Ddl rigenerazione urbana, mancano gli strumenti adeguati a intervenire in caso di frammentazione della proprietà immobiliare

Un atto fortemente strutturato, suddiviso in ben 14 articoli, con finalità ambiziose di trasformazione dell’assetto urbanistico, edilizio ed architettonico, attraverso il recupero del patrimonio costruito negli ambiti urbani. Un incipit volutamente enfatico per annunciare il grande tema della rigenerazione urbana, trattato dal consigliere CNGeGL Marco Vignali nel suo editoriale per Diario DIAC

di Marco Vignali, consigliere Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

Entra così nel novero formale delle definizioni la “rigenerazione urbana”, intesa come l’azione di trasformazione, urbana ed edilizia, in ambiti urbani su aree e complessi edilizi (dimenticando forse gli interi immobili e gli edifici, più volte ripresi dalla norma), prioritariamente quelli caratterizzati da degrado urbanistico, che determinino un “saldo zero” di consumo di suolo o delle emissioni climalteranti, anche mediante azioni di rinaturalizzazione dei suoli consumati in modo reversibile, tramite la de-impermeabilizzazione e la bonifica……per continuare a leggere l’editoriale pubblicato su DIAC – Diario Infrastrutture Ambiente Costruito, clicca QUI