Efficientamento energetico, la novità è la valorizzazione dei crediti di carbonio

La decarbonizzazione degli immobili è uno dei temi più centrali della transizione energetica: secondo un report delle Nazioni Unite, sono responsabili del 34% della domanda di energia globale e del 37% delle emissioni di C02, legate all'energia consumata e ai processi di costmzione e manutenzione. A ridurre ora questa importante impronta carbonica arriva, però, una proposta innovativa

Harley&Dikkinson, in collaborazione con il Politecnico di Milano e RINA, ha sviluppato una nuova metodologia per la generazione di crediti di carbonio attraverso interventi di efficientamento energetico negli edifici. Questa iniziativa mira a quantificare e certificare la diminuzione delle emissioni di CO₂ grazie alla riqualificazione immobiliare, trasformandole in crediti vendibili sul mercato volontario. Il processo prevede la misurazione accurata del risparmio energetico per un periodo di 12 mesi, al termine del quale i crediti vengono certificati da RINA e possono essere commercializzati per un massimo di 10 anni.

Massimo Nissoli, cofondatore e CEO di Harley&Dikkinson ESG, ha dichiarato: "Con questa iniziativa, non solo confermiamo il suo impegno verso la sostenibilità ambientale, ma ci posizioniamo anche come pionieri nel campo dell'innovazione nel mercato dei crediti di carbonio".

Il professor Niccolò Aste del Politecnico di Milano ha aggiunto: "Le strategie di sostenibilità e la transizione energetica richiedono strumenti solidi e credibili, capaci di evitare operazioni di facciata e garantire benefici concreti. Questa metodologia rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione del settore edilizio, offrendo vantaggi economici e ambientali a tutta la filiera”.

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Foto di Danist Soh su Unsplash