma, tutti dovranno adoperarsi per raggiungere gli obiettivi ambientali, ormai non più procrastinabili, a partire dal mondo politico che sarà determinante per questa transizione e per far si che tutti abbiano gli strumenti giusti ed efficaci, a partire da quelli economici. La direttiva punta al risparmio energetico e all’azzeramento delle emissioni: un obiettivo che la nostra categoria ha fatto proprio per far sì che l’edificio venga analizzato nel suo ciclo vita.
I professionisti dovranno consigliare gli interventi grazie ai quali l’edificio venga effettivamente efficientato e possa diventare realmente green. Perché, nella pratica, il salto di classe energetica si può fare sostituendo l’impianto, ma questo non significa aver creato un edificio green e aver messo in atto tutte le migliori operatività per efficientare veramente l’edificio, cosa possibile solamente con una consulenza dedicata da parte dei professionisti iscritti all’albo dei rispettivi Collegi e Ordini professionali”.
Una sfida importante…
“Il cittadino acquisirà certamente una conoscenza e una coscienza maggiori. Il mondo politico dovrà agevolare con incentivi, con provvedimenti, con attenzione, con pianificazione, con digitalizzazione, con le smart city e le smart building. Anche il mondo professionale dovrà imporsi un passaggio, che non sarà solo a livello energetico, ma che dovrà essere ambientale nel suo complesso. Ci aspetta anche una transizione professionale”.
QUI L'intervista su Idealista
Il rilancio del sistema Paese con gli strumenti di credito, finanza e risparmio
Nelle date del 28 e 29 marzo 2023 si è tenuta l’iniziativa di ABI - Associazione Bancaria Italiana, in collaborazione con ABI Eventi, sul tema “Credito e Finanza 2023 – finanziare lo sviluppo e mobilizzare il risparmio per il futuro del Paese”. L’appuntamento si è svolto a Milano, presso l’Auditorium Bezzi BPM (Via Massaua, 6). Dopo una sessione plenaria di taglio strategico sul ruolo fondamentale degli strumenti di credito, finanza e risparmio per lo sviluppo dell’economia reale, il rilancio del sistema Paese e la sua trasformazione, l’incontro si è sviluppato in 4 filoni tematici dedicati rispettivamente a:
1. credito per le imprese;
2. finanza per le imprese;
3. credito alle famiglie;
4. gestione del risparmio.
Nel panel del terzo filone, in programma il 29 marzo 2023, dalle ore 12 alle ore 13, si è inserito l’intervento del consigliere CNGeGL Livio Spinelli che ha partecipato alla Tavola rotonda dal titolo “A un anno dalle linee guida della valutazione immobiliare: stato dell’arte e nuove sfide”. Questa sessione è stata realizzata in collaborazione con Assofin e inserita fra gli appuntamenti della Settimana Europea delle PMI, promossa dalla Commissione Europea. La moderazione è stata affidata a Serena Razzi, Ufficio Credito e Sviluppo di ABI, e viene svolta in continuità con gli eventi organizzati negli anni passati sul tema delle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie”.
A colloquio con il consigliere CNGeGL Livio Spinelli sono stati approfonditi gli esiti del tavolo di lavoro, al fine di mettere in luce l’opportunità di questi incontri e gli aspetti più salienti che ne derivano per i professionisti tecnici.
Cosa è emerso dai temi al centro del dibattito?
In funzione di recenti normative e non solo, l’aspetto del consumo energetico dell’immobile è stato lungamente esaminato anche nell’apposito “Tavolo Tecnico ABI per favorire la riqualificazione degli immobili”, e i diversi punti di vista dei singoli interventi hanno condotto l’analisi di questo elemento a un unico ruolo principale: rappresentare la soglia del deprezzamento o maggior valore dell’immobile. E su questa caratteristica ancora, il confronto tecnico si è potuto finalmente estendere e rientrare nell’alveo di una considerazione generale delle peculiarità complessive dell’edificato, che non possono prescindere per l’efficacia di una stima derivante da una attenta disamina di tutte le caratteristiche (prezzi marginali) che concorrono alla determinazione del valore.
Cosa significa tutto questo per il valutatore professionista?
