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Un futuro etico con l’IA: la vision di ProfessionItaliane
Ecco le proposte per tutelare servizi pubblici e professionali in pieno avvento IA, il punto in un convegno al quale è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone. Per il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati all’appuntamento hanno partecipato il presidente Paolo Biscaro e i consiglieri Maria Alfiero e Paolo Ghigliotti
Garantire equità digitale è fondamentale per includere i soggetti “digitalmente fragili” nell’uso dell’Intelligenza Artificiale, proteggendoli da abusi e utilizzi impropri. Trasparenza, conoscenza dei processi e consapevolezza nell'uso dell'IA sono al centro delle proposte di ProfessionItaliane, l’associazione che rappresenta oltre 2,3 milioni di professionisti e 23 Consigli Nazionali degli Ordini.
In occasione dell’evento “Lavoro e IA: verso un futuro etico nei servizi pubblici e professionali”, tenutosi a Roma, presso lo Spazio Europa, ProfessionItaliane ha presentato una serie di iniziative per governare l’adozione dell’IA nel mondo delle professioni, puntando su etica, deontologia e formazione come principi cardine.
Proposte per l’IA Etica e Sostenibile
- Osservatorio sull’IA nel lavoro: Estendere l’osservatorio anche alle professioni ordinistiche e ai Ministeri Vigilanti per monitorare l’uso dell’IA e garantire un’applicazione etica.
- Codici deontologici aggiornati: Introdurre norme specifiche per l’adozione dell’IA, con meccanismi sanzionatori per chi viola i principi etici e deontologici.
- Formazione diffusa sull’IA: Promuovere una cultura digitale rivolta a professionisti, cittadini e sviluppatori di IA per un utilizzo responsabile e produttivo.
- Terzietà e certificazione: Incentivare il ruolo neutrale dei professionisti ordinistici nel rapporto tra Pubblica Amministrazione, committenti e cittadini, specialmente nell’ambito degli appalti.
Trasparenza e regolamentazione: L’importanza dell’Ai Act
Con l’entrata in vigore dell’Ai Act (il primo regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale) il 1° agosto 2025, diventa cruciale garantire trasparenza degli algoritmi e una governance etica dei sistemi digitali. La proposta di ProfessionItaliane mira a integrare i principi dell’Ai Act con regolamenti deontologici per tutelare sia i professionisti che i cittadini.
Parole chiave per il futuro delle professioni
Trasparenza, etica, inclusione sociale, formazione, intelligenza artificiale, deontologia e sostenibilità sono le leve su cui puntare per affrontare le sfide del futuro. Grazie a una combinazione di innovazione tecnologica e principi etici, l’IA può diventare uno strumento fondamentale per costruire un mondo professionale equo e sostenibile.
Investire nelle competenze
A giudizio del presidente di ProfessionItaliane Rosario De Luca, soltanto con “un costante investimento sulle competenze possiamo garantire la competitività e la sostenibilità” delle categorie “nel lungo periodo”, per il suo vice Armando Zambrano è indubbio che l’IA aiuta ad “ottimizzare i processi, riducendo gli errori e migliorando l’efficienza, ad esempio, nella progettazione e nella manutenzione». Ma urge una “regolamentazione” per governarla al meglio.
QUI il comunicato stampa di ProfessionItaliane
Intelligenza Artificiale e competenze: l'intervento del Ministro Marina Calderone al convegno di ProfessionItaliane
"La qualità delle competenze determinerà il futuro dei professionisti", ha affermato il ministro del Lavoro Marina Calderone durante il convegno organizzato da ProfessionItaliane. Secondo il ministro, una "cassetta degli attrezzi" robusta, ovvero competenze di alta qualità, sarà fondamentale per garantire ai professionisti la capacità di mantenere un ruolo competitivo nel mercato del lavoro. "Se le competenze sono basse, è altamente probabile che saranno le nuove tecnologie a prendere il sopravvento", ha sottolineato il Ministro Marina Calderone, ribadendo l'urgenza di investire nella formazione e nell'aggiornamento continuo.
Regole certe e trasparenza degli algoritmi
Il Ministro Marina Calderone ha evidenziato l’importanza di stabilire regole certe e di introdurre norme deontologiche ad hoc nei codici professionali delle diverse categorie. Questi interventi sono essenziali per integrare l’IA nel lavoro autonomo in modo responsabile ed etico.
Tra le priorità sottolineate durante il convegno:
- Trasparenza degli algoritmi: garantire che gli strumenti basati sull’IA siano comprensibili e verificabili.
- Formazione continua: allocare risorse significative per sviluppare competenze avanzate tra i professionisti, affinché possano utilizzare al meglio le tecnologie emergenti.
"Non dobbiamo pensare di avere ancora molto tempo", ha avvertito il Ministro Marina Calderone, aggiungendo che il futuro dei servizi professionali dipenderà da come le categorie sapranno reagire all’impatto dell’IA.
L’IA e la Qualità dell’Informazione
Parlando del settore dell’editoria e del giornalismo, il Ministro Marina Calderone ha espresso preoccupazione per l'uso indiscriminato di contenuti di bassa qualità nell'addestramento degli strumenti di IA. "Se l’IA si alimenterà con la spazzatura in rete, non potrà produrre informazione di qualità elevata", ha sottolineato, richiamando l’attenzione sull’importanza di tutelare la qualità dell’informazione.
Il futuro dei professionisti: qualità contro l’IA
"È sulla qualità delle competenze che si gioca il futuro", ha concluso il Ministro Marina Calderone, evidenziando che per difendersi dall’IA, gli studi professionali dovranno puntare su formazione di alto livello e innovazione tecnologica. Solo con un aggiornamento continuo e una reazione tempestiva sarà possibile mantenere la competitività nel mercato globale.