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10/07/2025

Commissione parlamentare d’inchiesta: i Geometri presentano una proposta per la gestione del rischio naturale

 

Nell’ambito di una recente audizione, presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati – mediante il suo vice presidente Ezio Piantedosi e il suo segretario Enrico Rispoli - ha presentato un contributo tecnico e metodologico per rafforzare la capacità di prevenzione del Paese.

 

Nel suo intervento, il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi ha illustrato il Modello operativo nazionale per la gestione e riduzione dei rischi naturali (2025–2035), una proposta strategica orientata alla costruzione di una governance integrata, fondata su evidenze scientifiche e strumenti previsionali.

Oltre a presentare dati e criticità, il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati ha richiamato il valore della sussidiarietà orizzontale, delle esperienze condotte con la Struttura Tecnica Nazionale e della recente ricerca del Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, condotta con il centro studi Sintesi - CGIA di Mestre e Smart Land.

Il ruolo dei professionisti tecnici, geometri in primis, è centrale per rafforzare la resilienza dei territori e garantire risposte efficaci alle sfide ambientali e climatiche”, ha dichiarato il vice presidente CNGeGL Ezio Piantedosi.

Dal suo canto, in occasione della stessa audizione, presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, il segretario CNGeGL Enrico Rispoli ha illustrato una proposta articolata per rafforzare la resilienza del territorio italiano.

Al centro del suo intervento, la Strategia decennale 2025–2035 per la gestione e riduzione dei rischi naturali, fondata su una visione scientifica, integrata e interdisciplinare. Il modello operativo proposto mira a coordinare governance, osservazione, pianificazione e comunicazione del rischio, promuovendo la collaborazione tra enti scientifici, istituzioni territoriali e professioni tecniche.

Tra le iniziative avanzate, il segretario CNGeGL Enrico Rispoli ha evidenziato la necessità di istituire un Centro Nazionale per la Mappatura e il Monitoraggio dei Rischi Ricorrenti (CeNaMaRR), per documentare sistematicamente eventi estremi, censire le opere di mitigazione, rafforzare i sistemi di allerta e orientare con maggiore efficacia gli investimenti pubblici.

Nel corso della relazione, sono stati inoltre valorizzati i progetti già attivi del CNGeGL, tra cui:

  1. il Vademecum Internazionale del Blue Surveying, ispirato alla Sevilla Declaration e agli obiettivi ONU 2030;
  2. il contributo dell’associazione A.Ge.Pro e del Corso per Disaster Manager, rivolto alla formazione tecnica per la protezione civile;
  3. il sostegno alla digitalizzazione e manutenzione delle infrastrutture con il catasto nazionale dei sottoservizi (SINFI).

Il messaggio rivolto ai decisori politici, da parte del segretario CNGeGL Enrico Rispoli, è chiaro: “investire in conoscenza, prevenzione e coordinamento significa trasformare la fragilità del territorio in una risorsa per la sicurezza, l’ambiente e la cittadinanza. È questo l’impegno che, come professionisti tecnici, intendiamo portare avanti con determinazione e spirito di servizio”.