In questo ambito il professionista continua a giocare il ruolo di protagonista del mercato e, sulla base di un’analisi più attenta dei suoi segmenti, si evidenzia come una sua valutazione immobiliare - risultato di una specifica esperienza, corredata da una certificazione, ovvero una qualificazione, una formazione obbligatoria e un aggiornamento continuo - rappresentino l’unica e vera garanzia reale nei confronti di una committenza pubblica o privata, di un istituto bancario che eroga un mutuo e concede, peraltro, un credito e ha una necessità ulteriore: poter fare affidamento sul valore futuro dell’immobile. In questo contesto, per quanto rilevante, è comprensibile che la determinazione del consumo energetico e la conseguente definizione dell’indice di prestazione energetica restano parte di quegli elementi utili a comporre una stima.
Qual è stato il messaggio istituzionale portato in questo consesso?
È stato rivolto al valutatore l’invito a garantire come sempre la massima professionalità nell’interesse del mercato e, in generale, di ogni parte coinvolta a vario titolo, sottolineando come la trasparenza e la puntualità facciano parte di questa figura. Nel corso dell’appuntamento - a favore degli appartenenti alla categoria, come per ogni altro esperto e professionista - è stato inoltre possibile riportare come la dissertazione delle tematiche - in queste occasioni – consente di superare ogni singola visione grazie a una coralità di vedute che permette a ciascuno di acquisire un vantaggio competitivo aggiuntivo.
Geometra, non solo Superbonus
Al centro dell'intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – e riportata oggi dal quotidiano economico – finanziario ITALIA OGGI – viene commentato il risultato delle iscrizioni alle prime classi dell’istituto tecnico CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) per l’anno scolastico 2023 - 2024
Il vivaio della Categoria questa volta potrà contare su 9.173 potenziali nuove leve (dato rilevato online), mentre erano 8.585 nell’a.s. 2021/2022 e 10.733 nell’a.s. 2022/2023 al termine della procedura di iscrizione (mese di giugno). L’esito è salutato con grande soddisfazione dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che sul ritrovato appeal della professione mette a disposizione molteplici chiavi di lettura.
Presidente Maurizio Savoncelli, la professione di geometra sembra essere tornata in primo piano nelle scelte degli studenti: tutto merito del Superbonus?
La grande eco dei numeri fatti registrare dall’agevolazione fiscale introdotta dal decreto-legge n. 34/2020 (cosiddetto Rilancio) ha indubbiamente contribuito a rendere evidente il ruolo strategico che svolge il geometra nella filiera edilizia. O meglio, nell’edilizia 4.0, finalizzata a fare dialogare e interagire l’uomo, il costruito e l’ambiente, una “triangolazione” alla quale le persone non sono più disposte a rinunciare, anzi: complice anche la pandemia, il benessere legato al contesto nel quale si vive, inteso nella sua accezione più ampia, è diventato sinonimo di qualità della vita. Ebbene, ciò che a mio avviso sta crescendo nella percezione collettiva è la consapevolezza di quanta parte abbia (e avrà) l’agire professionale del geometra nella sfida della transizione ecologica alla quale è chiamata l’Italia. In tal senso lo sforzo comunicativo, oltre che di orientamento, svolto dai numerosi attori del progetto promosso dalla Fondazione Geometri Italiani “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento” ha pagato, colmando il gap di iscrizioni verificatosi all’indomani dell’entrata in vigore della Riforma Gelmini del 2010, con la quale fu deciso di “sopprimere” l’indicazione (evidentissima rispetto allo sbocco lavorativo) di Istituto Tecnico per Geometri. In estrema sintesi: oggi l’equazione CAT uguale geometra è in buona parte riconosciuta, e i numeri (al netto del calo di circa 130mila studenti nelle classi quale conseguenza dell’inverno demografico italiano) tornano.
Ad oggi, quindi, il contesto di riferimento della professione del geometra è lo scenario di sviluppo disegnato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il quinquennio 2021-2026.
Il PNRR è il primo riferimento temporale, ma non l’unico: complementare ad esso vi sono l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e la Direttiva UE per le case green: entrambi i percorsi richiedono interventi che non esiterei a definire epocali negli ambiti edilizia e territorio, tradizionalmente considerati “di elezione” per la Categoria e oggi affrontati con un bagaglio di conoscenze e competenze innovative e con un forte upgrade tecnologico. Basti pensare, ad esempio, come l’expertise propria dei geometri in tema di rilevazione, mappatura e monitoraggio del territorio, condotta (come ormai accade) con sistemi di osservazione satellitare, droni, sensoristica da remoto e integrazione di sistemi informativi esistenti, possa essere messa al servizio di processi finalizzati ad individuare e prevedere i rischi causati dai cambiamenti climatici. Tra questi anche la siccità, tema richiamato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del recente viaggio in Kenya, indicando il Mediterraneo come uno dei luoghi maggiormente in pericolo: fondamentale, in tal senso, intervenire per contenere la deforestazione che causa una maggiore erosione del suolo e una minore infiltrazione delle acque. Interventi nei quali il geometra ritrova la sua vocazione autentica di agrimensore e “custode della terra”, ma in versione 4.0.
