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ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI – RELAZIONE DEI PRESIDENTI PAOLO BISCARO E DIEGO BUONO
Presentato a Roma, nel corso dell’Assemblea dei Presidenti dei Collegi Provinciali, che si è tenuta il 10 giugno 2025, il nuovo Centro Studi promosso dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e Cassa Geometri per il tramite di Fondazione Geometri Italiani. Un’iniziativa che intende consolidare il ruolo strategico della professione nella transizione ecologica, nella rigenerazione urbana e nella valorizzazione del patrimonio edilizio, grazie a un approccio scientifico rigoroso e orientato all’innovazione
Il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e la Cassa Geometri, per il tramite della Fondazione Geometri Italiani, hanno annunciato l’istituzione di un Centro Studi indipendente.
Il Centro Studi nasce con l’obiettivo di coniugare rigore metodologico, ricerca scientifica e competenza tecnica applicata, offrendo un supporto concreto ai professionisti, ai decisori pubblici e agli stakeholder del comparto costruzioni e ambiente. Il nuovo organismo rappresenta una scelta strategica per il posizionamento della Categoria e si propone di affermare il geometra come protagonista delle politiche territoriali e della transizione energetica.
UN CENTRO DI ELABORAZIONE E PROPOSTA. I principali obiettivi dichiarati nell’assise di Categoria sono l’elaborazione di analisi sistemiche, la proposta di soluzioni operative innovative, il sostegno decisionale a dirigenti e professionisti, e la valorizzazione del ruolo tecnico-scientifico del geometra nel dibattito pubblico. Il Centro Studi si distingue, infatti, per la sua natura operativa, il legame diretto con la realtà professionale e la capacità di anticipare le sfide del settore.
GOVERNANCE E ALLEANZE SCIENTIFICHE. La governance è affidata a un comitato scientifico interno alla Fondazione, composto dai consiglieri del CdA che rappresentano equamente CNGeGL e Cassa Geometri. Sin dalla sua istituzione, il Centro ha avviato una collaborazione con CGIA di Mestre e Studio Sintesi, realtà autorevoli nel panorama della ricerca economico-sociale italiana.
LA PRIMA SFIDA: LA DIRETTIVA CASE GREEN. Già fissato per il 26 giugno 2025, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, l’appuntamento per la presentazione del primo report ufficiale: uno studio dedicato all’atto legislativo europeo sulla Energy Performance of Building Directive (EPBD), meglio nota come “Direttiva Case Green”, che analizza la fattibilità tecnica e l’impatto economico del piano di ristrutturazione energetica degli edifici previsto per il 2025 e il 2026. La metodologia adottata, orientata alla concretezza operativa, rappresenta un unicum nel panorama nazionale.
UNO SGUARDO AI DATI: OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI. Secondo le prime stime, la sfida della riqualificazione energetica potrà generare 84,8 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2025 - 2030, con un impatto economico complessivo di circa 280 miliardi. Il settore coinvolgerà circa 1,3 milioni di unità lavorative, di cui 800.000 diretti nelle costruzioni e 400.000 nell’indotto, con 3 milioni di abitazioni da riqualificare.
LA CATEGORIA COME MOTORE DELLA TRANSIZIONE. Nel quadro delineato dalla Direttiva europea, i geometri potranno svolgere un ruolo determinante in molteplici ambiti: dall’assistenza tecnica alla progettazione, dalla gestione dei passaporti di ristrutturazione alla certificazione degli interventi. La transizione ecologica diventa così una straordinaria leva occupazionale e un’occasione per riaffermare il valore della professione.
UN RIFERIMENTO PER TUTTO IL TERRITORIO. La ricerca, infine, si attesta per la declinazione territoriale delle politiche ambientali, sollecitando anche l’aggiornamento dei prezziari regionali e l’individuazione di specializzazioni locali attraverso il contributo attivo dei Collegi Provinciali.
A margine della presentazione, e in merito alle finalità e agli obiettivi, Paolo Biscaro, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, e Diego Buono, presidente di Cassa Geometri, hanno dichiarato: “La creazione del Centro Studi risponde alle profonde trasformazioni in corso nel settore delle costruzioni e della gestione del territorio. Le nuove normative europee sulla sostenibilità energetica, l'evoluzione tecnologica digitale e le crescenti esigenze di rigenerazione urbana richiedono un approccio scientifico che vada oltre l'adeguamento normativo, puntando sull'anticipazione dei fenomeni e sull'ideazione di soluzioni innovative”.