HeaderNews
COMUNICAZIONE
News
Aggregatore Risorse
ITALIA OGGI intervista il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi
Ai microfoni di ITALIA OGGI il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi interviene su un tema che interessa molto da vicino i professionisti tecnici. Gran parte di loro, infatti, non riesce a riscuotere i compensi da Superbonus 110%, a causa dei problemi con la cessione dei crediti e dei continui cambiamenti normativi
“È un problema serio che tocca più aspetti e diviene sempre più pressante” è il primo commento rilasciato nel corso dell’intervista da Ezio Piantedosi, vice presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che individua tre tipologie di rapporto fra il professionista tecnico e il committente. La prima, in cui lo stesso consulente esercita lo sconto in fattura; la seconda, in cui il tecnico emette la fattura all’impresa che esegue i lavori; la terza, e la più diffusa, quando nell’iter interviene un general contractor che gestisce la commessa, il credito e si occupa di liquidare il compenso dell’esperto.
“Si tratta, in quest’ultimo caso, dell’ipotesi peggiore – spiega il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - il generale contractor stabilisce la percentuale di compenso, le modalità di pagamento e le condizioni generali, che rappresentano un insieme di vere e proprie vessazioni, fra tempistiche impossibili da rispettare e valore degli emolumenti molto distanti dai parametri ministeriali”. A detta dell'intervistato, non sono da meno la prima, che ha visto crescere di molto le difficoltà negli anni, e tantomeno la seconda tipologia, in cui il riconoscimento del professionista è strettamente legato alla buona riuscita della cessione del credito.
“All’inizio il professionista tecnico – aggiunge il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - non aveva problemi a cedere i crediti grazie a Poste Italiane. Quando questo è venuto meno, il processo di cessione è diventato più complicato; i professionisti tecnici si sono trovati con crediti nel cassetto fiscale che non potevano più cedere. Nel secondo caso, invece, è stato determinante il ruolo degli istituti di credito. Inizialmente le banche avevano dato disponibilità all’acquisizione del credito ma, in seguito alla retromarcia anche da parte loro, i pagamenti dei professionisti tecnici sono rimasti bloccati e, sempre più spesso, nei nostri contratti è subentrata la clausola che prevede il pagamento subordinato alla cessione”.
QUI l’articolo e l’apertura in prima pagina di ITALIA OGGI