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Turchia, RPT: la prevenzione sismica torni al centro del dibattito pubblico
La Rete Professioni Tecniche esprime piena solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria e sottolinea come sia importante non trascurare la messa in sicurezza del nostro Paese
Il piano di prevenzione sismica nel nostro Paese non ha fatto passi in avanti. E’ la constatazione di Rete Professioni Tecniche che ricorda il documento elaborato e presentato, per la prima volta al Governo, in occasione del Professional Day del 1 marzo 2012. Più volte aggiornato con i contributi delle altre associazioni e degli enti pubblici interessati, e migliorato al fine di mettere in sicurezza il nostro costruito nel medio-lungo periodo, il testo non ha purtroppo ricevuto ad oggi una significativa attenzione da parte delle istituzioni. Risultato: oltre 12 milioni di edifici in Italia restano a rischio sismico.
Nel merito, Rete Professioni Tecniche segnala che gli incentivi dedicati - secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate - hanno fatto registrare importi pari ad appena un decimo di quelli relativi al Superbonus 110%, indicatore di come la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio proceda con estrema lentezza, anche a causa della mancata semplificazione delle procedure.
Tantomeno ha fatto progressi il Fascicolo del Fabbricato, altro punto importante nel piano di prevenzione sismica e, in due parole, uno strumento che consentirebbe di avere informazioni sulla storia tecnica, la manutenzione, la classificazione energetica e sismica delle nostre case. La sua istituzione determinerebbe una conoscenza diffusa dello stato di sicurezza sismica degli edifici, renderebbe più facilmente individuabili gli interventi di prevenzione in quanto ne rappresenterebbe un elemento importantissimo di valutazione. D’altro canto, non si comprende perché nella compravendita di unità immobiliari sia obbligatoria la certificazione energetica e non la classificazione sismica, necessaria a porre al riparo le vite umane.
E ancora: è ritenuta indispensabile la semplificazione e la chiarificazione delle procedure in edilizia, definendone gli aspetti di conformità degli edifici; aspetti contenuti in una proposta di modifica del Testo Unico dell’Edilizia, a cui la RPT ha collaborato nella apposita commissione del Ministero delle Infrastrutture che lo ha approvato nel 2020, e che darebbe una forte svolta nella possibilità di eseguire gli interventi necessari.
“E’ assolutamente indispensabile che si rendano strutturali i bonus edilizi – afferma Armando Zambrano, coordinatore RPT - prevedendo tempi sufficienti per un sostanziale adeguamento del patrimonio edilizio della nostra Nazione, con modalità sostenibili, come riportate nelle proposte RPT, ma che contestualmente si adottino le altre misure previste dal Piano di Prevenzione Sismico elaborato”.
QUI il comunicato stampa RPT
Foto di moein rezaalizade su Unsplash