Il geometra è tra i profili tecnici maggiormente richiesti dal mondo del lavoro per ciò che concerne i processi di riduzione delle emissioni, che dovranno condurre l’Europa a diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050: uno scenario che già oggi determina una crescita costante del tasso di occupabilità, che probabilmente rappresenta una leva importante nella valutazione del corso di studi da intraprendere da parte di studenti e famiglie.
L’evidenza fattuale di questo trend in ascesa è data dall’incremento costante dei redditi dei geometri professionisti nell’ultimo quinquennio, con il balzo record di oltre il 40% nel 2022. Mi preme sottolineare come il dato economico, lungi dall’essere il solo metro di valutazione del posizionamento di una professione, è comunque un elemento di grande importanza nello scenario attuale nel quale, come denuncia Confprofessioni, tanti giovani laureati e iscritti agli ordini professionali registrano redditi medi che superano di poco i mille euro! Ed è palese che senza un orizzonte di sicurezza economica i giovani sono sempre più indotti a posticipare la scelta di avere un figlio se non proprio di rinunciarvi, alimentando quel processo di declino demografico tanto ignorato quanto preoccupante, perché incide pesantemente sulla sostenibilità del sistema di welfare italiano.
Al fenomeno preoccupante del calo demografico si aggiungono quelli degli expat under 30 (oltre 1,8 milioni, il 33% dei quali laureati) e dei NEET (oltre 3 milioni di giovani che non studiano e non lavorano): in che modo è possibile arginarli?
Rendendo strutturali gli interventi finalizzati ad innalzare i livelli di istruzione e competenze e ridimensionando il gap tra l’offerta formativa e le richieste del mondo del lavoro. Le lauree abilitanti, così come configurate dalla legge 8 novembre 2021, n. 163 “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, vanno esattamente in questa direzione: semplificando il percorso di abilitazione mediante la coincidenza dell’esame di laurea con l’esame di Stato (a fronte di un tirocinio pratico-valutativo svolto obbligatoriamente durante il percorso accademico), rendono possibile la riduzione dei tempi di inserimento degli iscritti nel mondo del lavoro. Nel novero delle lauree abilitanti vi è anche la L-P01 Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio che abilita alla professione di geometra laureato, e che oggi rappresenta una valida alternativa ai tradizionali percorsi di tirocinio propedeutici all’esame di abilitazione: un percorso accademico fortemente voluto dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nella consapevolezza che lo studio è la risorsa più importante per ottenere migliori opportunità di lavoro, anche in termini qualitativi.
QUI l’intervista su ITALIA OGGI
Tocca a noi
L’appuntamento è fissato: il 13 e 14 giugno 2023 si ritroveranno a Riccione gli under 35 della categoria. A deciderlo la Commissione Giovani del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che, senza esitazione alcuna, ha selezionato un titolo ambizioso: “Il futuro che vogliamo”. Non da meno poteva essere l’esplicitazione dell’intento coniugata con il sotto titolo “L’agenda politica e strategica della nuova generazione di geometri”
Non è la prima volta, e proprio per questo motivo non mollano. Dopo le esperienze delle passate occasioni i geometri under 35 sono pronti questa volta a disegnare il futuro che vogliono, confrontandosi sui temi che hanno scelto. Ecco quali sono e le parole che hanno usato per descriverne la loro motivazione.
#innovazione tecnologica
“Rapida, sorprendente, irrefrenabile: è l’innovazione tecnologica, bellezza. Guardata a lungo e con diffidenza, soprattutto con i colleghi di qualche generazione precedente, ha alimentato veri e propri dibattiti tra “apocalittici e integrati”. Nel periodo pandemico ha dimostrato non solo di essere un ausilio imprescindibile per i professionisti, ma ha rappresentato un punto di forza – quando non un vero e proprio spartiacque – tra quanti ancora la ritengono un accessorio e quanti, al contrario, sono in grado di utilizzarla in maniera efficiente ed efficace. E quest’ultimo aspetto lo abbiamo voluto al centro della discussione del Tavolo 1 #innovazione tecnologica, corredato da una serie sotto-temi a corollario focalizzati sull’operatività quotidiana del geometra professionista”.
