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15/02/2023

ITALIA OGGI intervista il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi

Ai microfoni di ITALIA OGGI il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi interviene su un tema che interessa molto da vicino i professionisti tecnici. Gran parte di loro, infatti, non riesce a riscuotere i compensi da Superbonus 110%, a causa dei problemi con la cessione dei crediti e dei continui cambiamenti normativi

 

È un problema serio che tocca più aspetti e diviene sempre più pressante” è il primo commento rilasciato nel corso dell’intervista da Ezio Piantedosi, vice presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che individua tre tipologie di rapporto fra il professionista tecnico e il committente. La prima, in cui lo stesso consulente esercita lo sconto in fattura; la seconda, in cui il tecnico emette la fattura all’impresa che esegue i lavori; la terza, e la più diffusa, quando nell’iter interviene un general contractor che gestisce la commessa, il credito e si occupa di liquidare il compenso dell’esperto. 
 

Si tratta, in quest’ultimo caso, dell’ipotesi peggiore – spiega il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - il generale contractor stabilisce la percentuale di compenso, le modalità di pagamento e le condizioni generali, che rappresentano un insieme di vere e proprie vessazioni, fra tempistiche impossibili da rispettare e valore degli emolumenti molto distanti dai parametri ministeriali”. A detta dell'intervistato, non sono da meno la prima, che ha visto crescere di molto le difficoltà negli anni, e tantomeno la seconda tipologia, in cui il riconoscimento del professionista è strettamente legato alla buona riuscita della cessione del credito. 
 

All’inizio il professionista tecnico – aggiunge il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi - non aveva problemi a cedere i crediti grazie a Poste Italiane. Quando questo è venuto meno, il processo di cessione è diventato più complicato; i professionisti tecnici si sono trovati con crediti nel cassetto fiscale che non potevano più cedere. Nel secondo caso, invece, è stato determinante il ruolo degli istituti di credito. Inizialmente le banche avevano dato disponibilità all’acquisizione del credito ma, in seguito alla retromarcia anche da parte loro, i pagamenti dei professionisti tecnici sono rimasti bloccati e, sempre più spesso, nei nostri contratti è subentrata la clausola che prevede il pagamento subordinato alla cessione”.
 

QUI l’articolo e l’apertura in prima pagina di ITALIA OGGI