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“Decreto Rilancio”, su ecobonus e sismabonus servono passi in avanti
In base alle conferme del Ministro MISE Stefano Patuanelli, nel rinominato “Decreto Rilancio” (dapprima “DL Maggio”) il Governo introdurrà un significativo rafforzamento delle agevolazioni su ecobonus e sismabonus come, in particolare, la maxi detrazione del 110% e la possibilità di usufruire immediatamente dello sconto in fattura
Soddisfazione della Rete Professioni Tecniche per le richieste su econobonus e sismabonus che sembra siano state accolte. Si tratta di proposte che la sigla di rappresentanza delle professioni tecniche aveva avuto modo di avanzare nel corso di numerosi interventi pubblici e confronti istituzionali. Fra questi, gli incontri che hanno preceduto l’emanazione del cosiddetto Decreto Milleproroghe dello scorso anno e dell’iter di conversione in legge del recente DL Liquidità.
Rispetto alle ipotesi elencate, RPT continua a sottolineare con decisione come ci siano ulteriori passaggi, alcuni dei quali in attesa da molto tempo, che consentirebbero un più semplice e rapido accesso ai contributi. Ad esempio, prevedere la frazionabilità della cessione del credito d’imposta a più fornitori, che consentirebbe ai professionisti di rilevare il credito d’imposta corrispondente alla propria prestazione senza dover acquistare l’intero credito generato anche dai lavori. Tra gli interventi, inoltre, andrebbe inclusa anche l’adozione di misure antisismiche, la classificazione e la verifica sismica degli edifici, consentendo di accedere immediatamente al sismabonus, senza attendere l’esecuzione dei lavori. Consentire, poi, che l’opzione per lo sconto in fattura, nel caso di condomini, sia deliberato dall’assemblea e non dai singoli condòmini, semplificando ed accelerando le procedure. Infine, ampliare la possibilità di aderire al sismabonus anche per gli interventi eseguiti su procedure edilizie iniziate prima dell’entrata in vigore delle norme.
I professionisti tecnici italiani, infine, chiedono un intervento deciso al fine di armonizzare e uniformare gli incentivi fiscali per l’edilizia, favorendo e agevolando quegli interventi finalizzati complessivamente al miglioramento e adeguamento sismico, all’efficientamento energetico e al decoro dei fabbricati esistenti, uniformando la percentuale di incentivo al 110%, prevedendo l’ammortamento in 5 anni e il tetto di spesa in 200.000 euro per ogni unità immobiliare.
I provvedimenti attuali e quelli ancora da perfezionare vanno poi inquadrati in un piano generale di prevenzione del rischio sismico. Una richiesta rinnovata negli ultimi tempi e nelle più diverse sedi dalla Rete. Tale piano tende ad ottimizzare gli effetti positivi del sismabonus e, in tal senso, RPT resta a disposizione per ogni interlocuzione istituzionale che possa contribuire alla soluzione delle problematiche ancora irrisolte.
QUI il comunicato stampa RPT