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CAM Strade: approvati i nuovi Criteri Ambientali Minimi per progettazione e lavori
L’entrata in vigore dei nuovi Criteri Ambientali Minimi è fissata al 21 dicembre 2024, l’obbligatorietà di applicazione nei contratti di appalto e concessioni relativi ai lavori infrastrutturali concorrerà a ridurre l'impatto ambientale, promuovendo sostenibilità ed economia circolare, in linea con le direttive europee. Approfondiamo ogni dettaglio con il consigliere CNGeGL Paolo Ghigliotti, delegato ai Lavori Pubblici ed esperto in materia
Ad oggi sono stati sviluppati Criteri Ambientali Minimi relativi a circa 20 settori differenti, tra cui l’edilizia, l’arredo per interni e urbano, i trasporti e la gestione dei rifiuti o i servizi di ristorazione collettiva. Alcuni sono oggi in fase di rielaborazione, nell’intento di assegnare a ciascuno una maggiore coerenza e allineamento ai principi e requisiti finora contenuti nei vari CAM. I nuovi “CAM Strade” ampliano ora ulteriormente tale gamma, sottolineando il ruolo della legislazione per il rafforzamento delle politiche ambientali del Paese.
Come influiranno i nuovi CAM Strade sull’approccio delle stazioni appaltanti e delle imprese nella gestione degli appalti pubblici, in termini di sostenibilità e riduzione dell'impatto ambientale?
È certo che la normativa recentemente approvata, inciderà sensibilmente sia sulle stazioni appaltanti, sia sulle imprese chiamate a realizzare gli interventi, e forse ancor di più sui professionisti: l’intera filiera è chiamata, infatti, ad approfondire i principi dei CAM che, forse, sino ad oggi erano considerati più di nicchia. Parallelamente alla crescente esigenza di una maggiore coscienza ambientale registrata dalla società, il nostro comparto ha recepito lo stesso orientamento, impegnandosi a contenere e, se possibile, a ridurre gli impatti del progresso sull’ambiente.
In che modo l'obbligo di adottare il "Life Cycle Assessment" (LCA) nelle infrastrutture stradali contribuirà a migliorare la sostenibilità dei progetti a lungo termine?
Indubbiamente l’introduzione della nuova normativa che applica i Criteri Ambientali Minimi ai lavori di realizzazione ma anche di manutenzione delle strade, rappresenta un ulteriore importante passo avanti verso una sostenibilità ambientale che oramai non ammette più ritardi. È, infatti, sufficiente osservare i sempre più rapidi cambiamenti climatici per rendersene conto e comprendere l’importanza e l’urgenza di operare in tale direzione. Adottare il LCA è risaputo essere oramai una inderogabile necessità tesa ad una migliore sostenibilità ambientale, applicarlo alle strade è una svolta importantissima, atteso l’ambito di ricaduta rappresentato dallo sviluppo della rete stradale nazionale di dimensioni certamente ragguardevoli: le concrete ricadute che possono discendere dalla attenta valutazione e quantificazione dell’impatto ambientale di un prodotto, servizio o processo durante il suo intero ciclo di vita, contribuiranno significativamente a comprendere come migliorare la sostenibilità ambientale del nostro Paese.
Quali sfide principali si prevede possano emergere per le aziende e i professionisti nell’adozione dei nuovi CAM, e come il Consiglio Nazionale Geometri sta supportando la categoria nell’adattamento a questi cambiamenti?
La nuova norma rappresenta per la nostra categoria, una ulteriore importante sfida. Farsi trovare preparati e pronti alle imminenti scadenze – anche attraverso dedicati percorsi di aggiornamento formativo - può concretamente rappresentare, oltre ad interessanti opportunità lavorative verso nuovi campi professionali, ad oggi forse non da tutti attenzionati, una oramai inderogabile coscienza ambientale che, come Categoria dobbiamo veicolare a nostra volta ai nostri clienti: solo avviando un percorso virtuoso che coinvolga tutti nostri iscritti, si potrà contribuire significativamente alla auspicata inversione di rotta, volta a preservare il nostro ambiente, prima che sia davvero troppo tardi.
LA NUOVA NORMA. Il Decreto Ministeriale del 5 agosto 2024 - “Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali” - ha introdotto i nuovi Criteri Ambientali Minimi per gli appalti riguardanti la progettazione, costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM Strade). Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 23 agosto 2024, questi criteri diventeranno obbligatori a partire dal 21 dicembre 2024.
Questi nuovi CAM sono progettati per ridurre l'impatto ambientale delle infrastrutture stradali, promuovendo sostenibilità ed economia circolare, in linea con le direttive europee, come il Piano di Azione per l'Economia Circolare (COM 2020/98). Viene incentivata la progettazione basata sull'approccio "Life Cycle Assessment" (LCA), con un coinvolgimento di esperti per valutare l'intero ciclo di vita delle infrastrutture.
Inoltre, i CAM sono allineati con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030, in particolare con gli obiettivi relativi a infrastrutture sostenibili e consumo responsabile. Il documento suddivide le specifiche tecniche e clausole contrattuali in base ai servizi di progettazione e ai lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali.
Tra i requisiti richiesti per la progettazione, vi è la presentazione di una “Relazione CAM” già nella fase di fattibilità, per garantire l’applicazione di criteri ambientali nei materiali e processi. Per quanto riguarda i lavori di costruzione, sono stabilite clausole specifiche per la gestione del personale, dei materiali e degli impianti, con particolare attenzione ai prodotti utilizzati.
Infine, questi CAM supportano un approccio integrato alla sostenibilità, includendo la valutazione dei rischi non finanziari o ESG e si allineano alle normative europee più recenti, come le Direttive CSRD e CSDDD, che regolano la responsabilità ambientale delle aziende.