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Salva casa, arrivano i moduli unici aggiornati
Approvato in conferenza unificata l’accordo tra Governo, Regioni e Anci sulla modulistica edilizia per l’applicazione delle semplificazioni del decreto Salva casa. Al tavolo tecnico predisposto dalla Funzione Pubblica per l'aggiornamento della modulistica, nella delegazione presente per la Rete Professioni Tecniche ha partecipato, in rappresentanza del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, il consigliere Marco Vignali
L’accordo è stato raggiunto al termine delle attività istruttorie coordinate dal Dipartimento della Funzione Pubblica, nell’ambito del tavolo tecnico dell’Agenda per la semplificazione, in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, le Regioni e l’ANCI, tenendo conto delle linee di indirizzo pubblicate sul sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 30 gennaio scorso.
L’attesa nasceva anche dall’aspettativa che i moduli chiarissero aspetti della norma rimasti oscuri anche dopo le linee guida del MIT (che vengono esplicitamente citate nelle premesse alla delibera). Lo fa l’introduzione contenuta nel testo dell’intesa almeno per due aspetti importanti: la sanzione da applicare alla regolarizzazione di interventi precedenti al 1977 e la formazione dello stato legittimo nel caso di Scia o Scia alternativa formatesi implicitamente.
Sulla novità, il consigliere CNGeGL ha affermato: "L'accordo sullo schema di modulistica riferita al Permesso di Costruire, alla SCIA, SCIA alternativa al PDC e alla CILA costituisce un passaggio fondamentale per permettere l'applicazione concreta delle norme contenute nel "Salva Casa". Ora spetta alle Regioni tradurre gli aggiornamenti sulle rispettive modulistiche e agli Enti Locali adeguare i propri strumenti anche sui portali dedicati. La modulistica è un supporto indispensabile per professionisti, Pubbliche Amministrazioni e per gli operatori di settore. L'auspicio è che il conseguente aggiornamento delle modulistiche regionali possa essere di ulteriore aiuto in termini di operatività e chiarezza interpretativa".
Entriamo ora nel dettaglio, con il contributo dell’approfondimento pubblicato da DIAC - Diario Infrastrutture e Ambiente Costruito (clicca QUI o leggi a seguire).
I TERMINI PER REGIONI E COMUNI. Le modifiche alla modulistica erano attese da mesi per aggiornare i vecchi moduli, dare uniformità all’applicazione delle norme sul territorio nazionale, ma anche nell’aspettativa che si potessero chiarire – con le formule applicative – alcuni aspetti del decreto salva-casa rimasti oscuri anche dopo le linee-guida del MIT. Ora le Regioni dovranno adeguare entro il 9 maggio “i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati alle modifiche di cui al comma 1, in relazione alle specifiche normative regionali. I comuni, in ogni caso, adeguano la modulistica in uso sulla base delle previsioni del presente accordo entro il 23 maggio 2025”. Dall’intesa raggiunta restano fuori i moduli relativi alla Scia di agibilità, per cui si procederà “con successivo accordo o intesa”.
Nel testo dell’intesa (e nel recepimento che ne fanno i moduli) vi sono chiarimenti per diversi aspetti, in particolare due sono quelli più importanti.
LA SANZIONE PER LE REGOLARIZZAZIONI ANTE-1977. Un chiarimento riguarda la sanzione da applicare ai casi di regolarizzazione degli interventi realizzati come varianti in corso d’opera che costituiscono parziale difformità dal titolo rilasciato prima della data di entrata in vigore della legge 10/1977. Il testo dell’intesa chiarisce che si applica la sanzione compresa fra 1.032 a 10.328 euro, escludendo quindi le altre possibilità e riducendo in questo modo la discrezionalità degli uffici comunali.
LO STATO LEGITTIMO E IL SILENZIO-ASSENSO SULLA SCIA. Un parziale chiarimento riguarda anche l’articolo 9-bis relativo allo stato legittimo, che può essere riconosciuto anche con i titoli SCIA e SCIA alternativa formatisi implicitamente (oltre che per quelli approvati con formale provvedimento) per cui l’intesa parla di silenzio-assenso. Questo il testo completo sul punto, che sarà sicuramente oggetto di ulteriori verifiche e interpretazioni. “Vista, in particolare, la sezione 1 delle predette linee di indirizzo relativa allo “Stato legittimo degli immobili”, che ha chiarito come “sulle condizioni per far valere il titolo edilizio più recente che ha interessato l’intero immobile o unità immobiliare, si ritiene possibile assumere che l’amministrazione competente abbia verificato la legittimità dei titoli pregressi: [omissis] b2) con riferimento ai titoli rilasciati con formale provvedimento ovvero formatisi implicitamente, per silenzio-assenso (come nel caso della SCIA, della SCIA alternativa al permesso di costruire), laddove sia stata fornita l’indicazione degli estremi del titolo originario e di quelli successivi relativi all’immobile o unità immobiliare, e, in considerazione della documentazione prodotta, non sia stata formulata alcuna contestazione dall’Amministrazione su eventuali difformità rispetto allo stato legittimo dell’immobile o dell’unità immobiliare oggetto dell’intervento”.
QUI il link a DIAC per la modulistica edilizia aggiornata e il testo della decisione della Conferenza unificata