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24/03/2025

Gas radon, il ruolo dell’esperto negli interventi di risanamento

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Con un approfondimento a cura del presidente dell’Associazione Nazionale Donne Geometra Esperti Gas Radon ed Edificio Salubre, Paola Allegri, vengono esaminate le novità normative per la riduzione della concentrazione di radon e gli aspetti tecnici in capo all’esperto, un excursus degli interventi di risanamento che spazia dalla normativa all’operatività

 

di Paola Allegri

A partire dal 1° gennaio 2025, la concentrazione massima consentita di radon negli edifici di nuova costruzione è stata fissata a 200 Bq/m³, in conformità con quanto stabilito dal D. Lgs. 101/2020 e successive modifiche. Questa soglia impone un approccio progettuale avanzato, e conseguenti soluzioni specifiche per la mitigazione del gas radon, al fine di garantire edifici più sicuri e salubri. Inoltre, l’adozione di strategie mirate per la riduzione della concentrazione di radon non è solo un obbligo normativo, bensì una necessità per la tutela della salute pubblica, considerando il rischio oncologico connesso all’esposizione prolungata a questo gas radioattivo.

Per promuovere l'adozione di misure efficaci per la prevenzione e la riduzione del radon negli ambienti chiusi, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato fondi specifici alle Regioni. In particolare, ogni Regione sarà tenuta a individuare le aree prioritarie, come previsto dall’articolo 11 del decreto legislativo n. 101 del 31 luglio 2020, a pianificare e attuare interventi volti a ridurre e prevenire la concentrazione di radon negli edifici. Questi interventi includeranno attività di monitoraggio, analisi, rilevamento geologico, mitigazione e risanamento delle strutture contaminate, integrandosi con programmi di efficienza energetica e miglioramento della qualità dell’aria negli spazi chiusi.

IL RADON: UN RISCHIO INVISIBILE MA CONCRETO. Il radon, gas radioattivo naturale proveniente dal suolo, è riconosciuto come la seconda causa principale di tumore al polmone dopo il fumo. La sua presenza negli edifici rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica, rendendo indispensabile una formazione adeguata per i professionisti del settore edile. Questo gas, inodore e incolore, può accumularsi negli ambienti chiusi, in particolare nei locali interrati e seminterrati, attraverso fessure nei pavimenti, giunti di costruzione e canalizzazioni. La sua pericolosità è amplificata dalla difficoltà di percepirne la presenza senza specifici strumenti di misurazione.

Per rispondere a questa emergenza, il Collegio Regionale della Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne Geometra – Esperti Gas Radon ed Edificio Salubre, ha organizzato un evento formativo rivolto a geometri, ingegneri e architetti provenienti da tutta Italia: “Gas Radon – il ruolo dell'esperto in interventi di risanamento”. La Presidente del Collegio Regionale della Valle d’Aosta, Denise Avoyer, ha evidenziato l’importanza di preparare i professionisti alle nuove sfide ambientali, supportando Regioni e Comuni anche nell’aggiornamento dei regolamenti edilizi. Il coinvolgimento attivo delle figure professionali nell’attuazione delle strategie di mitigazione è fondamentale per garantire edifici sicuri e conformi alle direttive europee.

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE E DEL COORDINAMENTO SETTORIALE. Durante l’incontro, il Presidente CNGeGL Paolo Biscaro ha sottolineato la necessità di un’azione coordinata tra i vari attori del settore edilizio, al fine di promuovere edifici salubri e sostenibili, rispettando le normative e tutelando la salute pubblica. In questo contesto, il ruolo delle risorse regionali messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente risulta fondamentale per le misurazioni, gli interventi di mitigazione e la formazione specialistica. La collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e professionisti consentirà di sviluppare strategie integrate e soluzioni tecniche efficaci per il controllo del Radon negli edifici esistenti e di nuova costruzione.

L'evento ha visto la partecipazione di esperti di spicco, tra cui Massimo Faure Ragani (ARPA Valle d’Aosta), Rosabianca Trevisi (INAIL), Gaetano Settimo (Istituto Superiore di Sanità) e Paola Allegri, Presidente dell’Associazione Nazionale Donne Geometra – Esperti Gas Radon ed Edificio Salubre. Le tematiche trattate hanno incluso gli aggiornamenti normativi e le soluzioni tecniche per il contenimento del radon, con particolare attenzione alle abitazioni e ai luoghi di lavoro. Tra le soluzioni discusse, l’implementazione di sistemi di ventilazione, barriere radon e miglioramenti strutturali volti a ridurre l’ingresso del gas negli ambienti interni.

IL PIANO NAZIONALE D’AZIONE PER IL RADON 2023-2032. Un focus particolare è stato dedicato al Piano Nazionale d’Azione per il Radon 2023-2032, che mira a integrare il controllo della qualità dell’aria indoor con strategie di efficientamento energetico. Come sopra riportato, a partire dal 2025, infatti, saranno obbligatori interventi strutturali specifici per la riduzione della concentrazione di radon, basati su tecniche attive e passive di mitigazione, con conseguenti adeguamenti alle normative edilizie. Il Piano prevede, inoltre, il monitoraggio continuo della qualità dell’aria e l’attivazione di programmi di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, affinché il problema radon venga affrontato in maniera consapevole e sistematica.

I GEOMETRI IN PRIMA LINEA PER UN’EDILIZIA ANTI RADON. I geometri, con un approccio lungimirante, hanno anticipato le esigenze normative, organizzando eventi formativi per aggiornare le proprie competenze e adottare strategie di mitigazione efficaci. Questo impegno li posiziona come figure chiave nella promozione di un’edilizia sicura salubre e sostenibile, rafforzando il loro ruolo nella salvaguardia della salute pubblica. La loro capacità di tradurre le disposizioni normative in azioni concrete sul territorio sarà determinante per il successo delle politiche di mitigazione e prevenzione.

L’incontro si è concluso con un forte appello alla collaborazione tra istituzioni nazionali e collegi territoriali, per affrontare un problema invisibile ma di grande rilevanza. Questo impegno congiunto rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la qualità abitativa e la salute dei cittadini siano garantite da soluzioni innovative e all’avanguardia. Il lavoro sinergico tra enti pubblici, associazioni di categoria e professionisti del settore consentirà di implementare le migliori pratiche disponibili, trasformando la sfida del radon in un’opportunità per migliorare la sicurezza degli edifici, con nuove competenze per i tecnici delle costruzioni.