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Il nuovo geometra si forma al CAT
Al centro dell’intervista rilasciata dal presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli - e riportata dal quotidiano economico finanziario ITALIA OGGI – viene descritto come il CAT, l’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, delinea i tratti essenziali del tecnico delle costruzioni, perfettamente in linea con l’evoluzione del comparto edile e della centralità assunta dalle energie rinnovabili, dal risparmio energetico, dalla digitalizzazione della progettazione oggi per definizione a basso impatto ambientale
Ancora in crescita le pre-iscrizioni al primo anno dell’istituto tecnico, settore tecnologico, Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT): per l’anno scolastico 2024/2025 gli aspiranti geometri registrati sulla nuova piattaforma UNICA sono 10.189, in aumento di quasi mille unità rispetto all’anno precedente. Il dato si inserisce all’interno del più ampio quadro delineato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, all’indomani della chiusura della “finestra” (dal 18 gennaio al 10 febbraio 2024), dedicata alle scelte di studenti e famiglie: i licei continuano ad essere l’indirizzo di studio preferito da quanti intraprendono la scuola secondaria di II grado (55%, in leggero calo rispetto all’anno precedente), seguiti dagli istituti tecnici (saliti al 31,66%, dal 30,9% dello scorso anno) e dagli istituti professionali (anch’essi in crescita, dal 12,1% al 12,72%).
Di questo scenario d’assetto parliamo con il presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, che sin dall’avvio del primo dei suoi due mandati alla guida della Categoria, nel 2014, ha indicato tra le priorità in agenda il tema “scuola” e i principali corollari: la valorizzazione dell’istruzione tecnica quale volano del sistema produttivo italiano, sul modello di quanto già fatto in Germania (Fachhochschulen), Gran Bretagna (Polytechnics) e Francia (Lycées technologiques); il supporto agli organismi istituzionali nella definizione di un percorso di laurea specifico per quanti intendono svolgere la professione di geometra, in direzione di una più ampia definizione della formazione professionalizzante intermedia, la cui assenza ha rappresentato il vero punto debole della formazione universitaria italiana; l’impegno nei progetti scolastici, convogliato in “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento”, divenuto buona prassi a livello nazionale anche in ottica di contrasto al fenomeno della dispersione.
Presidente Maurizio Savoncelli, trend in crescita per gli istituti tecnici in generale, e per i CAT in particolare: a suo avviso, quali sono i fattori che incidono su queste dinamiche?
La pandemia e le conseguenze sul piano energetico del conflitto russo-ucraino hanno reso consapevole l’opinione pubblica italiana della necessità, per il Paese, di adottare politiche orientate allo sviluppo sostenibile e alla transizione ecologica e digitale. Che, in concreto, si traducono in interventi di rigenerazione urbana, riqualificazione energetica, bioedilizia, comfort indoor: tutti economicamente finanziati dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e che per essere “messi a terra” entro il 2026 necessitano soprattutto di profili tecnici qualificati, con competenze digitali e green: oltre due milioni, secondo le più recenti stime di Unioncamere – ANPAL Sistema Informativo Excelsior. Ebbene, l’istruzione tecnica offre ai giovani questo tipo di formazione curriculare, che garantisce un rapido ingresso nel mondo del lavoro, tra i parametri maggiormente analizzati dai genitori nella scelta del percorso scolastico dei propri figli. Il CAT, in particolare, delinea i tratti essenziali del tecnico delle costruzioni, tra i profili in assoluto più ricercati soprattutto per i settori del fotovoltaico, delle energie rinnovabili, della normativa edilizia in materia di risparmio energetico, della progettazione a basso impatto energetico, dei materiali da riciclo per la bioedilizia.
A fronte dello spazio sempre più ingombrante occupato nel settore delle costruzioni da variabili quali intelligenza artificiale, Digital Twin e Internet of Things, per essere immediatamente competitivi sul mercato del lavoro i giovani geometri necessitano, tuttavia, di un bagaglio di conoscenze curriculari molto più ampio che in passato, di livello necessariamente accademico.
L’attuale laurea triennale professionalizzante e abilitante L-P01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, ha origine proprio da questa riflessione sorta in seno al Consiglio Nazionale che, nel 2015, presentò alle istituzioni una proposta di riforma del percorso di accesso alla professione che elevava l’asticella del percorso di formazione curriculare a livello accademico: si parlava, infatti, di “laurea del geometra”, che conteneva in nuce tutti gli elementi che caratterizzano i 22 corsi di laurea presenti oggi negli atenei italiani. E se nel 2019, in occasione del 45° Congresso nazionale di Categoria, l’esortazione “Dobbiamo studiare di più, tutti”, era dettata dall’opportunità di rendersi protagonisti dei processi di riconfigurazione del territorio urbano (smart cities) e rurale (smart land), nel 2023, in occasione dell’ultima edizione di Valore Geometra, la stessa esortazione risponde alla necessità di acquisire consapevolezza crescente sul tema della transizione ecologica e sulle misure specifiche per realizzarla: edilizia 4.0, Green deal europeo, Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile. E, ultima in ordine di tempo, la Direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD, Energy performance of buildings directive) nota come Direttiva green, il cui obiettivo è la completa decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050, da raggiungere mediante una serie di interventi di riqualificazione energetica.
Le dimensioni sopra descritte sono entrate a pieno titolo nello storytelling delle campagne di comunicazione di “Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento”, il progetto di orientamento scolastico promosso dalla Fondazione Geometri Italiani con il sostegno del Consiglio Nazionale, finalizzato ad illustrare le “porte di ingresso” alla professione di geometra e di geometra laureato.
La scelta di adottare uno storytelling capace di enfatizzare gli aspetti più innovativi, tecnologi e creativi della professione si è rivelata vincente, perché in linea con il “sentire” dei suoi primi destinatari, gli studenti delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado: lo testimoniano i numeri delle iscrizioni al CAT, in crescita costante dall’anno scolastico 2020/2021. In generale, è l’intera squadra di “Georientiamoci” ad essere vincente, con la sua capacità di rendere sempre più virtuoso il modello di dialogo e confronto tra Collegi, dirigenti scolastici, docenti referenti dell’orientamento, studenti e famiglie: il “vivaio” della Categoria è decisamente in buone mani.
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