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16/05/2025

Sostenibilità, la commissione al lavoro su riqualificazione del patrimonio edilizio e rigenerazione del territorio

 

Entrano nel vivo i lavori della commissione Ambiente, Costruzioni e Sostenibilità del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati. Le attività – coordinate dal consigliere Michele Specchio – si fondano su un documento programmatico ricco di proposte operative e di visione strategica. Fra gli obiettivi rafforzare il ruolo del geometra nella transizione ecologica, promuovere strumenti formativi e operativi per gli iscritti e favorire un approccio interdisciplinare alla riqualificazione del patrimonio edilizio e alla rigenerazione del territorio.

 

Le attività della commissione Ambiente, Costruzioni e Sostenibilità del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, coordinate dal consigliere Michele Specchio si fondano su un progetto a lungo termine che mette al centro sostenibilità, salubrità, sicurezza e qualità dell’abitare.

Nel corso di un recente incontro è stato presentato il documento programmatico che delinea lo scenario e riepiloga i punti operativi. Il testo individua come priorità strategica la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente — anche alla luce della direttiva europea “Case Green” — e propone una serie di strumenti concreti a supporto dei geometri: dalla formazione su CAM, diagnosi energetica e bioedilizia, alle sinergie con centri studi e tavoli tecnici.

Sono due, in particolare, gli obiettivi principali delineati:

  1. rafforzare il ruolo del geometra come figura chiave nella transizione ecologica e nei processi di rigenerazione urbana e territoriale;
  2. offrire servizi pratici e aggiornamento professionale per affrontare in modo competente le nuove sfide del settore.

Ciò segna un passo importante verso una maggiore presenza e autorevolezza della categoria nei contesti decisionali, normativi e progettuali legati alla sostenibilità.

Al fine di un approfondimento, viene rilasciata una intervista dal consigliere Michele Specchio.

Qual è la principale sfida per il settore delle costruzioni in termini di sostenibilità?

"La sfida principale è la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, come richiesto dalla direttiva UE “case green”. Si tratta di un obiettivo ambizioso che prevede la ristrutturazione di almeno due milioni di edifici in Italia entro il 2030. Tuttavia, senza una politica di incentivazione fiscale adeguata e una semplificazione delle procedure, il rischio è che questi interventi restino sulla carta. È fondamentale coniugare sostenibilità, salubrità e sicurezza in un processo integrato di miglioramento degli edifici. Investire nella sostenibilità edilizia significa ridurre l’impatto ambientale, migliorare l'efficienza energetica e garantire edifici più sani e confortevoli per gli utenti. La combinazione di materiali innovativi, energie rinnovabili e strategie progettuali avanzate permette di realizzare costruzioni eco-compatibili allineate agli obiettivi globali di decarbonizzazione".

Il Superbonus ha rappresentato una grande opportunità per l’efficienza energetica degli edifici, ma anche molte criticità. Quali insegnamenti possiamo trarne?

"Il Superbonus ha dimostrato come opportunità di risorse importanti a supporto della riqualificazione possano essere sperperate senza ottenere risultati significativi in termini di qualità. Speculazioni, bolle di prezzi, truffe e contenziosi sono stati conseguenze negative di un sistema divenuto ben presto un rompicapo. Dobbiamo imparare da questa esperienza: è necessario un sistema di incentivi chiaro e stabile, orientato alla qualità degli interventi e alla trasparenza delle procedure, evitando abusi e promuovendo una vera cultura della sostenibilità. 

L’edilizia sostenibile è il futuro per tutti gli ambiti delle costruzioni, residenziale, industriale, privato, scolastico e pubblico. È essenziale la padronanza della competenza per affrontare con coscienza e conoscenza lo sviluppo della progettazione integrata a livello interdisciplinare per superare il confine tra riqualificazione e rigenerazione con l’obiettivo della rivitalizzazione sociale, economica, culturale e ambientale".

Qual è il ruolo del geometra nella transizione verso edifici sostenibili?

"Il geometra non è solo un tecnico, ma un consulente polivalente. La nostra categoria è capillare sul territorio e ha una profonda conoscenza delle dinamiche locali. Possiamo offrire competenze tecniche, progettuali e normative per garantire non solo l’efficienza energetica, ma anche la sicurezza e la salubrità degli edifici. In un contesto di cambiamenti climatici, aumento delle normative e innovazione tecnologica il geometra è una figura di riferimento e garanzia per la riqualificazione e la rigenerazione dei territori".

Quali sono le priorità della Commissione per supportare i geometri in questo contesto?

"La nostra priorità è duplice. Da un lato, rafforzare l’immagine e le opportunità dei geometri come professionisti specializzati. Dall’altro, creare strumenti pratici per aggiornare e valorizzare le competenze dei nostri iscritti. Promuoveremo corsi di formazione su diagnosi energetica, CAM, bioedilizia, confort indoor delle costruzioni, tecniche per la difesa della salubrità degli edifici, e nuove specializzazioni emergenti. Inoltre, stiamo sviluppando collaborazioni con centri studi e rafforzeremo la presenza della categoria ai tavoli tecnici e decisionali, garantendo un aggiornamento costante sulle normative e le tecnologie".

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