#sostenibilità ambientale
“La necessità impellente - e non più rinviabile - di porre al centro dell’agire collettivo il paradigma della sostenibilità ambientale modifica profondamente la fisionomia del geometra professionista, chiamato ad assumere un ruolo di primo piano nel settore dell’edilizia 4.0 e della cura del territorio. Al centro della discussione del Tavolo 2 #sostenibilità ambientale era inevitabile la riflessione e il confronto sugli strumenti utili ad acquisire consapevolezza sul tema della transizione ecologica e sulle misure specifiche per realizzarla, finalizzate a limitare il consumo di suolo, a favorire l’economia circolare, a rendere più sostenibile la mobilità urbana, ad incentivare l’uso di materiali naturali o riciclati per le costruzioni, a rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico e di salubrità. Questo il nostro viatico”.
#formazione di qualità
“Nel saggio “La nuova rivoluzione delle macchine”, divenuto ormai un classico della letteratura sul futuro del lavoro, gli autori Andrew McAfee ed Erik Brynjolfsson scrivono: “Non c’è mai stato, nella Storia, un momento migliore per essere un lavoratore con competenze speciali e la giusta formazione: con le tecnologie oggi disponibili, queste persone possono creare e attrarre valore in ogni campo”. Non potevamo restare indifferenti e non cogliere, da un lato, l’esortazione - professionisti in primis - ad aprirsi al cambiamento in atto e acquisire le conoscenze utili a fare evolvere le proprie competenze nell’era digitale; dall’altro l’assunzione di responsabilità da parte di chi disegna l’architettura dei percorsi formativi, a far sì che questi siano autenticamente strategici, ossia “a prova di futuro” per tutti. Ecco perché al centro della discussione del Tavolo 3 #formazione di qualità, il confronto – e le proposte – sulle direttrici lungo le quali deve svilupparsi una formazione autenticamente strategica, si basa sul presidio delle aree professionali innovative”.
#professione4.0
“L’esplosione dello smart working ha reso evidente l’esistenza, in Italia e nella Categoria, di un digital divide di tipo (anche) generazionale, che spinge ad interrogarsi sulla necessità di implementare e rendere strutturale il dialogo, il confronto e l’interazione tra junior e senior. Partendo da questo, la discussione al Tavolo 4 #professione 4.0 l’abbiamo voluta sull’individuazione e la formulazione di proposte capaci di assegnare slancio a processi di collaborazione intergenerazionale, grazie ai quali definire un punto di equilibrio tra la stabilità della tradizione e l’urgenza dell’innovazione. Senza trascurare – ultimo ma non ultimo – il tema della parità di genere”.
I PROTAGONISTI
Mano a mano si presenteranno uno dopo l’altro, per ora hanno il volto, il cuore e il pensiero di Sara Gepponi, referente nazionale della Commissione Giovani. Fra le idee da mettere in campo, e gli impegni professionali, non avrebbe solo bisogno di spostare le lancette in avanti come per l’ora legale: dovrebbe editare un doppio calendario.
A fine maggio sarà in Florida, e più precisamente a Orlando, insieme ad altri coetanei a esporre il proprio paper nell’ambito della FIG – International Federation Surveyors, una opportunità sostenuta dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. E per Riccione è già pronta: “Molti giovani non intraprendono per la complessità della gestione fiscale: benché comprensibile non è una ragione valida. Abbiamo le porte aperte sul domani: la decarbonizzazione del parco immobiliare e la direttiva per l’edilizia green sono solo due fra le prossime sfide. Cosa aspettiamo?”
E con lo stesso tono è pronta ad ammonire i colleghi più esperti: “Una cosa è certa: noi dobbiamo imparare a dialogare con le generazioni precedenti e, per converso, i senior dovranno iniziare a non impiegare i tirocinanti per fare le fotocopie. Se poi la junior è donna, capita molto spesso che entrambi escano da questa esperienza come due mondi che hanno ruotato su orbite diverse, senza incontrarsi: un vero peccato”.
LE COORDINATE
Rivolto ai circa 12mila geometri professionisti under 35 iscritti all’Albo (il 10% del totale), questo incontro si inserisce all’interno di #GEOfactory Laboratorio di idee under 35, il contenitore di iniziative rivolte ai giovani professionisti creato nel 2019 dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, con l’intento di stimolare i giovani e affiancarli nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo su temi cruciali dei prossimi decenni, come la crescita economica, sociale e culturale della Categoria.
Il format prevede due giorni di confronto partecipato (con il metodo OST, Open Space Technology, da loro già sperimentato in precedenza, in vista del Congresso del 2019) che si svolgeranno, dal 13 al 14 giugno 2023, a Riccione.